Un anno è passato, un anno di lavoro ed impegni importanti, un anno in cui si è dato tutto e di più, un anno di grandi cambiamenti, un anno di sorprese più o meno belle ed ora finalmente le sospirate vacanze. Il fisico e la psiche ne richiedono l'esigenza, staccare la spina dove tutto ciò che è obbligatorio, sopportazione e avvilimento finiscono nel cestino dei rifiuti 2011/2012.
Rilassarsi finalmente senza più dover sentire la sveglia che suona il mattino presto, senza dover farsi la barba e vestirsi in giacca e cravatta tutti i giorni, non mangiare a orari stabiliti ed in poco tempo o dover lavare, cucinare, fare la spesa se non lo stretto necessario. Poi spaparanzarsi sul divano o in giardino leggendo e dormendo, soprattutto quest'ultima.
Poi finalmente la partenza per qualche posto deciso all'ultimo momento, buttare in valigia cose leggere ed essenziali e poi partire, solcare il cielo ed arrivare in qualche posto dove senti che la fretta, lo stress e il continuo "darsi da fare" sono spariti letteralmente e banditi dal vocabolario. Se ripenso alle vacanze passate non posso che gioire, rivedo con la mente oceani azzurri, folte vegetazioni, deserti, montagne altissime, tramonti sul mare e splendide albe tra valli e laghi. Mi sembra di riassaporare profumi ed atmosfere diverse, dove anche solo per manciate di giorni, ti facevano stare bene.
Un ricordo tra i più belli è quello di una vacanza in Egitto, una gita nel deserto chiamato Jabal At-Tih, la luna piena all'orizzonte illuminava le rocce e la sabbia colorando di blu e bianco tutto intorno non coprendo con la sua luce la volta celeste, mentre cenavamo nel campo davanti al fuoco davo piccole lezioni di astronomia ai compagni di viaggio e persino i cammellieri stavano ad ascoltare quello che dicevo pur, forse, non comprendo nulla. Su di noi una cupola di grandi stelle, la via lattea sembrava un fiume bianco e azzurro incastonato tra gemme di ogni colore, la meraviglia della costellazione dello Scorpione stagliata lassù con i suoi bellissimi astri Antares, Shaula, Dschubba, Graffias, Wari, Sargas e Girtabh.
Affascinati tutti non solo dal mio racconto ma da ciò che si vedeva in cielo abbiamo passato una serata davvero da favola, nel buio della sera le fiaccole poggiate sulle rocce, davano la sensazione di essere protagonisti della favola "Le mille ed una notte." Decine di lucciole rosse e gialle che davano luce e calore, distesi o seduti su un tappeto di bambù guardavamo dei danzatori in costume che ballavano davanti a noi, le loro musiche arabe così strane e particolari donavano intense emozioni facendoci sognare.
Questo è un pensiero che si affaccia spesso nella mia mente quando penso alle vacanze, ora guardo dalla il sole luminoso in questa giornata fresca di metà settembre, sembra sorridere ed invogliare a partire, a lasciare alle spalle la fatica e la stanchezza di un anno di intenso lavoro e domani, sul treno guarderò quel paesaggio di campagna che mi porterà a casa mia, dove finalmente potrò godere delle mie meritate vacanze.
Paolo, con questo tuo racconto mi hai fatto venire una voglia di partire pazzesca! E si' che sono appena tornato!! :o)
RispondiEliminaUn Grande Abbraccio ed un Augurio di goderti delle Bellissime Vacanze, con tanto relax e tanto divertimento.