E SE FOSSE STATO TUTTO DIVERSO?
Guardo il mio visto ritratto su un foglio di cartoncino bianco, dipinto con carboncino e due matite a lamina piccola e media, tutto sommato molto veritiero a com'è ora il mio viso.
Quello che invece devo dire che oltre al bel disegno ed ad un viso ancora piacente nonostante la vicinanza dell'età della vecchiaia, c'è qualcosa che oscilla tra il dolore, la struggente malinconia, un pizzico di serenità, la consapevolezza di una maturità raggiunta con fatica ed i tentativi di sogni realizzati in parte e finiti a volte così come un soffio di vento, per un mio errore sia di valutazione che di comportamento o per lo sgambetto di qualche furbo ambizioso che sapendo farci ha mi creato dei danni non più aggiustabili.
Che vuol dire questo? Cosa potrebbe significare tutto ciò? Forse il titolo di questa confessione:
"E SE FOSSSE STATO TUTTO DIVERSO?"
Diverso nel senso di essere riuscito a capire errori, persone sbagliate, fatte scelte diverse avendo l'opportunità di tornare indietro e cambiare le cose?
Oppure aver avuto il coraggio di passare sopra a qualcuno pur di ottenere i miei vantaggi, sfruttare le persone senza pensare a cosa avrebbe portato loro e magari finalmente avere una vita appagata dal lusso, dal benessere, ed essere riuscito ad arrivare dove volevo e magari con un successo sfolgorante mietendo "vittime" intorno a me?
Pensiero allettante se tutto si potesse fare e cioè se si potesse tornare indietro ma...
Mi chiedo: e le cose che il destino ti ha messo davanti come compito da risolvere, tutto quello che non c'entra niente con le tue ambiziose ed egoiste decisioni del tipo: vivere dalle nonne perché i tuoi erano troppo giovani per occuparsi di te soprattutto con un padre che non ti ha mai voluto bene ne considerato?
Una madre bellissima ma vittima della sua debolezza, di se stessa e di un uomo egoista, finendo poi in un vortice di una terribile malattia che l'ha portata per trentadue, dico trentadue anni ad essere come un vegetale di cui dieci di quegli anni passati su un letto come una bambola inerme?
Una sorella andata via troppo presto per un lunga malattia e non hai potuto salvarla nonostante il midollo fosse compatibile perché il suo cuore non ha retto alle chemioterapie?
Ai due fratellini nati morti alla fine del concepimento che se fossero ancora in vita non sarei solo come un cane randagio?
E poi la nonna materna con cui ho vissuto e dormito nel suo letto fin da bambino per ché la sua malattia peggiorava ogni giorno e così avrei potuto chiamare i miei che vivevano nell'appartamento di sopra nel caso stesse male, mentre avrei voluto dormire nella mia cameretta con giocattoli ed altre belle cose?
Se da ragazzino avessi avuto più comprensione ed amicizie sincere e non anni di bullismo spesso finito in botte, soprusi e tormenti da farmi pensare al suicidio più di una volta?
E finisco qui prima di andare troppo oltre e sarebbe come assistere ad un film melodrammatico che potrebbe rasentare il ridicolo per le cose esagerate che capitano nella pellicola.
Ecco mi chiedo se invece di aver usato generosità, abnegazione, carità, assistenza, perdono, aiuto, rinunciando a molti anni della mia vita, soprattutto i più belli per stare vicino a chi aveva bisogno, per uscire da un baratro che è sempre lì davanti a me ancora oggi, fossi stato un egoista e avrei seguito i miei sogni e come dicevo prima realizzandoli passando sopra a persone, dolori e "cadaveri" senza un minimo di consapevolezza sarei ora felice?
Sarei ora appagato? Cosa avrei subito moralmente o fisicamente tutto quello che avrei ottenuto con la mia ambizione? Sarei un uomo rispettabile per la sua ricchezza, capacità, un lupo vincente?
Sarei un uomo arrivato in vetta con la capacità di non guardare e guardarsi indietro per non vedere le distruzioni che mi hanno portato ai vertici?
Eppure l'ho pensato, lo penso e forse lo penserò ancora:
"E SE FOSSE STATO TUTTO DIVERSO?"
Riguardo nuovamente il volto disegnato nel cartoncino bianco e mi chiedo se sarebbe stato uguale il volto di chi avrebbe messo in pratica il proprio egoismo ed ambizione, ma non voglio pensarci, non vorrei guardare indietro con gli occhi di quell'uomo che non sono mai stato, cosa sarebbe accaduto.
Ma davvero e lo giuro non sono ne sereno ne orgoglioso della mia generosità, della mia abnegazione, del mio sacrificio (e lo dico senza finta modestia) per aver fatto di tutto in aiuto di chi amavo ed amo ancora ed anche aiutare chi non mi ha mai voluto (nonostante loro non ci siano più).
Sembra molto brutto dirlo ma non mi sono mai nascosto dietro ad un dito ne ho mai mentito a me stesso, sono pochi e forse dei santi chi prova gioia ed orgoglio avendo sacrificato parte o tutta la propria vita per fare del bene agli altri pur ricevendo palate di fango addosso.
Ci hanno insegnato i religiosi, la scuola, le brave persone questi valori, valori che nobilitano l'essere umano, persino la frase che un giorno una suora mi disse ad una mia domanda perché le persone buone sono sempre bersagliate da ogni tipo di dolore e quelle cattive sopravvivono facendo del male.
Lei forse ingenuamente o forse perché la sua fede le ha insegnato a credere in questo mi rispose:
"Il buon Dio, sembra che a volte colpisca le persone più buone, le persone meritevoli e lo fa perché sono forti dentro al loro cuore ed anima in quanto loro sanno sacrificarsi per fare del bene agli altri ed avranno sicuramente un posto meraviglioso nel Suo mondo. Le altre, quelle cattive sono talmente deboli e senza sentimento che le lascia fare, le lascia distruggere cose belle e queste persone la pagheranno cara quando ritorneranno nell'aldilà, Lui non le tocca quasi mai in questo mondo se non alla fine che sarà sempre terribile. Non invidiarle mai."
Ebbene a me non ha soddisfatto questa risposta data per pietà, per tenerezza o per credo, anche se dentro qualcosa mi ha sempre detto che potrebbe essere possibile se esiste un Dio come quello in cui crediamo... Sarà così forse.
Ecco ora posso dire ciò che penso veramente dopo questo sfogo che forse non interesserà a nessuno se non a qualcuno che sa come ci si sente nelle stesse condizioni:
non vorrei vedere quel ritratto diverso da ciò che dimostra, non vorrei essere diverso da quello che sono stato in questi lunghi decenni della mia vita, mai.
Potrei definirmi "contento" di essere un uomo onesto e sensibile ma il mio cuore e la mia anima non mi permettono di non pensare a:
"E SE FOSSE STATO TUTTO DIVERSO?"
Nonostante questo non mi cambierei mai.
Giampaolo.
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