mercoledì 2 ottobre 2019

LI GUIDERO' VERSO LA FELICITA'




LI GUIDERO' VERSO LA FELICITA'

"Li sto guardando da un po' di tempo di nascosto,  dietro il vetro della porta che divide le scale che accedono al nostro appartamento dal nostro negozio. Luca sta sistemando dei gioielli in vetrina, Luca è il figlio di mezzo, quello che si occupa di gestire il negozio di gioielleria che nel corso degli anni, grazie a mio nonno e poi a mio padre, insieme abbiamo creato un piccolo impero a Torino.
Sono orgoglioso di questo lavoro fatto sempre con onestà ed abnegazione e di tutto questo siamo stati sempre ripagati. Luca si gira un attimo ed ecco che mi vede dietro i vetri (mi saluta con la mano sorridendo ed io faccio altrettanto) e pensare che dieci anni fa quando aveva solo 18 anni voleva farsi prete.
Certo la mia famiglia è molto religiosa e credo che questo abbia contribuito a fare dei miei figli, ragazzi onesti senza grilli per la testa, mai un dispiacere o scorrettezza, mia moglie Lorenza è stata in gamba a gestire tutto durante i miei viaggi all'estero per la compra-vendita di pietre preziose e vari metalli.
Eccola con due clienti a mostrare gli ultimi lavori fatti da Mauro il mio primogenito, lui trentadue anni, una moglie stupenda e un bimbo di cinque che sembra un diavoletto dai capelli ricci. Che amore di nipote.
Mauro che riesce a trasformare dei progetti in realtà, due anni fa aveva vinto un premio mondiale ad Anversa per le migliori creazioni: "Bright Dawn", una serie di parure inspirate all'alba luminosa. Ho pianto davvero come tutti per questa soddisfazione.
Poi c'è Stefano venticinque anni, laureato, conosce tre lingue ed ha preso il mio posto nei viaggi intorno al mondo alla ricerca di nuove pietre, è in gamba, il massimo dei voti a scuola e la laurea con cento dieci e lode.
Che cosa avrei voluto di più da tutti loro? Ho avuto il meglio e anni di felicità e serenità, benessere, allegria e certo momenti bui ci sono stati come capita a tutti ma devo dire che sono soddisfatto della mia vita, il loro attaccamento alla religione senza sfociare in bigottismo li ha sempre aiutati a procedere davanti alle difficoltà.
Spero che lo faranno ancora dopo che...
Eccoli tutti e quattro, no c'e anche Valentina mia nuora ad aiutare Lorenza, che dolce, mi sto quasi commovendo ma non devo, oggi devo sorridere a loro e fare una sorpresa, una settimana di vacanza insieme al mare nella Puglia con un'escursione in Grecia, saranno felici ne sono più che sicuro.
Cercherò di fare di tutto per rendere le cose più belle, più serene e più facili, ma quella cosa gliel'ha dirò al ritorno, prima avrò un lavoro importante da fare su loro, guidarli verso il sentiero della serenità e non so se sarà facile o ci riuscirò.

Due giorni prima:

"Mi dispiace Claudio, davvero io non so..."
"Capisco Mattia, sei il mio dottore ed amico da quando eravamo all'università, questo è un bel colpo." guardo il mio amico professore di ematologia in un grande ospedale della città.
"Però adesso ci sono tante nuove tecniche di cura e si può trovare una soluzione anche se... Vedendo le analisi..." noto che si sta commuovendo il mio caro Mattia "Sembrerebbero solo sei mesi di vita ma..."
"Ma sono sei mesi di vita. Senti Mattia, il problema principale è la mia famiglia, dovrò prepararli e so già come fare, mentre tu mi stavi confermando la leucemia mieloide acuta, la peggiore del genere, subito ho dovuto trovare una soluzione per far si che loro accettino e non cadano in un dolore insopportabile e tu sai come mi... Ci amiamo."
"Lo so Claudio, senti dovrai fare esami e un ricovero prestissimo."
"No per ora no, dammi due o tre settimane."
" Ma potresti peggiorare in breve e..."
"Saprò inventare una scusa tipo esaurimento o stanchezza, vedrai, ma davvero mi farò ricoverare più avanti, ma niente chemio-terapia, ti prego." mi alzo in piedi e guardo verso la finestra, Mattia mi si avvicina e mi mette la mano sulla spalla.
"Sei sempre stato così coraggioso ed altruista ma io ti sarò sempre vicino."
"Grazie." e ci siamo abbracciati.

"Eccoli tutti nel nostro bellissimo negozio ai loro posti, devo sorridere non appena varcherò la porta verso di loro, sorridere e dar loro la notizia del viaggio ed in quel viaggio, troverò le parole per prepararli. Per aiutarli a capire il mio futuro cammino verso un altro posto, per aiutarli a capire che la vita è anche questa, non si parte solo a ottant'anni ma anche a cinquantasette come me. Ecco la mia mano è sulla maniglia della porta, so che sto sorridendo felicemente, sono riuscito a ricacciare l'emozione e la tenerezza per loro e per la mia malattia e sono pronto ad andare incontro alle persone che amo di più."

La porta si apre, Claudio felice va incontro alla moglie Lorenza vicino alla nuora ed alle due clienti sorridendo.

"Buongiorno a tutti..."

Giampaolo Daccò

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