URIEL
Uriele o Uriel o
(אוּרִיאֵל,
"Luce di Dio"
nella lingua
ebraica)
è uno degli arcangeli della
tradizione ebraico-cristiana. Il
suo nome è
analogo al nome Uria,
da cui differisce solo per l'uso di un diverso nome ebraico per Dio
("El" al posto di "Ya").
Gli
angeli menzionati nei libri più antichi della Bibbia Ebraica
sono senza nomi. Effettivamente, il rabbino Simeon ben Lakish di
Tiberiade (230-270), asserisce che tutti i nomi specifici degli
angeli vengono riportati dagli Ebrei di Babilonia, e alcuni critici
moderni tendono ad acconsentire. Dei sette arcangeli del giudaismo
post-esilio, solo tre, Gabriele, Michele e Raffaele,
vengono menzionati per nome nelle scritture che gradualmente
diventano accettate come la Bibbia canonica
(solo il secondo è però definito come arcangelo, mentre gli altri
come semplici angeli). Gli altri quattro, tuttavia, vengono nominati
nel capitolo XX del Libro
di Enoch (II
secolo a.C.):
oltre Uriele questi sono Raguel, Sariel e Remiel.
Quando
quattro arcangeli sono associati ai quattro punti cardinali, Uriele
viene generalmente utilizzato come quarto, in aggiunta ai tre
nominati nella Bibbia.
Uriele nella tradizione giudaica
Uriele compare anche nel Secondo Libro di Esdra, un'aggiunta apocrifa nella tradizione della Letteratura Apocalittica creata da Esdra, nella quale il profeta Esdra pone a Dio una serie di domande, e Uriel viene inviato da Dio per istruirlo. Uriel è spesso identificato come il cherubino che "sta a guardia dei cancelli dell'Eden con una spada fiammeggiante", o come l'angelo che "veglia sul tuono e il terrore" (1 Enoch). Nell'Apocalisse di Pietro (greca) appare come l'Angelo del Pentimento, rappresentato come se fosse senza pietà come un qualsiasi demone. Nella Vita di Adamo ed Eva, Uriele è visto come uno dei cherubini del terzo capitolo della Genesi. Egli è anche comunemente identificato come uno degli angeli che aiutarono a seppellire Adamo e Abele in Paradiso.
Secondo
le tradizioni della mistica medievale ebraica, Uriele è diventato
l'Angelo della Domenica (Jewish
Encyclopedia),
Angelo della Poetica, e uno dei Sacri Sephiroth.
Fu lui a lottare con Giacobbe a Peniel ed
è raffigurato come l'angelo che decimò l'esercito del re
assiro Sennacherib.
Egli dice a Noè dell'avvento
del Diluvio che viene descritto nel Libro
di Enoch.
« Poi
disse l'Altissimo, parlò il Sacro e il Grande,
e mandò Uriele
dal figlio di Lamech,
e gli disse: 2. '〈Vai
da Noé〉
e
digli nel mio nome "Nasconditi!"
e rivelagli che la fine
si sta avvicinando:
che l'intera terra sarà distrutta,
e un
diluvio sta per scendere su tutta la terra,
e distruggerà tutto
ciò che vi è sopra. »
|
(Enoch
1917 R. H. Charles
(1 Enoch 10:1 Libro degli Osservatori))
|
Egli
controllò sulle porte d'Egitto che
vi fosse il sangue d'agnello, durante le piaghe. Egli detiene inoltre
la chiave dell'Inferno durante
i Tempi
della Fine,
e condusse Abramo verso
l'Ovest.
In
opere apocrife e relative alla qabbalah Uriele
è stato assimilato o confuso con Azrael,
Nuriel, Uryan, Jeremiel, Vretil, Sariel, Puruel, Phanuel, Jehoel e
Israfel.
Nella tradizione esoterica moderna
Nella
modernità, in un'ottica solo marginalmente cristiana (Angelologia),
Uriele è identificato variamente come serafino, cherubino,
reggente del Sole, fiamma di Dio, angelo della Divina Presenza, colui
che presiede e vigila sul Tartaro (inferno), arcangelo della
salvezza, e, in scritture successive, è identificato con Phanuel,
"volto di Dio".
È
spesso raffigurato con un libro o un rotolo di papiro (per la sua
saggezza). Uriele è un patrono delle Arti, ed è descritto da Milton
come "lo spirito dalla vista più acuta in tutto il Cielo".
Nel Libro Terzo del Paradiso
perduto di John
Milton,
Uriele, in carica nell'orbita del Sole, asserve il ruolo di occhio di
Dio, ma inconsapevolmente guida Satana verso la Terra appena creata.
Collegamenti con l'Islam
La figura dell'arcangelo viene spesso accostata a quella di un angelo presente nella tradizione coranica ed islamica, Israfil.
Venerato da
|
Comunione
anglicana, alcune Chiese ortodosse
|
---|---|
Ricorrenza
|
29
settembre (Occidentale),
8 novembre (Orientale). |
Attributi
|
Ali,
Spada fiammeggiante, Fuoco nel palmo della mano, Libro.
|
Patrono di
|
Sacramento
della Cresima, la poesia
|
Nessun commento:
Posta un commento