Iniziamo l'anno 2019, con una poesia che da bambino amavo tanto, a casa di nonna nell'orto vicino alle piante, ogni tanto ne vedevo uno di questi graziosi volatili dal petto tinto di carminio. Quando alle scuole primarie avevo imparato la poesia dedicata a lui, a casa davanti alle finestre con la neve sopra i tetti, sugli alberi e nell'orto, cercavo lui tra le fronde e ripetevo nella mente queste parole da fiaba:
"PETTIROSSO"
Tra l'albaspina e il bosso
odo un tinnir leggero
come d'un riso.
E' vero.
ridente pettirosso.
Mi chiede poi, se spero,
un trillo alto e commosso:
Dirti, si, no, non posso,
piangente capinero.
No
se le secche biade
agita al sole il vento,
dire al cuculo io sento.
Ma se la notte cade,
il rosignuol tra i rami
canta che speri ed ami.
di
Giovanni Pascoli
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