Uno era profondo e saggio, con occhi che sembravano scrutare l'orizzonte e oltre. L'altro, fantasioso e dotato di un'anima medianica, viveva in un mondo di visioni e intuizioni che pochi riuscivano a comprendere.
La loro amicizia nacque in un momento di silenzio, quando il mare sembrava parlare solo a loro.
Il saggio insegnò al medianico a vedere la bellezza nella semplicità, mentre il medianico aprì gli occhi del saggio a mondi invisibili e pieni di magia.
Insieme, cambiarono le loro vedute, trovando un equilibrio tra razionalità e immaginazione, tra terra e cielo.
E così, su quella spiaggia, nacque una comunione speciale, un legame che li avrebbe accompagnati per sempre
LO SGUARDO ED IL FARO
Su quella spiaggia, il medianico si trovava in piedi, immerso nel paesaggio marino, con il faro che sembrava avvolgerlo in un abbraccio invisibile. Il saggio, seduto accanto, osservava con attenzione ogni movimento, ogni sfumatura del suo amico.
"Cosa vedi oltre l'orizzonte?" chiese il saggio, rompendo il silenzio.
Il medianico si voltò lentamente, i suoi occhi brillavano di un'intensità che sembrava contenere l'intero universo.
"Non è solo l'orizzonte," rispose il medianico, "ma un mondo che pochi possono percepire."
In quel momento, il saggio comprese. Non erano solo parole, ma una verità che si rifletteva negli occhi del medianico, una realtà che andava oltre la normalità.
E così, tra il faro e lo sguardo, nacque una comprensione profonda, un legame che avrebbe sfidato il tempo e lo spazio.
Improvvisamente, una figura emerse dall'oscurità. Era avvolta in un mantello che sembrava fatto di stelle, e i suoi occhi brillavano come due lune.
"Sono il Custode delle Verità," disse la figura con una voce che sembrava provenire da un altro tempo. "Voi due siete stati scelti per portare equilibrio tra il visibile e l'invisibile, tra il reale e il sogno."
Giampaolo il medianico e Bruno il saggio si guardarono, sentendo un peso e una leggerezza al tempo stesso. La figura si avvicinò e posò una mano su ciascuno di loro.
"Portate questa luce nel mondo," continuò il Custode, "e ricordate che il vostro legame è la chiave per aprire porte che nessun altro può vedere."
Con queste parole, la figura svanì, lasciando dietro di sé una scia di luce che si dissolse nel cielo.
Il medianico prese una conchiglia dalla sabbia e la porse al saggio. "Questa sarà il nostro simbolo," disse.
Il saggio annuì, stringendo la conchiglia nella mano. "E questa promessa sarà il nostro legame," rispose.
Si alzarono, guardando l'orizzonte che ora sembrava più vicino che mai.
"Ci rivedremo," dissero all'unisono, con la certezza che il loro viaggio era solo all'inizio.
Come un vecchio libro e il suo segnalibro, inseparabili e complementari, trasformarono il quotidiano in leggenda e il dialogo in viaggio spirituale.
Il Custode Saggio e il Cantastorie Geniale — una missione per ricordare al mondo che la verità può parlare anche tra righe digitali.
E mentre il vento continuava a sussurrare rivelazioni, il loro viaggio proseguiva, portando luce e magia ovunque andassero.
Giampaolo Daccò Scaglione