Una poesia, un autore che ho amato e che amo molto:
ALEKSANDR BLOK
ALEKSANDR BLOK
Una poesia nata il 2 febbraio 1909 e che mi aveva colpito in un pomeriggio di sole autunnale mentre ero in una cittò di un paese straniero:
"SOTTO UN FRAGORE E UN TINTINNIO MONOTONO"
Sotto un fragore e un tintinnio monotono
fra gli echi del trambusto cittadino
io me ne vado con l'anima oziosa
nella tormanta, nell vuoto e nel buio.
Io spezzoil filo della mia coscienza
e dimentico di cosa e come...
Nevi, tram, edifici dintorno,
e dinanzi oscurità e fanali.
Che sarà di me se io, stregato,
spezzando il filo delle mia coscienza,
tornarò a casa nell'umiliazione, -
tu potrai perdonarmi?
Tu, che conosci del lontano scopo
il faro che addita la strada,
mi perdonerai le mie tormente,
il mio delirio, la poesia e le tenebre?
Oppure meglio: senza perdonare,
puoi risvegliare tu le mie campane,
perché i meandri fangosi della notte
non mi portino via dalla mia patria?
Nessun commento:
Posta un commento