venerdì 29 novembre 2019

MISTRAL ED IL BOSCO DEI SAMBUCHI



IL BOSCO DEI SAMBUCHI

"Ho passato tanto tempo nel bosco dei sambuchi a ovest dove il sole tramontava sulle montagne di Barazar, da quando ero stato abbandonato dalla mia famiglia, ero troppo umano nel viso e parte di loro non mi avevano mai accettato. Mamma Saevar aveva amato un piccolo essere della terra (come tutte le femmine del gelido nord Kasdivan potevano avere due uomini della stessa razza) e nacqui io e papà Ulfir mi cacciò in quel mattino d'inverno poco dopo aver compiuto cinque anni e le mie orecchie divennero a punta. Non ero nato da un elfo come lo era lui.
La fata della neve mi aveva accolto e portato qui nel bosco dei sambuchi il cui profumo ha invaso i miei abiti, pelle e tutto ciò che Lei, la Signora del gelo mi aveva regalato e che amavo tanto.
I miei anni non li so contare, non sono come i vostri, forse uno dei vostri terrestri sono cinquanta o forse cento dei nostri e molti di più ancora, da piccolo folletto ho visto tante cose, tanto odio, amore, felicità e infelicità che mi hanno insegnato molte cose.
Ora sto aspettando, di poter andare ad esplorare ciò che è fuori da questo bellissimo e grande bosco di sambuchi, sto aspettando che torni da un viaggio il mio amico gnomo Varrelj e con lui, mi aveva promesso, andremo nella terra dei camini rossi."
Non so come sia ma mi aveva sempre raccontato che la terra dei camini rossi era fredda d'inverno e calda in estate con giorni lunghi, c'era acqua fresca e calda, molto verde e tanta gentilezza. Gli abitanti di quel posto: gnomi, nani, vulpelis amavano tanto gli elfi che con loro erano sempre stati protettivi fin dall'antichità. Avremo un a casa, potrò usare le mie arti magiche del gelo e chissà una nuova vita. Tra poco sarà qui ed intanto che lo aspetto mangio le bacche di ginepro insieme ai miei amici del bosco e spero un giorno di incontrare di nuovo la Regina del gelo, la fata del mio cuore.

Mistral.

lunedì 25 novembre 2019

AVALON: IL VIAGGIO



AVALON

La Barca
Il Regno di Avalon
Mistral Wind-Artic

IL VIAGGIO







"Se non sai come arrivare ad Avalon, la nostra meravigliosa Terra, devi avere il cuore puro e magico, la mente aperta e gli occhi che "vedono", solo allora troverai la radura, la spiaggia e una barca che appare dalle nebbie azzurrine. 
Ynis Witryn è lì dove c'è il Tor, nalla piana di Gladstonbury, celato da un velo di un'altra dimensione ma così vicina da coglierne gli aliti di vento dai  mille profumi che inspiegabilmente inondano quella terra.
Io sarò vicino ad un albero di Sambuco ad aspettarti mentre Morgana, Viviana ed Ygraine, ti trasporteranno, salita sopra la magica barca, in quel mondo ora lontano dalla vostra realtà ma vicino se saprai guardare con occhi giusti...
Dimenticavo, ti chiederò una piccola pietra preziosa come l'acqua marina o il lapislazzulo per fare in modo che tu possa tornare nel mondo reale se lo vorrai. Chiamami Mistral ed io apparirò davanti ai tuoi occhi."
Mistral Wind-Artic.


venerdì 22 novembre 2019

LA STRADA VERSO LA CONOSCENZA



La strada difficile che porta alla conoscenza, un disegno allegorico per far comprendere qual'è il tragitto lungo da compiere per la conoscenza dentro se stessi e quella che permette di andare oltre alla materialità. La mente deve liberarsi dai concetti visivi spesso falsi ma aprirsi al vero significato e visualità, in quell'attimo si incomincerà a capire.

MISTRAL 

L'INIZIO




"Ricordo quel tempo in cui il druidismo e lo sciamanesimo
erano imperante tra i popoli
ed il culto della dea Madre e della Natura
regnavano con amore e magia sulla terra.
Con l'avvento del patriarcato e delle religioni monoteistiche
l'odio, il fanatismo e l'intolleranza
ne sono diventati padroni incontrastati.
Un giorno, spero che tutto ritorni come prima,
seguendo il filo logico della vita."


Felice di non appartenere al credo dell'odio e dell'intolleranza.

