lunedì 22 luglio 2019

IL CORTILE



IL CORTILE

"La vita di tutti i giorni è
varcare il portone di un cortile.
Davanti ti puoi trovare
vasi di fiori profumati,
aiuole verdi e farfalle,
una fontana zampillante
di acqua fresca.
Il profumo del pane sfornato,
l'aroma di un caffè,
un musica leggera da una finestra.
E ti senti pronto
ad affrontare il giorno
con il sorriso sulle labbra.
Ma nel cortile a volte
puoi trovare anche
rami secchi ed appassiti,
aiuole di terra incolta,
cesti di vimini rotti per terra,
l'urlo di chi è arrabbiato,
un passerotto morto su una pietra,
odore nauseante di rifiuti
gettati per caso a terra.
Ed è qui che il giorno
ti sta mettendo alla prova,
è qui che dovrai avere
quel sorriso che non arriva.
Solo così potrai affrontare
il difficile giorno che la vita
ti offre sempre.
Non è ciò che vedi
che crea quel giorno ma
ciò che farai tu
per vincere o gioire
davanti a ciò che vedi.
Sorridi anche se il cuore
o la tua mente soffre.
E sarà l'inizio di un fantastico giorno."

Giampaolo Daccò Dos Lerèn
(photo Unknow)

lunedì 8 luglio 2019

UN SOGNO DA REALIZZARE




UN SOGNO DA REALIZZARE


Una foto di 11 anni fa ma il sogno era iniziato quand'ero piccolo e continuerà finché non lo avrò realizzato.

Mare mare mare
la mia fonte di vita
la mia gioia e serenità.
Grandi distese azzurre
davanti agli occhi e
profumi intensi di salsedine.
Se potessi vivere
vivrei con il mare davanti
ai miei occhi e nel mio cuore.
Un giorno, ne sono sicuro
sarò lì a vivere il sogno
a guardare la distesa blu.
Mentre un vento caldo
mi sfiorerà la pelle e i vestiti,
gli occhi guarderanno lontano.
Lontano come sono stati
gli anni vissuti senza il mare,
dove mi portava il sogno.
E quando sarò vecchio
e l'acqua toccherà i miei piedi,
potrò dire finalmente sono qui.

(place Sitges)
(model Giampaolo Daccò .D.L.)
(photo E.M.S.)

domenica 7 luglio 2019

ASPETTARE UN FUTURO





ASPETTARE UN FUTURO

Non ho mai creduto molto nel realizzare progetti,
non ho mai pensato al futuro... No non è vero questo,
Ci sono stati giorni in anni lontani in cui pianificavo,
giorni in cui progetti prendevano forma nella mente.
Ci volevano mesi e anni per poter vederne la realizzazione,
ma quando arrivava il momento, ciò non accadeva mai.
Forse per colpa mia, forse per degli errori di valutazione ma...
alla fine qualcosa c'era, qualcosa che accadeva d'improvviso,
quasi sempre tragica o di responsabilità in cui tutto svaniva
e mi ritrovavo tra la dita il nulla e nella mente il vuoto.
Avevo capito, allora, quando successe un evento tragico,
che non avrei mai più fatto progetti futuri o meglio,
avrei si magari ideato qualcosa ma a breve scadenza,
oppure delineato una traccia per il mio futuro ma,
mai più una cosa definita, una cosa precisa e concreta.
Perché questo? Perché questa specie di confessione?
A dire la verità non saprei dirlo, forse a me stesso,
forse a chi spera e crede nel futuro e nella realizzazione,
io so, personalmente che non esiste una riuscita 
come la si vorrebbe e come la si era sognata...
No personalmente ripeto, per me non lo sarà mai,
mai più così però, creandomi a breve distanza,
lavori, speranze, progetti di ogni tipo ho scoperto
di non vivere più ansie e paure che tutto si frantumi.
E così ora mi ritrovo sempre su un binario in attesa,
con un biglietto in mano, un biglietto scritto o disegnato
di cose che devono compiersi nel giro di poco tempo.
Ecco ogni tanto salgo sul piccolo treno che arriva,
che mi porta a destinazione e che quando scendo,
trovo pronto ciò che avevo preparato poco tempo prima.
No, non è pessimismo o mancanza di coraggio
oppure paura di affrontare le delusioni o non avere
ambizioni da poterti far salire in "cielo" e vincere.
Non è tutto questo anche se qualcuno lo potrà pensare,
ma la vita che ognuno di noi porta con se,
che ha vissuto con le proprie esperienze personali,
da la capacità di esser coscienti e concreti sul proprio futuro.
Ecco sta arrivando un trenino piccolo che aspettavo,
so che quando arriverò tra pochi giorni ci sarà pronto
un oggetto, una cosa, un desiderio, un sogno realizzato.
Presto mi metterò su un'altra banchina di un altro treno 
che forse mi porterà ad una destinazione più lontana
sperando che anche questa stazione, dove scenderò
abbia ciò che pochi giorni prima avevo creato.

Giampaolo Daccò Dos Lerèn
(photo G. Daccò Dos Lerèn)
(Milano Porta Nuova)