Settembre 2012, su un tetto di una cittadina piemontese.
Oggi c'è troppo movimento qui attorno, volevo stare un po' da sola ma a quanto pare, sembra che la fiera del gatto si sia data l'appuntamento qui, sopra la mia casa.
Veramente è la casa di Paolo il mio papà e visto che viene qui ogni fine settimana, vorrei che tutti sti mici non girassero qui attorno. Ecco adesso devo pure salutare "Miao, come va?" dio come non mi sta simpatico questo qui.
"Oh miao Micha, che ci fai qui sopra?".
Lo guardo come si guarda una rana schiacciata contro i fari di una macchina, che ci faccio? E' il tetto di casa mia e mi chiede che ci faccio, "Niente, mi godo il panorama" rispondo elegante (anche perchè oltre che bella lo sono anche). E lui con quel pelo nero e quegli occhi verdi mi sorride scuote la testa e fa suonare il campanello del suo collare rosso, patetico!
"Una miciona come te dovrebbe stare nel suo giardino, bella come sei...Verresti a bere un po' di latte nel mio cortile qui a fianco?"
Ma manco morta avvelenata, quello ha le pigne in testa e non capisce che non mi piace "No grazie, ho appena fatto una buonissima colazione.", ma ancora qui? Non se ne va... Oh no ecco che arrivano quei due, io li chiamo Bibì e Bibò sono due mici fratelli e abitano in una casa dall'altro lato della strada, so che la sua padroncina li chiama Ettore e Achille (che fantasia stupida e che nomi), solo perché sono soriani pensano di aver vinto Mister Micio 2012.
"Ehi piccioncini" fa quello più cretino "Cos'è una nuova storia d'amore sui tetti?"
"Magari ragazzi miei, Micha è talmente carina che non oso farmi avanti per la mia timidezza..." e tutti e tre si mettono a ridere, che stupidi, meno male che non osa altrimenti vedi che zampata. Mi annoiano e sbadiglio, sul terrazzo di fronte una miagolata sciocca ci fa voltare tutti e quattro.
"State facendo annoiare Micha, discolacci... O magari ha mangiato troppo lei, poi ingrassa" , le faccio una smorfia a quella là non si è mai guardata allo specchio quella specie di pantera spelacchiata, miagola sempre come una in calore a tutti i mici maschi della zona, nasconde la sua età e se la tira di brutto che cafona, con quel pelo giallo assomiglia a Maga Magò.
"No cara Selene" le miagolo "Sono solo rilassata qui al sole, anzi penso proprio che mi metterò a dormire..."
"Beh certo alla tua età ci si stanca presto." continua lei, è sempre stata gelosa adesso la sistemo io.
"Beh sarà pure questione di età ed anche se me la porto bene, io NON sono stata presa alla Fiera di Sinigallia di Milano come te."
I tre sciocchi scoppiano in una risata rotolandosi sulle tegole mentre quella le scappa un soffio isterico, io spero che cadano tutti dal tetto e lei dal balcone, ma se anche accadesse, le nostre sette vite non permetterebbero di schiattare... Allora meglio chiudere gli occhi e far finta di dormire., e sento lei che rimiagola tutta in calore.
"Ragazzi venite da me, qui c'è una bella ciotola piena di crocchette e una scodellina di latte, dividiamocela e lasciamo in pace quella zitellona. A me zitellona? Meglio così che gattamorta come quella, dopo cinque minuti vedo volare due scarpe dal cortile di Selene ed una voce maschile proprio arrabbiata:
"Idiota di una micia in calore, tutti i maschi del vicinato me li porti qui in giardino e devo pure mantenere anche loro dopo che lo faccio con te? Disgraziata mi costi una fortuna e non prendi neanche un topo, via di qui voi bestiacce e tu fila in cantina..." che macello e che fughe.
Li guardo scappare e rido soddisfatta. Oh come sono contenta e sorniona mi distendo sulle tegole pigra e tranquilla, finalmente sola, ma con l'occhio aperto osservo la finestra della camera dei miei genitori, sono proprio bravi oggi mi hanno portato della buonissima pappa nuova, pesce e fegato... mi sono leccata i baffi. Ora vedo Paolo davanti alla finestra, alzo la testa per farmi vedere e lo saluto "Miao".
Ma purtroppo non mi ha vista, poco importa so che mi vuole tanto bene e sono felice di stare con lui, ma soprattutto sono felice di non essere al posto di Selene e di quei tre stupidi vicini. "Miao" ah che relax e poi la chiamano vita da gatti.
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