MISTRAL <3 

I QUATTRO ELEMENTI FONDAMENTALI




FUOCO -TERRA -ARIA -ACQUA 





In esoterismo, nella magia, nell'arcano e anche in tutte le religioni di ogni tipo, gli elementi vengono visit in maniera diversa: dai colori, ai solidi, agli arcangeli (Michele-Gabriele-Raffaele-Uriele che aveva sopperito la mancanza di Lucifero), agli angoli della terra (Nord-Sud-Est-Ovest) e tanto altro.

Sono le basi dell'astrologia, della cartomanzia, delle magie, dei culti esoterici dimenticando (cosa che gli antichi al tempo della Dea Madre non avevano mai scordato: il Metallo).
Molti lo hanno definito Ferro ma il vero metallo dell'antichità e quinto elemento era l'Oricalco, il rame prezioso che ornava i palazzi di Atlantide ormai scomparso come il mito di Atlantide, Mu, Avalon, Shangrilà, Mohenìjo Daro.
Mistral 

LE QUATTRO FATE DI LUCE DI AVALON

LE QUATTRO FATE DI LUCE DI AVALON

YGRAINE - MORGANA -MORGAWSE -VIVIANNE







Le quattro fate che decisero le sorti di Avalon o Ynis Witrin:
Ygraine la rossa, madre di Morgana, Viviana e Morgawse, le tre dame dell'Isola che oggi vive in un mondo parallelo.
Un giorno Artù e Merlino torneranno alla fine dei tempi, quando il Dio del Sacro Graal finirà i suoi giorni per lasciare il posto ad un altro come fece quando sconfisse La Dea madre di Avlaon, la quale, fortunatamente, permise alle sue figlie e figli di nascondersi in un universo parallelo.
Il Tor è esotericamente la porta d'accesso ma è dallo scomparso (apparentemente) lago vicino a Gladstonbury dove la barca partiva per Avalon immersa dalle nebbie.

Mistral

MISTRAL WIND-ARTIC, ciò che sono esotericamente.



MISTRAL WIND-ARTIC




Una biografia, la mia che potrebbe essere una favola bella e tragica, un'esistenza molto importante di un essere non capitato per caso su questo Mondo chiamato Terra.
Secondo la tradizione Esoterica, l'essere umano è completo nel novilunio prima della nascita quando anima e corpo sono perfettamente incarnati con le future doti che si svilupperanno nel corso della vita, quando quest'umano uscirà dalla casa naturale materna e secondo le proprie posizioni natali, proseguirà il suo cammino nella vita.
Il mio vero nome non ha importanza, posso essere Mistral-Azule-Elisius (i miei nomi esoterici in base alla magia di cui sono portato), di certo la mia vera nascita è stata nel mese di כסלב (Kislev), il giorno tradizionale del 18 dicembre con la congiunzione Helios/Nyx (Sole /Luna).
Una copiosa caduta di neve ha annunciato la mia nascita avvenuta poi giorni dopo nel mese di טֵבֵת (Tevet), si disse che quella sera mai era stata vista una nevicata così, tant'è che furono decine i centimetri di bianca soffice "ovatta" che coprirono quel luogo.
Il nome doveva essere un altro ma com'era scritto nel libro del destino, i miei padrino e madrina lo cambiarono convinti da chi mi aveva battezzato, in quel mattino di luce dopo pochi giorni dopo e questo era stato un significato importante, nonostante l'opposizione ormai arrivata tardi della mia dolce madre, affaticata da nove ore di travaglio, come i mesi di gestazione
Sono stato per anni un bambino solo che coltivava doti medianiche nascoste a tutti tranne ad una persona che era stata la mia fata di luce e prima insegnante: Myriam o Marsaar (il suo nome esoterico) la mia cara nonna, la quale sapendo del mio destino, mi portava nei campi, in riva al fiume, sotto le stelle, tra la neve, la rugiada, al mare, nei boschi per imparare l'arte dell'esoterismo.
Così era iniziata la mia esistenza fatta di studi, di aiuto, di insegnamento e di continua esperienza esoterica fino al giorno in cui ritornerò un domani lontano, nella Luce da dove sono partito anni fa.

MISTRAL WIND-ARTIC
ሚስጥራዊ የንጹህ አንቀፅ












mercoledì 6 novembre 2019

MORGANA, LA FATA DI AVALON





MORGANA LA FATA DI AVALON

La fata Morgana (conosciuta anche come Morgane, Morgaine, Morgan e altre varianti) è una figura mitologica legata alle leggende arturiane.

