lunedì 8 aprile 2013

Astronomia 32: GEMMA o ALPHECCA (Alpha Coronae Borealis)




Gemma A / B
Posizione della stella nella costellazionePosizione della stella nella costellazione
ClassificazioneStella doppia
Classe spettraleA0 V; G5 V
Tipo di variabileVariabile Algol
Periodo di variabilità17,36 giorni
Distanza dal Sole75 anni luce circa
CostellazioneCorona Boreale
Coordinate
(all'epoca J2000)
Ascensione retta15h 34m 41,3s
Declinazione+26° 42′ 53,0″
Dati fisici
Raggio medio2,89; 0,90 R
Massa
2,7 ; 0,92 M
Temperatura
superficiale
9.750; 5.400 K (media)
Luminosità74; 0,8 L
Indice di colore (B-V)U-B= -0,02; B-V=-0,02
Dati osservativi
Magnitudine app.2,21 (2,24; 7,1)
Magnitudine ass.+0,16; +5,05 [3]
Parallasse43,65 ± 0,79 mas
Moto proprioAR: 120,38 mas/anno
Dec: -89, 44 mas/anno
Velocità radiale1,7 km/s
Nomenclature alternative
Gemma, Alphekka, Alphecca, Gnosia, Ashtaroth, The Jewel, Gnosia Stella Coronae, 5 CrB, HR 5793, BD +27°2512, HD 139006, GCTP 3519.00, SAO 83893, FK5 578, HIP 76267.

Gemma, o Alphecca (α Coronae Borealis / α CrB) è una stella binaria a eclisse nella costellazione della Corona Boreale. Con una magnitudine apparente di +2,21 è la stella più luminosa della costellazione.
Il nome Alphecca proviene dall'arabo al-na´ir al-fakkah, che significa "la (stella) brillante nell'anello rotto". Gemma non era usato come nome in tempi antichi, probabilmente il riferimento era alla corona floreale, è ciò sarebbe in accordo con la prima idea che si fece sulla costellazione intera

Osservazione

Gemma ha una declinazione di +26°N e quindi è una stella dell'emisfero celeste boreale, dove diventa circumpolare nei pressi delcircolo polare artico. Sebbene dall'emisfero australe la sua osservazione risulti svantaggiata, data la declinazione la stella risulta visibile in tutte le aree popolate della Terra. La magnitudine di 2,2 le consente di essere scorta anche dai piccoli e medi centri urbani senza difficoltà. Il periodo migliore per la sua osservazione ricade durante la primavera ed estate dell'emisfero nord, mentre dall'emisfero sud la sua osservazione si limita principalmente al tardo autunno ed inizio inverno australi.

Caratteristiche fisiche

Si tratta di una binaria ad eclisse, simile ad Algol; il suo periodo è di 17,36 giorni, con una magnitudine apparente che varia fra +2.21 e +2.32, dunque quasi impercettibile.
La principale è una stella di classe A di sequenza principale con una massa ed un raggio che sono quasi il triplo di quelli solare. Attorno alla stella si è scoperto un anello di polveri, probabilmente un disco protoplanetario simile a quello che si osserva attorno a Vega.
La componente B invece è una stella molto simile al Sole, di tipo spettrale G5 e con una massa del 92% di quella solare. B dista mediamente appena 0,20 U.A. da A, vale a dire circa la metà della distanza di Mercurio dal Sole, ed è una forte sorgente di raggi X, molto più forte di quella del Sole, il che implica un forte campo magnetico che la circonda.
La stella fa parte dell'Associazione dell'Orsa Maggiore, un gruppo di stelle con un'origine comune che si muovono congiuntamente nello spazio.

Astronomia 31: IZAR (Epsilon Boote)


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Izar
Bootes constellation map.png
ClassificazioneStella binaria
Classe spettraleK0 II-III / A2 V
Distanza dal Sole210 anni luce
CostellazioneBoote
Coordinate
Ascensione retta14h 44m 59,25s
Declinazione+27° 04′ 27,0″
Dati fisici
Raggio medio33 / 2 R
Massa
4 / 2 M
Temperatura
superficiale
4,500 / 8,700 K (media)
Luminosità
400 / 27 L
Metallicità230% del Sole
Età stimata300 milioni di anni
Dati osservativi
Magnitudine app.2.35 / 5,12
Magnitudine ass.−1.69 / +1,08
Parallasse13,0 ± 7,0 mas
Moto proprioAR: -44.1 mas/anno
Dec: 13.0 mas/anno
Velocità radiale-16.6 km/s
Nomenclature alternative
εepsilon; Boötis36 BoötisHD 129988, HIP72105, SAO 83500
Izar (Epsilon Boötis / ε Boo / ε Boötis) è una stella nella costellazione di Boote. Il nome Izar deriva dall' arabo إزار "velo", e pulcherrima è latino per "belle". Altri nomi storici sono Mirak, in arabo al-المراق maraqq "i fianchi", e Mizar.
Di magnitudine apparente + 2,35, dista 210 anni luce dal sistema solare

