domenica 20 novembre 2016

ALLA FINESTRA




ALLA FINESTRA

Guardavo da piccolo.
attraverso la finestra
come in un sogno
le speranze del futuro.
Immaginavo una vita,
un'esistenza luminosa
fatta di esperienze
incredibili e meravigliose,
dove vivevo felice e sereno
Il cielo era sempre azzurro
nonostante vicine a me,
le nuvole erano oscure
ed ero troppo piccolo
per capirle e vederle.
Ma come tutti i bimbi
i sogni sono future realtà
piene di speranze,
piene d'amore e felicità.
Guardando attraverso
i vetri limpidi e chiari
della finestra davanti sognavo.


Ora i miei occhi osservano,
guardano attraverso
la finestra davanti a me.
Sono passati tanti anni,
il cielo non è più azzurro
e come allora nonostante
i sogni di un futuro sereno,
questo manto sopra la testa
è pieno di colori diversi,
ma predomina il grigio.
Quel grigio delle nuvole
che un tempo erano accanto
a me quando ero bambino,
quando i miei desideri
erano tanti e tutti colorati
di un celeste infinito
e che non potevo vederle.
Eppure tra quel grigio
eppure tra la disillusione 
che vedo davanti a me, 
si è aperto uno spiraglio.
Una luce azzurra si affaccia
si allarga sempre di più,
la vedo con la mente
in modo chiaro ed indelebile.
Forse ancora la speranza
di un futuro pieno
di incognite, di sorprese
di progetti e realtà
è proprio lì davanti 
a questa finestra chiara,
dove i miei occhi fissano 
quel cielo che si apre
 piano e dentro nel cuore
la speranza e la serenità
di un lontano futuro
sono tornate vive come allora,
come quando da bambino
guardavo da una finestra
il mio futuro meraviglioso,
ed un sorriso nel mio cuore
si apre scaldando la mia essenza.

GpDS



                            
        

1 commento:

  1. Caro amico, da giovane anch’ io guardavo fuori dalla finestra con il naso attaccato ai vetri e sognavo a occhi aperti, mi immaginavo un mondo magico, colorato, sereno pieno di pace, ero un ragazzo di dieci anni con tanti sogni in tasca ma già sapevo che la mia vita da grande non sarebbe stata spensierata. Ormai sono passati tanti anni, il rosso non e più rosso, l'azzurro del cielo non era più azzurro, e ora devo cercare i colori dentro la nostalgia che ho. Sognavo un mondo migliore, non so se questo è un mondo migliore, ora che mi sento chiamare soltanto signor Danelli i colori sono diventati diversi, il futuro è un'incognita, ma indietro non si torna, il percorso è difficile, ovviamente è la precarietà che rende il futuro pieno d’incertezze.

    Ti devi inventare qualcosa Paolo per costruire un futuro, per continuare a crescere. Mia filosofia di vita di questi anni mi ha confermato che nella vita o si nasce sotto una buona stella, oppure te la devi cercare. Io non ho avuto né l’una né l’altra
    Spero che riesci a capire i miei pensieri, un saluto.

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