Nelle leggende arturiane è una dei principali antagonisti di re Artù, Ginevra e soprattutto del mago Merlino. L'epiteto femminino "la fata" (tradotto dall'originale inglese "le fay", a sua volta adattato dal francese "la fée") indica la figura di Morgana come una creatura

In tutte le versioni del mito, Morgana è una potente maga (da qui il soprannome "fata", che la mette in relazione con il misterioso popolo semidivino degli Sidhe della mitologia celtica). Probabilmente il personaggio è stato ispirato dalla dea celtica Modron oppure da Morrigan, dalla quale potrebbe aver pure tratto il suo nome. È in testi più tardi, come il ciclo del Lancillotto in prosa del XIII sec., che il personaggio sviluppò un carattere più complesso e ambivalente, trasformandolo in un pericoloso antagonista di Re Artù.

Geoffrey di Monmouth, nel suo Vita Merlini del XII sec., e Giraldo del Galles (1146-1223) collegano Morgana con la mitica Isola delle Mele (Avalon), ove riposava re Artù, dopo essere stato ferito a morte nella battaglia di Camlann. Morgana, secondo Monmouth, era una di nove sorelle (Moronoe, Mazoe, Gliten, Glitonea, Gliton, Tyronoe, Thiten, Thiton e lei stessa, tutte potenti maghe e guaritrici), che regnavano su quell'isola.

Nella tradizione del ciclo arturiano, Morgana è la maggiore di tre sorelle (le altre due sono Elaine e Morgause), figlie del duca Gorlois di Cornovaglia e di sua moglie Igraine. Igraine ebbe però anche un figlio illegittimo dal re britanno Uther Pendragon, il quale venne affidato al mago Merlino e sarebbe poi diventato re Artù. Anche Morgana imparò le arti magiche da Merlino, ma fu sempre gelosa della gloria del fratellastro Artù e di sua moglie Ginevra e si adoperò per distruggerli. A Morgana viene comunemente ascritto un ruolo di primo piano nel complotto capeggiato da Sir Mordred, cavaliere della Tavola Rotonda, che tentò di sottrarre a re Artù la corona di Britannia e la regina, provocando la fine del suo regno.

In La morte di Artù, poema epico-cavalleresco di Thomas Malory del XV sec., Morgana, figlia di Gorlois e Igraine, da bambina viene affidata all'educazione di un convento di suore, ma mostra fin dall'inizio di avere dei poteri sovrannaturali (viene detto, ad esempio, che era capace di tramutare sé stessa e altri in animali o oggetti inanimati). Il mago Merlino, prevedendo la sua pericolosità, convince Uther, re di Britannia, che aveva preso in moglie la madre di Morgana dopo aver ucciso in battaglia il suo primo marito Gorlois, di allontanare Morgana dalla corte, dandola in moglie a uno dei suoi vassalli. Morgana vive un infelice matrimonio con il re Urien di Gore, al quale partorisce il figlio Ywain, avendo al contempo diversi amanti. Gelosa del successo di re Artù, suo fratellastro, Morgana decide di eliminarlo.

Lo attira su una nave fatata e gli ruba la sua spada magica, Excalibur, sostituendola con una copia, poi con un pretesto lo fa combattere in un duello mortale con un cavaliere di nome Accolon (amante della stessa Morgana, cui lei ha consegnato Excalibur), facendo in modo che i due contendenti non si riconoscano fra di loro. Il piano però fallisce, allorché la magica Excalibur torna nelle mani di Artù, che uccide Accolon e, una volta riconosciutolo, capisce l'inganno. Morgana frattanto tenta di assassinare di persona il proprio marito, re Urien, ma viene fermata dal figlio. Successivamente la donna usa le sue arti per far prigioniero ser Lancillotto, cavaliere della Tavola Rotonda, e farne il proprio campione e amante, ma quello la rifiuta, essendo innamorato della regina Ginevra, moglie di Artù. Morgana tenterà poi a più riprese di screditare la regina e distruggere il re, unendosi al complotto che lacererà la Tavola Rotonda e rovinerà il regno di Britannia. Alla fine però anche in La morte di Artù Morgana svolge un ruolo positivo: è lei infatti che, riconciliatasi con il fratellastro, lo raccoglie morente dopo la sua ultima battaglia e lo porta ad Avalon per curare le sue ferite, fino al giorno del suo glorioso ritorno.

Secondo alcune delle più recenti e conosciute versioni del mito (ad esempio il romanzo Le nebbie di Avalon di Marion Zimmer Bradley e il film Excalibur di John Boorman), Morgana è la madre di ser Mordred, avuto da un rapporto sessuale con l'ignaro fratellastro Artù. Nelle versioni più risalenti comunque la madre di Mordred si chiamava Morgause (o Anna) ed era sorella di Morgana. La somiglianza fra i loro nomi ha però provocato spesso confusione, ed è anche stato suggerito che "Morgause" potrebbe essere una forma corrotta di "Morgan", e che quindi i due personaggi originariamente fossero uno solo.