sabato 17 ottobre 2015

OGGI QUALCOSA E' CAMBIATO


OGGI QUALCOSA E' CAMBIATO

Mi sono svegliato dopo una notte insonne ed agitata...
Quanto ho aperto le finestre ed ho visto il cielo azzurro,
ho sentito che qualcosa dentro di me era cambiata.
Ho messo la musica ad alto volume
e cantando sono entrato in doccia.
Più tardi dopo aver sistemato casa ed
indossato gli abiti che mi piacciono molto,
come se in quel momento portassero fortuna,
sono uscito in strada.
C'erano molte persone nel viale alberato,
il sole era forte e l'aria fresca,
qualche nuvola leggera passava veloce in cielo,
così mi sono rifugiato in una pasticceria e
dopo una golosissima colazione,
ho preso la strada per il centro
finendo con una lenta passeggiata
in Brera, il quartiere degli artisti,
ammirando strane botteghe e locali insoliti,
poco dopo, come fossi stato attratto 
da una forza irresistibile
sono entrato nel grande parco verde
e la sensazione che la vita sia entrata in me
è stata immensa.
Una specie di felicità e di serenità mi ha pervaso,
ogni passo sulle foglie dei vialetti
tra le castagne cadute dagli alberi, 
ogni sguardo su quel verde, bruno e giallo
di quelle enormi piante e prati attorno a me,
ogni cinguettare ed ogni rumore della natura
mi hanno fatto sentire vivo e pieno di energia.
Mi sono seduto ad assaporare quella 
bellissima sensazione che da molto non sentivo.
Mi sembrava di stare in comunione con il tutto,
un a sorta di piccola estasi ed "ascoltavo" ad occhi chiusi
quella sintonia naturale che tutti
dovrebbero avere con il mondo, con l'universo.
A volte basta poco per trovare una serenità
che ogni giorno perdiamo
distratti da mille cose e pensieri,
basta un nulla ed un attimo di attenzione
a ciò che abbiamo attorno
per farti scoprire quanto è bello vivere, 
nonostante tutto.


2 commenti:

  1. CiaoPaolo! Hai scritto il tuo ultimo pezzo (OGGI QUALCOSA E' CAMBIATO), testo che da una grande lezione di vita.
    È da molto tempo ormai che ho cominciato il “mio” cambiamento, anche se per certi versi sono sempre lo stesso.

    Leggendoti è come sei entrato nel mio mondo, ho visto attraverso le tue parole, i luoghi che hai percorso.Ho letto e riletto questi tuoi pensieriche riflettono in qualche modo ai miei,percepisci la bellezza che ti circonda camminando nel parco cittadino come io cammino da solo nella campagna. Camminare mi ha sempre aiutato, le mie gambe diventano come la dinamo che gira sulla ruota e m’illuminano il pensiero. E non smetto mai di pensare,adoro la sensazione che provo quando la mia mente è iperattivacon la natura. Credo sia normale nella nostra cultura avere pensieri e porsi domande fondamentali sul senso e sul valore della vita.Come fa una mente a non pensare? Se penso ai più giovanie a molte persone che ragionano solo al calcio e al telefonino. Quando cammino da solo, mi piace fissare la naturaa volte non mi accorgo neanche dove la strada mi sta portando.Mi richiudo nella mia mente e penso continuamente. Un'altra delle cose che tiene impegnata la mia testa in maniera piacevole, è ricordare quei momenti della mia vitadi quei piccoli racconti che scrivo, li trovo molto rilassante, la mia mente lavora sempre senza interruzione. E' quasi superfluo aggiungere che penso e vorrei sapere che fine avrà la mia vita ... La verità è che non ho paura di morire. M’infastidisce che un giorno non ci sarà più su questo bellissimo mondo. Mi spiace andarmene da qui. Ma non è paura, è semplicemente fastidio.
    Ciao

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  2. Grazie Marco per il tuo commento che mi ha emozionato tantissimo. Devo dire che sei l'unico con cui posso scambiare pareri su ciò che scrivo (mi piacerebbe anche commenti da altre persone). Più andiamo avanti negli anni, più diventiamo simili io e te... Personalità diverse ma scopro ogni giorno di più che ci assomigliamo nei sentimenti in maniera forte... Grazie davvero ci tengo molto al tuo parere e spero che continuerai a pubblicare sia i tuoi racconti che le risposte ai miei. Un abbraccio amico mio.

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