giovedì 22 novembre 2018

LA DONNA, IL SUO POTERE ED IL MATRIARCATO




LA DONNA, IL SUO POTERE ED IL MATRIARCATO

Premetto che non esistono uomini più intelligenti delle donne e viceversa, in quanto esseri umani, abbiamo anzi dovremmo avere le stesse capacità (a parte la forza fisica marziale dell'uomo in confronto a quella psichica lunare della donna) e mi scuso per il lungo discorso che vorrei fare qui Probabilmente sarà un po' confuso forse ma sento di scrivere tutto questo, dopo quello che ho letto sui giornali e visto in TV (violenze varie) e questa mattina al bar dove volutamente non sono intervenuto, in quando come uomo mi ritengo più "mentalmente donna" (è un gioco di parole) che marziano (quindi violento-volgare-rozzo), ho udito un discorso su VOI donne davvero vomitevole (e tralascio il solito discorso delle donne orientali con burqa e relegate in casa altrimenti mi si da del razzista, con la scusa delle regole delle religioni orribili e patriarcali 3 in tutto e tutte e 3 terribili). A parte che sono cresciuto con donne speciali (e non perché erano le mie nonne zie mamma e prozie e cugine - famiglia matriarcale per fortuna). 
Besta ora, davvero basta, non si possono più sentire certe cose sulle donne (ma anche su gay e persone di colore), la "grande civiltà patriarcale che è iniziata con Abramo e che continua ora e dove la donna (la maggior parte) odiando la donna stessa si è conformata allo status vir che impera da anni anzi da millenni. Cito la traduzione della commedia "LISISTRATA" (una delle ultime commedie brillantemente e sottilmente a favore della donna-diavolo, dove stava sopraggiungendo definitivamente la misoginia patriarcale deleteria oltre che per la donna anche per l'uomo) di Aristofane fatta dal grande Cantarella che aveva un rispetto incredibile per il sesso femminile ed è questa:
"... e mentre la città, creazione degli uomini, perisce, l'eterno irrazionale che è la donna, riprende il sopravvento, anullando di colpo millenni di civiltà: e non senza ragione, forse, tra le opere di questo periogo greco, prevalgono le commedie "femminili" tra cui Donne all'Assemblea, Lisistrata e Tesmoforiazuse. Così, abdicata la città in mano alle donne, i nepoiti dei maratonomachi e dei Leonida, i concittadini di Pericle e di Brasida, sono costretti a ostentare sulla scena il turgore dei "protesi nervi". In una frenetica esibizione del sesso sfrenato, in una pura tensione d'istinto animale incurante di ogni altra cosa. Atene (la donna) intelligenza e luce, scompare dalla storia. E' la tragica realtà si dissolve ne cachinno dell'ultimo poema d'Atene."
In poche parole la DONNA è descritta come FONTE DI OGNI ROVINA distruttrice di città o regni (o meglio opere dell'uomo-maschio) e suscitatrice di bassi istinti e bollata come essere irrazionale e stupida..
IO ora dico: basta davvero, i vari politici e religiosi (la donne è il focolare, la nonna deve curare i nipoti) negli ultimi due decenni hanno rinvigorito, per paura del sopravvento femminile che giungerà presto e ne sono convinto. questo odio femminile circondandosi (i politici) di finte femministe e progressiste asservite ai loro dediseri politici e (i religiosi) dove la donna è l''angelo (schiava) del focolare famigliare, dove arrossisce al complimento e deve usare abiti e linguaggio appropriato, pena l'inferno. STOP, basta, tutto ciò ha avvelenato il cervello dei maschi anche quelli evoluti che sotto sotto accettano l'idea della femmina provocatrice. Mi chiedo quando davvero VOI vi ribellerete? Soprattutto ora che il sesso maschile nel mondo ha superato quello femminile di 300 milioni di unità (tutti nei paesi poveri dell'Africa e Asia). Io credo che la natura insita nell'umanità indipendente dal sesso si stia ribellando ed inconsciamente stiamo andando verso una rovina patriarcale-falllica sperando possa tra le macerie, esserci la rivincita della psiche-luna-donna, allora si che davvero la Terra potrà risollevarsi senza le pietre create dall'uomo per mostrare il potere fallico e forzuto controla paura della femmina "irrazionale". Grazie per lapazienza e per aver letto il mio pensiero, un abbraccio.

Giampaolo Daccò

Nessun commento:

Posta un commento