Osservazione 

Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste boreale; grazie alla sua posizione non fortemente boreale, può essere osservata dalla gran parte delle regioni della Terra, sebbene gli osservatori dell'emisfero nord siano più avvantaggiati. Nei pressi del circolo polare artico appare circumpolare, mentre resta sempre invisibile solo in prossimità dell'Antartide. La sua magnitudine pari a 2,3 le permette di essere facilmente individuata anche da centri urbani di dimensioni medie.
Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra fine marzo e agosto; nell'emisfero nord è visibile anche verso l'inizio dell'autunno, grazie alla declinazione boreale della stella, mentre nell'emisfero sud può essere osservata limitatamente durante i mesi tardo-autunnali australi.

Caratteristiche fisiche 


Illustrazione delle due componenti del sistema di Izar
Izar è una stella binaria, composta da una luminosa gigante arancione e una più piccolastella bianca di sequenza principale di classe A2, separata dalla principale di almeno 185U.A., con un periodo orbitale superiore ai 1000 anni.
Il sistema ha un'età stimata di circa 300 milioni di anni; la gigante arancione, nata come una calda stella di tipo B ed evolutasi più rapidamente della compagna perché piùmassiccia, si trova ora in una fase piuttosto tarda della sua evoluzione, avendo già esaurito tutto l'idrogeno interno al proprio nucleo. In futuro, nel prossimo miliardo d'anni, la più piccola stella di sequenza principale, che ha una massa doppia rispetto al Sole ma solo la metà della compagna, seguirà anch'essa lo stesso cammino della gigante, che a quel punto avrà perso gran parte della sua massa e sarà diventata una nebulosa planetaria, con al centro una piccola e densa nana bianca.

Etimologia e cultura 

Il nome deriva dall'arabo إزار ’izār, che significa "velo". Viene chiamata anche Mirac,Mirak o Mirach, nomi simili a quelli di Beta Andromedae. Nelle tavole alfonsine viene invece menzionata come Perizoma. Un altro nome utilizzato per la stella è Pulcherrima, "la più bella", ribattezzata così dall'astronomo tedesco Friedrich Georg Wilhelm von Struve nell'osservare il bel contrasto tra le due componenti.


Astronomia 30: MIAPLACIDUS (Beta Carinae)



Miaplacidus
Beta CarinaeBeta Carinae
ClassificazioneSubgigante bianca
Classe spettraleA2 IV
Distanza dal Sole113 anni luce
CostellazioneCarena
Coordinate
(all'epoca J2000)
Ascensione retta09h 13m 11,977s
Declinazione-69° 43′ 01,95″
Dati fisici
Diametro medio7 923 000 km
Raggio medio5,85 R
Massa
M
Periodo di rotazione2,1 giorni
Velocità di rotazione139 km/s
Temperatura
superficiale
9,100 K (media)
Luminosità226 L
Età stimata350 milioni di anni
Dati osservativi
Magnitudine app.+1,68
Magnitudine ass.-1,03
Parallasse29,34 ± 0,47 mas
Moto proprioAR: -157,66 mas/anno
Dec: +108.91 mas/anno
Velocità radiale−5 km/s
Nomenclature alternative
MiaplacidusGl 339.2, HR 3685, CD−69°600,HD 80007, GCTP 2213.00, SAO 250495,FK5 348, CP−69°1023, HIP 45238, GC 12764

Miaplacidus (Beta Carinae / β Car / β Carinae) è la seconda stella più luminosa della costellazione della Carena, dopo Canopo, ed è la ventottesima stella più luminosa del cielo notturno, con una magnitudine apparente di +1,68. La distanza stimata dalsistema solare è di 113 anni luce circa
Miaplacidus è stata la seconda stella più luminosa anche dell'antica costellazione della Nave Argo, attualmente smembrata in tre parti: la Carena, la Poppa e la Vela. È stata anche la stella alfa dell'antica costellazione della Quercia di Carlo.


