IL RE DELL'INVERNO
Alcuni mi chiamano
Il Re dell'Inverno
L'uomo delle sere oscure
Il solitario della neve
Quello del vento freddo
E' vero sono nato
Durante una bufera di neve
E' vero sono stato
Prima un bimbo solo
Poi un giovane solitario
Ora un uomo appartato
Eppure mi sento davvero
Il Re dell'Inverno
Le cose più brutte
Le cose più sofferte
Sono sempre accadute
Durante i miei inverni
Ho affrontato il gelo
Le paure, il buio, il dolore
Ho affrontato da solo
Anche chi ero, chi sono
Il vespero, il crepuscolo
Sono parte della mia vita
Da cui ho imparato
A vincere le sconfitte
Ecco perché per molti
sono il Re dell'Inverno
Dove tutto sembra ghiacciato
Dove tutti hanno timore
Dove l'oscurità, la pioggia, la neve
non portano serenità
non portano piacere
Dove si aspetta la luce dell'estate
Eccomi sono quel Re
senza corona, senza scettro
senza terra, senza oro
quel Re forte dal cuore cucito
Cucito dopo strappi di dolore
tagli netti pieni di sofferenza
dove l'amore c'è sempre stato
anche nelle notti buie
Ecco perché mi sento
Il Re dell'Inverno
Vincitore di dure battaglie
Ma pieno di tenerezza.
Sono qui col cuore in mano
Un cuore aperto gli altri
Che non lascia solo nessuno perché
Sono solo Il Re dell'Inverno.
Giampaolo Daccò
Nessun commento:
Posta un commento