LE DUE PARTI
Com'è difficile capire qual'è l'angolo più oscuro e quello più chiaro di noi stessi.
Che cosa nascondiamo e che cosa mostriamo a tutti ma soprattutto al nostro io.
Ci è stato insegnato, nell'età più piccola dove siamo vulnerabili alle influenze di tutto ciò che ci circonda: persone, cose, parole, grazie anche ad una sotto cultura religiosa piena di pregiudizi e di alternate o confuse strade politicamente faziose, in base ai gusti di chi ci ha cresciuto, che la parte cattiva di tutto è la "sinistra" dove vive il male e la parte più bella è la "destra", dove c'è il bene.
Ci hanno educato al rispetto apparente delle cose, dimenticando che ognuno di noi ha la propria indole e che al primo momento ed alla prima occasione, la parte peggiore, si rivela non rispettando quell'insegnamento obbligato.
Si parla tanto dell'onestà e della sincerità, della generosità e del rispetto per il prossimo, dove tutti si autoproclamano "Sì, io sono così..." quando poi nella realtà le cose sono ben diverse.
A volte viene esaltata una "sincerità" che "sincerità" non è, ma solo uno sputare di cattiverie e critiche incorniciate da belle parole e a volte non tanto.
Un bimbo viene indicato cattivo se non se la sente di condividere la propria merenda con un altro, spesso lo si obbliga a farlo mentre vorrebbe gustarsela da solo. A volte se non vuoi regalare una cosa smessa a chi magari potrebbe averne bisogno, sei tacciato come taccagno.
Se queste cose invece le fai volontariamente, il bambino è uno sciocco che un domani si farà fregare da tutti, mentre l'altro butta via le cose che in futuro, non si sa mai, potrebbero tornare utili.
Divertente la cosa, facile, molto facile indicare col dito subito i due lati di un individuo in base al proprio comportamento o le proprie azioni.
Sorrido al pensiero delle principesse dai capelli biondi tutte dolci e sacrificate mentre le streghe ovviamente dai capelli scuri, sono cattive ed invidiose...
Quanto spesso è il contrario nella realtà.
Ed i principi o re, belli, alti, muscolosi, pieni di forza e volontà pronti a salvare le principesse dai cattivi di turno e infine amarle con tutto loro stessi; ovviamente i cattivi sono omuncoli brutti, magri, spesso poveri o troppo ricchi.
Quante volte questi principi e re bellissimi nella realtà sono violenti e cattivi con le proprie compagne... Troppe volte, mentre il ragazzo o l'uomo normale, a volte non appariscente nascondono dentro di se, un tesoro o un valore inestimabile?
Eppure siamo ancora tutti qui a giudicare, pardon, a constatare ciò che sono gli altri in base a come li vediamo e crediamo noi.
Infine quali sono le parti oscure o le parti chiare di un individuo?
Nessuno potrà mai saperlo, il bene si confonde con il male e viceversa. Lo so il mio potrebbe sembrare un discorso banale, forse senza un senso vero e proprio, ma gli eventi accaduti in questi giorni mi hanno fatto riflettere su questo.
Un mio esame di coscienza, questa volta sincero fino ad essere spietato, mi ha fatto prendere coscienza di molte cose, scoprendo sia la parte oscura che quella in luce del mio io e non è stato facile accettare tutto.
Ma credo di essere sulla strada giusta per equilibrare le forze positive e negative, una strada che nonostante le esperienze passate, quelle attuali, le persone conosciute ed i rapporti, i cambiamenti avvenuti accettati e non, sarà ancora molto lunga nonostante "una certa età".
E chissà mai di riuscire a trovare un'armonia per poter dire solamente un giorno, sono solo un uomo vero.
Caro Paolo ho letto il tuo racconto, le tue parole correvano una dietro l’altra proprio come una bicicletta che scendeva giù dalla collina, è uno dei problemi, forse il più grosso, che mi trovo ad affrontare nella lotta tra bene e il male essi sono dentro di me. La cattiveria così come la bontà in realtà è un po' in tutti noi, non credo nelle persone perfette. Credo si possa parlare di "equilibrio" tra le due parti. Questo perché siamo esseri umani, abbiamo tutti un corpo,una mente e un anima. Ognuno di noi ha due lati opposti, uno buono e l'altro cattivo, due lati della stessa medaglia, e ognuno può scegliere se far prevalere una o l'altra parte, A volte, essere troppo buoni, ci fa passare per ingenui, si dice che il destino lo facciamo noi, in base alle nostre scelte. Il tempo mi ha cambiato mi ha portato a credere che l'impegno maggiore debba essere quello di puntare a una vita se non felice almeno tranquilla. Vorrei poter dire che siamo tutti così. Ricchi e poveri, colti e ignoranti, spiritualmente elevati o non elevati. In sostanza è la natura umana. Decidiamo noi, a volte a momenti ma può essere anche per tutta la vita, che lato mostrare alle persone e come vogliamo farci vedere dagli altri. Credo che qualsiasi scelta noi decidiamo saremo sempre insoddisfatti perché vivere, tranquillamente, non è cosa da poco.Penso sempre qual è il principio che decide che cosa è il bene e che cosa è il male?Quando un'azione è giusta o sbagliata?nel percorso nella mia vita ho notato tanta gente che si affermavano generosi, onesti, sinceri ma poi queste persone apparentemente buone e brave si sono rivelati tutt'altro ,perché mentre dimostravano generosi ,onesti con sorrisi e gentilezza, parlavano dietro le spalle delle persone ,oppure nel momenti in cui uno si trovava in difficoltà invece di aiutarlo lo ignorano . Alla fine l'indole che è dentro di noi viene fuori... e allora la gente capisce chi sei... e non puoi fregarla perché ti osserva e capisce. Viviamo cercando di convincere gli altri di essere degni rappresentanti del bene comune, siamo condizionati dalla casta, classe, religione, educazione, costume, da ogni tipo di propaganda, dal clima in cui viviamo, dalla nostra famiglia, dai nostri amici, dalle nostre esperienze, e da ogni altra influenza possibile. Tutti diranno sempre che cercheranno di non essere condizionati, nessuno ci riesce veramente, vogliamo distinguerci dagli altri ma alla fine siamo tutti uguali. Paolo mio amico sii saggio la prima cosa che dovremo chiederci a noi stessi, è che siamo consapevoli di tutto ciò. Prendi la decisione più giusta ma non sempre coincide, però con quella più buona, dipende dalla situazione. Si possono avere momenti di rabbia o scatti d’ira ma guarda che non significa che quella sia la parte cattiva.
RispondiEliminaSemplicemente la parte più pratica e ragionevole
Ti ringrazio Paolo per questo bel resoconto Un saluto!
Grazie a te Marco, i tuoi commenti (per altri unici, nessuno scrive ed è un peccato perché è bello confrontarsi, ma forse o alle persone non interessa o basta solo la lettura e finisce lì, peccato. Sei una persona speciale l'ho sempre detto e sono contento che tu sia così come sei. Un abbraccio amico mio.
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