Miaplacidus è una stella facilmente riconoscibile, sia per la sua luminosità, sia perché forma un
 asterismo con le stelle Theta Carinae, Upsilon Carinae e Omega Carinae chiamato Croce di diamante.

Osservazione 

Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste australe. La sua posizione fortemente australe comporta che la stella sia osservabile prevalentemente dall'emisfero sud, dove si presenta circumpolare anche da gran parte delle regioni temperate; dall'emisfero nord la sua visibilità è invece limitata alle regioni temperate inferiori e alla fascia tropicale. La sua magnitudine pari a 1,7 le consente di essere scorta con facilità anche dalle aree urbane di moderate dimensioni.

Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra febbraio e giugno; nell'emisfero sud è visibile anche per buona parte dell'inverno, grazie alla declinazione australe della stella, mentre nell'emisfero nord può essere osservata limitatamente durante i mesi primaverili boreali.

Caratteristiche fisiche 

La stella è una subgigante bianca di classe spettrale A2IV, anche se alcune fonti la classificano come gigante di classe A1III. È oltre 200 volte più luminosa del Sole, ha un raggio quasi 6 volte superiore, mentre la massa è tripla rispetto a quella solare. L'età della stella varia a seconda delle fonti, anche se dovrebbe comunque essere compresa tra i 260 e i 350 milioni di anni. La sua magnitudine assoluta è di -1,03 e la sua velocità radiale positiva indica che la stella si sta allontanando dal sistema solare.

A differenza di altre stelle di classe A simili, non si è finora riscontrata la presenza di un disco protoplanetario attorno alla stella.

Etimologia 

Il nome Miaplacidus apparve per la prima volta nel 1856 nell'atlante stellare Geography of the Heavens, di Elijah Hinsdale Burritt. L'origine del nome rimase un mistero per diversi anni, fin quando William Higgins, un esperto sui nomi delle stelle, suggerì che il nome era una combinazione derivata dalle parole مياه miyāh (acque), di provenienza araba, e del termine latino placidus (placido).

venerdì 5 aprile 2013

Una lettera dal mare


A volte basta una fotografia di tanto tempo fa e subito i ricordi arrivano piacevolmente, immediatamente subentra la curiosità verso chi faceva parte di quel periodo e che ormai si trova lontano da noi. Quello che racconterò è accaduto molti anni or sono durante una vacanza alla fine dell'estate, cambierò i nomi in modo che non si possano riconoscere, perchè la storia è delicata. La storia di un amore segreto e di un ragazzo che ora fa la sua vita, studia, gira, si diverte e che ha il mio nome.

