mercoledì 25 aprile 2018

TANTE VITE IN UN'ESISTENZA


TANTE VITE IN UN'ESISTENZA

-  Perché nonna dorme sempre? Perché mi portate via da lei? Io non ho mamma e papà...

Povero piccolo finirà in un orfanotrofio, sai Laura (l'assistente sociale dice alla collega), ha perso in un incidente i genitori e due fratellini tre anni fa, lui era con la sua nonna ed aveva solo due anni. Lei ho ha adottato ma nessuno poteva immaginare che la signora Veneri, potesse andarsene così presto anche lei  Povero piccolo.

- Che ci faccio qui? Tutti questi ragazzi che ogni tanto mi picchiano e quel prete che odio, 
che mi tocca di sera quando non c'è nessuno. 
Devo studiare voglio andare via da qui, devo fare il bravo lo so altrimenti mi distruggeranno. -

Si cari signori Del Monte, il ragazzo è bravo, ha tredici anni,  ma molto studioso e buono, potremmo affidarvelo e ottenere il nulla osta per l'adozione (dice padre Baldani alla famiglia che vuole adottare il ragazzino), l'unica cosa è che non parla molto, credo sia introverso e sensibile ma dovrebbe socializzare di più.

- Cinque anni che vivo con questa gente e non capisco il perché mi abbiano adottato. Due fratelli sposati che neanche mi considerano e questo che vuole essere chiamato papà, pretende che faccia solo ciò che decide lui. Va bene farò l'ingegnere come vorrà ma i miei progetti futuri una volta presa la laurea saranno altri. -

Niente eredità? I tuoi fratellastri hanno portato via tutto? Il vecchio che ti ha adottato è morto e sua moglie è in un istituto per malati di Alzheimer? Che bestialità caro amico, ingegnere 28 anni e senza nulla se non questo buco in cui vivere? Mah... (Dice Stefano il migliore amico dell'e orfano, ora diventato uomo). Fortuna vuole che Margherita ti ama e che almeno il lavoro allo Studio Malagatti & Santoro ti dia l'opportunità di vivere decentemente.

- Mi lasci così portandoti via i bambini Margherita? Perché... Non ti ho mai fatto nulla contro... Non importa se i figli li vedrò quando voglio, io voglio di nuovo te, la mia donna, la mia vita. -

L'ho lasciato perché non lo amo più, forse credevo di amarlo perché è buono, dolce ma  è così noioso e taciturno, padre meraviglioso ma io voglio la passione, ridere, viaggiare... I bambini lo adorano ma vogliono stare con me, dove c'è colore e vita. (Ed egoismo pensa la sua amica che ha di fronte mentre la guarda fingendo di comprenderla, non si lascia un uomo come l'ingegnere. Quale donna non vorrebbe un uomo così accanto, ma Margherita è sciocca e volubile, mi dispiace per lui ma lei se la caverà sempre come al solito). Credo che andremo a vivere Londra da mio padre e ci rifaremo una vita, come penso se la farà lui.

- Perso i genitori, persa Margherita e i bambini ed intanto passano gli anni. Il lavoro ora non va bene e sono costretto a cercare qualcos'altro ma a quarantacinque anni dove vado? 
Anche Laura mi ha lasciato dicendo che non sono un uomo di vita e divertente... Che farò ora? -

Mi dispiace ingegnere, dopo otto anni con noi, non abbiamo più  bisogno della sua collaborazione, capisco le sue esigenze, lei comunque avrà una buona uscita e una futura pensione grazie all'assicurazione che ha sempre pagato ma davvero... Dobbiamo chiudere la società per motivi che lei ormai conosce (dice l'amministratore delegato della S.I.C. con voce dispiaciuta, all'ex piccolo orfano ormai quasi sessantenne), comunque vedrà che tutto andrà per il meglio. Buona fortuna.

- Cinque anni in pensione con un salario che mi permette di vivere decentemente dopo una vita di lotte e sofferenze. Ho cinque nipoti, due figli che non vedo da due anni se non per foto e che sento o leggo tramite skype o mail.
Margherita sparita completamente ed io qui a dare lezioni private a giovani che di studiare non ne hanno voglia... 
Ogni tanto dalla mia casa guardo il mare ma dentro la solitudine mi attanaglia, ma devo andare avanti per me stesso. -

Povero ingegnere, lo hanno investito sulle strisce pedonali mentre si recava al mare, gli hanno fatto fare un volo spaventoso ed ha battuto la testa, portandolo in coma forse irreversibile (dice la caposala alla giovane infermiera che dovrà occuparsene per un certo periodo). Un uomo gentile, solo e di classe che vive qui da almeno quindici anni, da quando era andato in pensione e pensa che dava lezioni a ragazzi dell'università di Genova. Speriamo ce la faccia ma alla sua età non so se sarà positivo e ne sappiamo come e se si risveglierà.

- Che strano non sento niente fisicamente, ma sento tutto ciò che dicono quando c'è qualcuno attorno ed è ancora più strano che non mi importa nulla di tutto questo, continuo a sognare o vedere, non ho capito, delle persone che mi sorridono ma non ricordo chi siano. Poi spariscono quando mi accorgo che attorno a me c'è qualcuno che parla e pensa che io non senta, sembrano voci conosciute ma non so definirle. quando non le sento più rivedo le altre che sorridono e sembrano aspettarmi ma quando potrò raggiungerle proprio non saprei. -

Papà ha lasciato quel cavolo di appartamento che non vale un gran che (Maurizio dice al fratello Claudio mentre il notaio legge il testamento, guardando poi di sottecchi la madre con accanto i nipoti, loro figli), fortuna che per il suo funerale lui aveva predisposto tutto.

Sei sempre stato carogna con lui caro Maurizio (risponde Claudio arrabbiato per le parole del fratello maggiore), papà ci voleva bene ma eravamo sempre lontani e non aveva le possibilità economiche di poterci raggiungere spesso come le ha mamma. Sei ingiusto, anche se lo abbiamo visto poco e trascurato non merita le tue parole. (La smorfia della madre inviata a loro due, fanno smettere il battibecco davanti al disgustato notaio che non cela il suo disappunto).

(Che stupida sono stata col mio egoismo - pensa Margherita - così ora mi ritrovo con due figli uno uguale a me stessa e l'altro a suo padre e li ho tenuti lontani da lui per dar loro cosa? Benessere e vita mondana ed evitassero un padre così perché noioso e poco abbiente? Brava Margherita, guarda di fianco a te i tuoi  nipoti: sciocchi, superficiali ed egoisti che pensano solo a divertirsi, magari aspettando che io muoia per lasciare il mio patrimonio ai loro padri e madri per godersela e parlare male di me come fanno ora del loro padre... Brava Margherita, ma è tardi per i pentimenti ormai è andata così e non si torna indietro).

- Incredibile sono con mamma e papà, Giulio e Serena a correre per questi prati verdi in fiore, non potevo crederci che mi stavano aspettando da decenni dopo l'incidente e nonna seduta con altre persone all'ombra di quella quercia. Non sapevo che il Paradiso fosse questo, forse se me ne fossi andato con loro quel giorno avrei potuto godere di più questa felicità ma mi avevano detto che dovevo svolgere un compito prima di venire qui... Ho visto Margherita, i miei figli e i miei nipoti in quel giorno piovoso quando mi avevano seguito mentre ero andato via per sempre.
Ora posso solo dire che ho avuto !Tante vite in un'esistenza" e sono felice. -

Brezza fresca e nuvole d'oro, ruscelli azzurri e fiori incredibili come tante vite sorridenti attorno, la felicità.

Giampaolo Daccò

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