martedì 5 febbraio 2019

"SOTTO UN FRAGORE E UN TINTINNIO MONOTONO" - ALEKSANDR BLOK

Una poesia, un autore che ho amato e che amo molto:
ALEKSANDR BLOK
Una poesia nata il 2 febbraio 1909 e che mi aveva colpito in un pomeriggio di sole autunnale mentre ero in una cittò di un paese straniero:


"SOTTO UN FRAGORE E UN TINTINNIO MONOTONO"

Sotto un fragore e un tintinnio monotono
fra gli echi del trambusto cittadino
io me ne vado con l'anima oziosa
nella tormanta, nell vuoto e nel buio.

Io spezzoil filo della mia coscienza
e dimentico di cosa e come...
Nevi, tram, edifici dintorno,
e dinanzi oscurità e fanali.

Che sarà di me se io, stregato,
spezzando il filo delle mia coscienza,
tornarò a casa nell'umiliazione, -
tu potrai perdonarmi?

Tu, che conosci del lontano scopo
il faro che addita la strada,
mi perdonerai le mie tormente,
il mio delirio, la poesia e le tenebre?

Oppure meglio: senza perdonare,
puoi risvegliare tu le mie campane,
perché i meandri fangosi della notte
non mi portino via dalla mia patria?

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