Riccione, settembre 1997.
   Un anno difficile, cambio di casa, cambio di lavoro, cambio di abitudini e due tradimenti che mi hanno fatto soffrire, un'amicizia ed un amore. Stanco di litigate e falsità, stanco di cose sgradevoli da parte di questi due ex amici, decisi di prendere le mie ferie dopo che tutti fossero tornati dalle proprie e settembre mi sembrava un mese ideale per partire.
 Hotel Feldberg, cinque stelle con tutti gli optional compresa sauna, palestra, piscina riscaldata, serate al night ed escursioni. Insomma una vacanza tranquilla, rilassante da solo e lontano da tutti,  quasi tutti gli ospiti erano tedeschi e inglesi ed un paio di famiglie pugliesi riempivano l'albergo alla fine di questa estate ancora calda.
   Tre settimane in cui non volevo pensare a nulla ma invece dopo due giorni arriva la sua telefonata e subito un altro litigio, sgradevole ed inopportuno, ho sbattuto il telefono giù e sono corso nella sala da pranzo per la prima colazione, i signori tedeschi vicini di tavolo rimasero sorpresi dalla mia faccia rabbuiata e sorrisero dicendomi, che una giornata di sole come questa non meritava la mia arrabbiatura.
   Per tre giorni pranzai con loro finchè non arrivarono i loro figli ed io tornai al mio tavolo, ero contento di aver imparato qualcosa di tedesco,  quando arriva una cameriera in sala portandomi un telegramma, sempre dalla solita persona rovinandomi l'appetito, così decisi di andare in spiaggia.
   Avevo il posto riservato vicino ad una famigliola che era arrivata due giorni dopo di me, una coppia simpatica e carina del nord Italia e dopo due o tre parole, una colazione il giorno dopo fatta insieme, una cena allo stesso tavolo, abbiamo incominciato una bella amicizia.
   Ingrid e Elder, con la piccola Franziska di 18 mesi mi "adottarono", mi trovavo bene con loro, lui elder era sempre gentile e cortese, la piccola ogni tanto mi mandava bacini con la mano e lei Ingrid sorrideva sempre, poi un mattino, arrivò solo lei con la piccola e si sedette come al solito al mio tavolo.
   Io avevo appena terminato la colazione e finito di leggere il mio quotidiano, quando mi disse "Ti va di prendere in braccio Franziska? Intanto io vado al buffet per prendermi la colazione." annuii e presi in braccio la piccola, quanta tenerezza, mi sembrava di essere il papà e lei rideva contenta.
Ingrid arrivò al tavolo con la sua colazione in un piccolo vassoio e mi fissò seria.
"Mi spiace che tu non abbia figli Paolo. Vedendoti con lei sembri un vero papà."
"Già.." dissi "Mi è sempre mancato un figlio, si vede che non era destino." Lei sembrò commuoversi e mi disse una cosa strana.
   "Ti piacerebbe che Franziska fosse tua figlia?"
   "Si certo, una bimba così chi non la vorrebbe?"...
   "Già..." rispose lei in modo strano ma distolse lo sguardo "Senti ti devo dire una cosa..."
All'improvviso apparve Elder sorridente, aveva finito in anticipo un lavoro al telefono e aveva raggiunto la sua famigliola contento. Ci salutò calorosamente e prese in braccio la figlia, Ingrid guardò prima me e poi Lucas e non parlò più.
   Nei giorni seguenti mi sembrò che lei volesse dirmi qualcosa ancora ma non ne aveva il coraggio, intanto i giorni passavano sereni ed ero sempre in compagnia con loro, mentre solo la sera uscivo con due ragazzi inglesi per andare o a ballare o per un gelato.
     Avevo ancora una settimana di vacanza quando Ingrid e Lucas dovettero tornare a casa loro, ci scambiammo i numeri del telefono e promettendoci di sentirci e vederci presto, ci abbracciammo ma lei aveva gli occhi lucidi.
    Qualche tempo dopo, una sera fredda d'inverno mi arrivò una telefonata, era Ingrid, parlammo per più di un'ora, sentivo la piccola vicino chiacchierare e gridare e dei passi, quelli di Elder che mi mandò i saluti. C'era qualcosa che stonava nella voce di lei o almeno mi sembrava. 
   Poi tempo dopo ci furono gli auguri di Natale, di Pasqua, di Ferragosto e poi a Ottobre, ancora un'altra telefonata dove Elder mi comunicò che avevano avuto un bimbo e lei era in ospedale. Fui felicissimo per loro, ora Franziska aveva un fratellino, giuro che provai invidia ma anche felicità.
   Dopo tre settimane, arrivò una lettera, una lettera da quel posto di mare dove ci eravamo conosciuti, una lettera che sembrava chiusa in una bottiglia di vetro e finita sulla spiaggia deserta e autunnale, la aprii e capii tutto. Ingrid mi confessò che si era innamorata di me, che sapeva di non poter essere ricambiata e aveva deciso di non dire niente. Con suo marito le cose avevano ripreso bene nel suo cuore e lui non si era accorto di nulla. Si sentiva in colpa, ma poi il bimbo che cresceva nella sua pancia l'aveva distolta un poco dal pensiero su di me, ma mi confessò che le sarebbe piaciuto che fosse mio.
   Ero sconvolto ma triste per lei, saperla in quelle condizioni e sperai che col tempo le fosse passato, proseguii quella lettera fino alla fine quando lei scrisse queste parole "Non giudicarmi male Paolo, i sentimenti non si possono comandare e tu sei stato un'onda fresca del mare nella mia solitudine, nella lontananza di Elder dalla mia vita quando parte per il suo lavoro. Vorrei che questo bambino ti assomigliasse, che sia sensibile come te e anche se non potrò mai averti, immaginerò che lui fosse come tuo. E per non dimenticarti l'ho chiamato come te."
   Mi commossi e sentii due lacrime scendere sul mio volto, chiusi la lettera e la misi nel cassetto dei ricordi.
   Non ci sentimmo più, mi scrisse Elder un giorno dopo mesi, dicendomi che Ingrid l'aveva seguito coi bambini e si erano trasferiti in Svizzera, non ne fui sorpreso, lei avrebbe cercato in tutti i modi di sistemare la sua vita e quello era stato il primo passo.