L’ETERNITA’ DEGLI AMORI DI UNA VITA
(testo Giampaolo Daccò)
(canzone "La Plage")
(lyrics Marie Laforet)
La bella donna ormai non più giovane, dagli occhi del cielo mattutino, dal dolce viso leggermente solcato da piccoli segni dell’età e con i lunghi capelli bianchi spazzati da quel vento tiepido di prima estate, passeggia sulla spiaggia dorata di quel mare francese del sud, con il vestito leggero e con in mano un cappello di canapa con una fascia di seta lilla che circonda la rotonda tesa.
Le impronte dei piedi scalzi lasciano una scia sulla sabbia mentre le onde leggere scivolano via vicino a lei, bagnando quella rena illuminata dal sole appena sorto.
E’ sola, sorride immersa nei suoi pensieri, è serena, è felice anche se i ricordi ogni tanto le lasciano cadere qualche lacrima di nostalgia, di un passato vissuto pienamente, di immagini e persone a cui ha e vuole bene ancora.
Non vuole avere rimpianti, vuole solo vedere negli occhi dei suoi cinque nipoti, dei suoi tre figli Julian, Margot e Vincent la serenità e consapevolezza di aver avuto un madre ed un padre che li hanno resi felici nonostante abbiano passato, come tante famiglie, molti travagli ma anche momenti indimenticabili come indimenticabile era stata sua suocera Yvette, che viveva qui, in questo posto stupendo dove tutta la famiglia passava l’estate e lei, come fosse destinata a portare avanti una tradizione, ha ricevuto da Yvette come eredità questa villa bianca dalle tante stanze, dalle finestre con le tende di lino che svolazzano al vento dell’estate a pochi metri dal mare.
La sua domestica che da trentacinque anni, una vita, l’aiuta in tutto diventandone più un’amica cara che una governante, la dolce Malinda, una donna delle Comore, arrivata nella sua famiglia dopo aver dato alla luce Margot per diventare oltre che donna di servizio, la tata di tutti, fino a che rimasta lei ed il marito Philip, malinda aveva ricoperto il ruolo di gestire le lor due case e tanto altro.
Malinda che si preoccupa per lei, Malinda che cucina bene, che fa tutto senza mai lamentarsi e sempre con il sorriso bianchissimo sule labbra, la signora dai capelli lunghi e bianchi è felice che abbia aiutato anche questa ragazzina tanti anni fa e che la ragazzina diventata donna, ora è come lei nonna e felice di vivere in questo posto meraviglioso, Malinda dalla pelle scura e dagli occhi che ti leggono dentro.
La donna si siede su una piccola roccia davanti al mare, poco lontano dall’incantevole paesino dalle case con i muri colorati, il “loro posto”, suo e di Philip.
Philip che se n’era andato via per sempre due anni fa, dopo averle dato un abbraccio d’addio, oh quando lo aveva amato quell’uomo biondo dagli occhi blu, conosciuto per caso quando era una giovane e bellissima stagista di architettura e lui era un giovane professore che per caso aveva sostituito il dottor Dernier, in una importante lezione all’università Sorbonne di Parigi.
Dopo poche settimane era sbocciato il loro amore, la loro passione, il desiderio di creare qualcosa insieme, un futuro insieme e con tutte le difficoltà, le gioie, i problemi e l’aiuto degli agiati genitori, nel giro di poco tempo, subito dopo la sua laurea a ventitrè anni, lei e Philip, si erano sposati e trasferiti a Lione.
Yvette la suocera viveva già nel sud della Francia e quando nacquero i tre figli, spesso lei sognava di trasferirsi dalla suocera, dove quel posto le donava tutta la serenità e la tranquillità che desiderava.
Ecco la sua vita è stata questa, non vuole piangere pensando a Philip, non vuole commuoversi all’idea della dolcezza dei nipoti Lucien, Etienne, Jean Claude, Yvette e Marie, non vuole immaginare il giorno in cui lei se ne andrà come ha fatto suo marito e lasciare Malinda nonostante Julian, il figlio maggiore con gli altri avevano deciso di tenerla per sempre in famiglia qui nella bianca casa sul mare.
Ecco ora sorride, sa di aver raggiunto l’equilibrio giusto, sa che può essere sicura che un giorno andrà da Philip ed intanto si aggiusta un poco i lunghi capelli bianchi mettendosi in testa il cappello di canapa mentre il sole si sta facendo più alto e caldo.
“Bonjour Alix.” la voce del professor Mulas, che passeggia dietro di lei con Borbon, il suo simpaticissimo Golden Retriever al guinzaglio, la fa voltare verso di lui.
“Oh bonjour professor Didier, come va oggi?”.
“A parte Borbon che mi fa correre come un pazzo, tutto bene anche la mia artrite ahah.”
“Lei è troppo simpatico Didier, vado bene anche io, la mia solita passeggiata mattutina.”
“La vedrò poi al circolo per un caffè o un aperitivo?” le chiede gentilmente quel signore di altri tempi vestito di lino grezzo, dai modi raffinati che vive in un attico poco lontano insieme al suo compagno François.
“Sicuramente, verrò con Malinda ed un’amica arrivata ieri da Lione”
“Allora a più tardi Alix.”
Alix sorride e fa un saluto con un gesto della mano verso lo stravagante professore.
La spiaggia si sta popolando lentamente, ragazzini, giovani, mamme con figli, qualche coetaneo... La bella signora dai capelli lunghi e bianchi pensa ora di tornare a casa e con Malinda e l’amica Georgette, uscire per andare a godersi un buon caffè da Martin, nel centro della cittadina.
I suoi passi la riportano indietro verso casa, ma nella testa oltre al volto di Philip le ritorna in mente una canzone che amava tanto quando si era fidanzata con l’uomo che ha sempre amato, “La Plage” e sorridendo, si avvia cantandola sottovoce felice di essere serena e sentirsi amata ancora.
Quand sur la plage
Tous les plaisirs de l'été
Avec leurs joies
Venaient à moi
De tous côtés
L'amour offrait l'éternité
À cette image
De la plage ensoleillée
C'est bien dommage
Mais les amours de l'été
Bien trop souvent
Craignent les vents
En liberté
Mon cœur cherchant sa vérité
Vient faire naufrage
Sur la plage désertée
Le sable et l'océan
Tout est en place
De tous nos jeux pourtant
Je perds la trace
Un peu comme le temps
La vague efface
L'empreinte des beaux jours
De notre amour
Mais sur la plage
Le soleil revient déjà
Passe le temps
Le cœur content
Reprends ses droits
À l'horizon s'offre pour moi
Mieux qu'un mirage
Une plage retrouvée
Mieux qu'un mirage
C'est la plage ensoleillée