SFERA DI CRISTALLO o SPECCHI
Esperienze di chiaroveggenza e di viaggi astrali possono essere effettuate benissimo anche con l'ausilio di specchi e bocce di cristallo ma questo, è bene specificarlo, è esclusivamente riservato a coloro che hanno già sulle spalle un lungo tirocinio ed una buona esperienza con i SIMBOLI TATTWA.
A volte, lo studente che trova difficoltà con certe pratiche di meditazione e di concentrazione può rivolgersi a questi esperimenti, con molta cautela e con gradualità, in quanto lo specchio può rivelarsi più utile per aspetti peculiari. La magia degli specchi richiede comunque uno sforzo di volontà considerevole e un grosso impiego di energia da parte dell'operatore. Lo stesso vale per la sfera di cristallo, questa ad esempio verrà acquistata in negozi specializzati e va benissimo quella: "LA COPPA DELL'ACQUA". si potrà seguire i consigli che Francis Barrett riportò nel "MAGNUS": "Procurati un buon cristallo da un mastro vetraio, chiaro e trasparente, della grandezza di una piccola arancia (5-6 cm di diametro) che sia globulare, perfettamente regolare; in seguito, quando avrai il cristallo, puro e limpido, senza alcuna macchia ed opacità, prendi una sottile lamina d'oro ed inserisci in essa il cristallo nel mezzo; quidi, sistemala su un piedistallo d'ebano o di avorio, poi inciderai sulla lamina, intorno al cristallo, un cerchio con un esagramma, un pentagramma e una croce e, di seguito, il nome TETRAGRAMMATON: sull'altro lato della lamina incidi dentro un cerchio i nomi: MICHAEL-GABRIEL-URIEL-RAPH AEL".
Barrett raccomanda poi di segnare i nomi dei sette Pianeti e dei sette angeli corrispondenti con i relativi Sigilli ed anche i nomi dei Quattro Re dei Quattro Angoli del Mondo.
Ad ogni buon conto, anche se non è tutto perfetto, l'importante è che la sfera contenga dell'Acqua Lustrale opportunamente magnetizzata. Queste sono le varie fasi di questo esperimento (che valgono anche per la visione nello specchio).
1. Concentrazione.
2. Visone
3. Entrata nella Soglia
4. Viaggio Astrale.
Esperienze di chiaroveggenza e di viaggi astrali possono essere effettuate benissimo anche con l'ausilio di specchi e bocce di cristallo ma questo, è bene specificarlo, è esclusivamente riservato a coloro che hanno già sulle spalle un lungo tirocinio ed una buona esperienza con i SIMBOLI TATTWA.
A volte, lo studente che trova difficoltà con certe pratiche di meditazione e di concentrazione può rivolgersi a questi esperimenti, con molta cautela e con gradualità, in quanto lo specchio può rivelarsi più utile per aspetti peculiari. La magia degli specchi richiede comunque uno sforzo di volontà considerevole e un grosso impiego di energia da parte dell'operatore. Lo stesso vale per la sfera di cristallo, questa ad esempio verrà acquistata in negozi specializzati e va benissimo quella: "LA COPPA DELL'ACQUA". si potrà seguire i consigli che Francis Barrett riportò nel "MAGNUS": "Procurati un buon cristallo da un mastro vetraio, chiaro e trasparente, della grandezza di una piccola arancia (5-6 cm di diametro) che sia globulare, perfettamente regolare; in seguito, quando avrai il cristallo, puro e limpido, senza alcuna macchia ed opacità, prendi una sottile lamina d'oro ed inserisci in essa il cristallo nel mezzo; quidi, sistemala su un piedistallo d'ebano o di avorio, poi inciderai sulla lamina, intorno al cristallo, un cerchio con un esagramma, un pentagramma e una croce e, di seguito, il nome TETRAGRAMMATON: sull'altro lato della lamina incidi dentro un cerchio i nomi: MICHAEL-GABRIEL-URIEL-RAPH
Barrett raccomanda poi di segnare i nomi dei sette Pianeti e dei sette angeli corrispondenti con i relativi Sigilli ed anche i nomi dei Quattro Re dei Quattro Angoli del Mondo.
Ad ogni buon conto, anche se non è tutto perfetto, l'importante è che la sfera contenga dell'Acqua Lustrale opportunamente magnetizzata. Queste sono le varie fasi di questo esperimento (che valgono anche per la visione nello specchio).
1. Concentrazione.
2. Visone
3. Entrata nella Soglia
4. Viaggio Astrale.
I giochi di specchi, i processi ricorsivi, di cui il moltiplicarsi all’infinito dell’immagine di un oggetto tra due specchi piani paralleli è un esempio. Sono alla base dell’intelligenza, del genio. Così come si è manifestata in Gesù di Nazaret, Leonardo da Vini e Michelangelo Buonarroti. I loro stessi volti nella maturità erano simili, come in una camera degli specchi. Cfr. ebook (amazon) di Ravecca Massimo. Tre uomini un volto: Gesù, Leonardo e Michelangelo. Grazie.
RispondiEliminaInteressantissimo! Grazie Giampaolo
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