sabato 26 dicembre 2020

NON E' UNA STORIA COME LE ALTRE


 

NON E' UNA STORIA COME LE ALTRE

(photo Pinterest)
Ero indeciso se scrivere o no questo post, ci ho pensato per tre giorni per vari motivi: per via delle feste che dovrebbero essere divertenti anche se c'è questa terribile crisi, per via che molti di noi stanno passando brutti momenti, per quelli che mi hanno rimproverato di essere pessimista e che ognuno ha le sue beghe da risolvere e quindi di farmi i cavoli miei.
Ecco questo invece mi ha fatto riflettere molto e così ho deciso di scrivere anche se potrebbe essere molto triste ma non si nasconde la verità come fanno tanti con foto shop di fisici statuari, di sorrisi finti perché si deve farlo, e tutte gli ipocriti auguri che alcuni si fanno odiandosi di nascosto. Basta se uno ha qualcosa da dire o da tirar fuori lo faccia, chi poi se ne frega di questo che sto per pubblicare non importa, io lo farò indipendentemente da tutto. Dopo tutto è il mio profilo e chi vorrà lo leggerà e chi contesterà proprio non me ne frega nulla.
Non è un bel Natale, non sono belle quest feste, ho dei dolori dentro che mi stanno dilaniando l'anima e di cui solo la persona che sta con me mi è di supporto e pochissime persone vicine che lo sanno.
Convivere con dei dolori di cui sei impotente e non puoi far nulla è la peggior cosa che uno deve affrontare e di brutte cose ne ho affrontate tantissime, da solo con nessuno vicino o con quei due o tre amici e la persona che amo, ma infine ero solo.
Ho compreso che l'età rende più deboli i nostri animi e non si chiede più aiuto facilmente, specialmente se molti sono spariti appena "campanata" la cosa oppure fingono di non sapere nulla.
Si è più vulnerabili e meno forti anche se ci metti tutta la grinta e il desiderio di risolvere, si dovrebbe nascere con un cuore duro e una mente fredda ma come si fa se sei al contrario?
Non starò a spiegare per chi o per cosa, il mio cuore è a pezzi, pensavo che qualcosa dopo anni di dolori e di perdite almeno un periodo di serenità potesse arrivare con quest'età matura, invece si vede che il mio destino ( anche di molti altri) non è benevolo e mi costringe a continuare a lottare con una ferita dentro che non si rimargina mai.
Quando qualcuno ha avuto bisogno non ha avuto bisogno di chiamarmi, ero presente subito, come potevo farlo: fisicamente o con telefonate, ma comunque loro non hanno avuto bisogno di chiedere, così ora io non chiedo per non sentirmi dire come poco tempo fa: "Senti ho tanti problemi anche io che non ho tempo di ascoltare i tuoi, fai come fanno tutti, risolvono da soli e si tengono dentro senza rompere agli altri". Bello vero?
Mi conosco sono una tigre nell'affrontare il tutto ma sento la crepa nel cuore diventare sempre più profonda e la solitudine dentro che si affaccia sempre di più ed ora cercherò di aiutare chi ora sta soffrendo con la mia vicinanza. Per questo ho lasciato lungo la strada parenti ed amici, ricordando un passato dove, giovane ho dovuto affrontare tutto da solo e fortunatamente vista la cosa, non devo dire grazie a nessuno di loro. Parole dure? No pura verità, non mi è stato regalato niente e se ho avuto qualcosa per risolvere i problemi, è stato per merito mio... Ma ora sono davvero disperato dentro, spero solo che io possa risolvere qualcosa ma sono troppe le cose, forse dovrei lasciare andare alcune di loro ma con la coscienza che mi fa i conti dopo?
Non so e non voglio sapere come sarà il prossimo futuro viste le premesse attuali, mi lascerò vivere la vita personale e mi occuperò di ciò che ora mi sta a cuore.
No non sono ipocrita di dire che belle feste ed auguri a tutti, li ho fatti a chi mi ha scritto sul cellulare e alle sole tre persone che mi hanno telefonato, è stato un piacere per alcuni di cui ovviamente non farò nomi, ma anche un dovere ed un obbligo verso qualcuno in quel momento e ne avrei fatto a meno, so di essere duro ma è la verità che non nasconderò mai più, ne a me stesso ne agli altri.
Mi spiace di non aver scritto qualcosa di piacevole ma sono stanco davvero di fingere, ma ora andiamo avanti.

Giampaolo D.

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