venerdì 1 maggio 2015

BELTANE, RICORDI DI UN PASSATO LONTANO.




Fuoco, tanto fuoco... Un grande falò brillava nella notte e sopra di lui una luna piena rossa, magica, strana.
Tante persone nude col corpo dipinto di rosso correvano in ogni direzione ed altre ballavano in cerchio attorno a quel fuoco.
All'interno vedevo quattro coppie nude che simulavano amplessi davanti al fuoco, quattro coppie di giovani, due formate da uomo-donna, le altre due erano composte da due fanciulle e da due giovani druidi, mentre anziani Druidi vestiti di bianco cantavano inni.
Inni intensi e sottofondo il coro di giovani fanciulle coperte di veli azzurri trasparenti con le braccia verso il cielo.
Una stella cometa attraversò la volta celeste e una nota unica vibrante volò verso l'alto, una nota fatta da tutti.
All'improvviso il silenzio rotto solo da rulli di tamburo di pelli di renna e al centro, vicino al grande falò, apparvero loro:
Il re e la regina di Beltane.
Due ragazzi completamente nudi, lui con il capo cinto di corna di cervo e lei con la corona di fiori sulla testa con i capelli neri sciolti lunghi fino alla vita.
Guardavo quei corpi bellissimi mentre la torcia che avevo in mano illuminava il mio coperto solo da un gonnellino rosso, segno di iniziato al druidismo.
La mia voce si unì ad altre, le altre al coro delle fanciulle e loro stesse a quelle dei grandi druidi posti vicino a dei monoliti, tutto sembrava vibrare a quel suono ancestrale.
Il re e la regina si adagiarono per terra e incominciarono il loro primo e vero amplesso, amplesso per la madre terra che oltre alla vergine regina, verrà fecondata per la nascita di un nuovo principe o principessa dei fuochi di Beltane.
L'energia forte dalla terra salì nei corpi dei presenti, la frenesia si impadronì delle loro menti e anime e tutto fu caos.
I corpi dei danzatori e delle fanciulle si unirono come si unirono quelli dei giovani druidi con le sacerdotesse e fu un tripudio di sensi.
I druidi anziani continuavano a cantare melodiosi inni verso la Luna mentre i fuochi brillavano sempre di più sulla Madre Terra illuminando quelle figure distese sensuali ed erotiche.
La celeste madre del cielo piano volse il suo cammino verso ovest e un leggero chiarore stava per irradiarsi ad est.
Odori di incensi bruciati e di fumo colpirono le mie narici, ed aprii gli occhi, accanto a me un volto di fanciulla e un volto di un giovane druido abbracciati al mio corpo.
Anche questa volta la regina Beltane ha avuto il suo sacrificio d'amore, staccai prima le braccia del ragazzo sul mio petto e poi quelle di lei dal torso e mi alzai.
Coprii i miei fianchi con la tela rossa del mio gonnellino e osservai tutti quei corpi addormentati attorno a quel falò ormai spento, il cui fumo azzurro saliva a confondersi col cielo sempre più chiaro.
Arrivai vicino ad un monolito quando una mano calda si pose sulla mia spalla destra:
"As-hay sulemon-Avrah?"
Due occhi blu mi fissarono ironici, il mio maestro, l'uomo dall'altezza ed imponenza incredibile, dalla barba quasi azzurra per il candore mi parlava sorridendo.
"Hksah-Balaj" risposi con un inchino della testa.
Mi abbracciò e poi mi condusse verso le rocce che sovrastavano il mare, l'aria si era fatta più fresca mentre sentivo le mie guance in fiamme per la notte passata.
"Un giorno tutto questo finirà lo sai vero Azheyl?" disse serio mentre guardava il mare all'orizzonte, annuii silenzioso.
"Presto un nuovo re, una nuova religione e nuovi adepti intolleranti, faranno scomparire per molto tempo tutto questo..." si girò verso di me, mi fece un segno sulla fronte con le dita e un calore pervase il mio corpo ed un'energia magica entrò nelle mie membra.
"E' la tua nuova dote Azrael... Tienila nascosta fino a quando ti servirà, ora prendi questo..." mi mise in mano un oggetto azzurro e lo chiuse fra mie dita "Ricorda, quando accadrà questa profezia usalo come aiuto, ti salverà insieme alla tua tribù."
Si voltò verso il mare... "Questo nuovo re farà portare l'odio dai suoi seguaci e per noi non ci sarà scampo. Se... Se in una delle prossime vite riuscirai a ricordare tutto questo, vorrà dire che la nostra Madre e Dea Terra si sta risvegliando e presto un altro cambiamento avverrà".
Mi inchinai e baciai la sua mano destra mentre sentivo che con l'altra mi feceva un segno sul capo, sui miei capelli lunghi e biondi.
D'improvviso mi sveglio, il sole fa capolino tra le persiane dopo questa notte magica del 1° maggio, la prima notte di Beltane... Istintivamente mi alzo mentre il mio amore sta ancora dormendo e con un gesto leggero le accarezzo i capelli.
Poi mi volto verso  il comodino di fianco ed apro un cassetto, le mie mani prendono un sacchetto di velluto blu, guardo le mie dita aprirlo e far uscire un piccolo oggetto azzurro. 
Lo porto al petto stringendo, una strana sensazione di aver già vissuto un tempo lontano tutto questo. Una lettera è incisa nell'azzurro di quella piccola pietra: A.
E' fantasia o realtà? Nessuno se non io lo saprà mai.




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