giovedì 18 novembre 2021

INDIMENTICABILI SENSAZIONI


INDIMENTICABILI SENSAZIONI

11 settembre 2009, Costa Brava.

   La distesa di quel mare blu scuro con sfumature verdastre era davanti ai nostri occhi; dei magnifici riflessi del sole ormai quasi scomparso all'orizzonte erano tra le onde leggere che correvano verso la costa. Essi donavano a quella piatta, sfumature aranciate e brillanti del tramonto che ormai segnava l'arrivo del vespro e della notte alle nostre spalle.
La sensazione di osservare piccoli diamanti colorati, brillanti incastonati, rubini lumonosi su un tappeto di seta ondulato, una magia che come quasi ogni sera regalava alla fine delle giornate calde un sogno fantastico. 
 I gabbiani e altri uccelli più scuri volavano aldi sopra delle nostre teste, sembravan leggeri come aquiloni spinti dal vento mentre nuvole violacee all'orizzonte segnavano la linea dove il l'astro del giorno è andato a a dormire. Il profumo intenso e salmastro del mare mi mischiava con la leggera brezza dell'aria su questo piccolo paradiso spagnolo, in questo magnifico settembre di vacanza.. 
   Dal fiorito terrazzo del ristorante osservavamo delle barche colorate veleggiare su quella distesa immensa come cavalieri solitari in una terra misteriosa, dalle loro cabine uscivano le luci che incominciavano a farsi strada nel buio che stava per arrivare, mentre cinque bambini correvano urlanti e a perdifiato sulla sabbia, ridendo e spingendosi dolcemente con le loro mamme che li seguiva poco indietro, tutte intente a parlottare tra loro. Su quella distesa sabbiosa non c'erano pericoli.
   Le case bianche dai tetti piatti e le persiane tinte di pastello, con i muri coperti da rampicanti colorati della cittadina sulla costa, facevano si che i nostri desideri erano di vivere in quel luogo, pieno di luce, colori , profumi ed allegria.
Trasferirci lì per vivere giornate stupende come questa, cambiare vita, città, casa, abitudini e godersi quella calma così irreale e fantastica. Appunto, era solo un sogno ma era così bello crogiolarsi in quell'illusione. 
   Una vacanza, la nostra, diversa da molte altre passate negli anni addietro, una vacanza fatta di piccoli spostamenti durati due o tre giorni, di permanenze in paesi o cittadine diversi dalla vicina Barcellona, una vacanza piena di indimenticabili sensazioni.
   Più tardi, quando già la mezzanotte aveva scoccato il suo ultimo rintocco, da una delle terrazze dell'albergo, nelle panombra lontano dalle lanterne colorate appese ai muri, guardavo il cielo blu puntato di stelle che come un manto luminoso circondava la macchia bruna del mare, il vento si era fatto più fresco giungendo alle mie spalle e portando con se profumi intensi di fiori nei vasi che circondavano questo grande balcone.
   Scie luminose delle automobili sfrecciavano nelle vie sottostanti, molte persone passeggiavano tra le vie, dove i vociare e rumori della vita notturna, arrivavano qui ovattati ed intanto  pensavo a poche ore prima quel paesaggio che ho sempre amato tanto, al mare, alla spiaggia, a quelle sensazioni di vita e di felicità passate in due su questa lunga costa spagnola dove tutto dava la senzazione di allegria, di serenità, di libertà. 
   Ed ecco affacciarsi ancora il prepotente desiderio di volere vivere qui nel mio cuore, avevo sorriso tra me pensandomi lontano dalla frenetica Milano, così ero rientrato nel salone interno dell'albergo, salendo le scale ho raggunto la nostra camera chiudendomi alle spalle il sogno o il desiderio di poc'anzi. Mi ero disteso sul letto accanto al mio amore che dormiva già e poco prima che giungesse il sonno, con gli occhi chiusi avevo rivisto quel mare cristallino e le sue onde bianche e leggere sciogliersi sulla sabbia dorata e poi sprofondai nel mondo dei sogni.
Fuori, la notte con le sue stelle, proseguiva nel suo cammino.

Giampaolo Daccò



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