mercoledì 7 giugno 2017

Invisibili Creature: URIEL



URIEL



Uriele o Uriel o (אוּרִיאֵל, "Luce di Dio" nella lingua ebraica) è uno degli arcangeli della tradizione ebraico-cristianaIl suo nome è analogo al nome Uria, da cui differisce solo per l'uso di un diverso nome ebraico per Dio ("El" al posto di "Ya").

Gli angeli menzionati nei libri più antichi della Bibbia Ebraica sono senza nomi. Effettivamente, il rabbino Simeon ben Lakish di Tiberiade (230-270), asserisce che tutti i nomi specifici degli angeli vengono riportati dagli Ebrei di Babilonia, e alcuni critici moderni tendono ad acconsentire. Dei sette arcangeli del giudaismo post-esilio, solo tre, GabrieleMichele e Raffaele, vengono menzionati per nome nelle scritture che gradualmente diventano accettate come la Bibbia canonica (solo il secondo è però definito come arcangelo, mentre gli altri come semplici angeli). Gli altri quattro, tuttavia, vengono nominati nel capitolo XX del Libro di Enoch (II secolo a.C.): oltre Uriele questi sono RaguelSariel e Remiel.
Quando quattro arcangeli sono associati ai quattro punti cardinali, Uriele viene generalmente utilizzato come quarto, in aggiunta ai tre nominati nella Bibbia.


Uriele nella tradizione giudaica

Uriele compare anche nel Secondo Libro di Esdra, un'aggiunta apocrifa nella tradizione della Letteratura Apocalittica creata da Esdra, nella quale il profeta Esdra pone a Dio una serie di domande, e Uriel viene inviato da Dio per istruirlo. Uriel è spesso identificato come il cherubino che "sta a guardia dei cancelli dell'Eden con una spada fiammeggiante", o come l'angelo che "veglia sul tuono e il terrore" (1 Enoch). Nell'Apocalisse di Pietro (greca) appare come l'Angelo del Pentimento, rappresentato come se fosse senza pietà come un qualsiasi demone. Nella Vita di Adamo ed Eva, Uriele è visto come uno dei cherubini del terzo capitolo della Genesi. Egli è anche comunemente identificato come uno degli angeli che aiutarono a seppellire Adamo e Abele in Paradiso.
Secondo le tradizioni della mistica medievale ebraica, Uriele è diventato l'Angelo della Domenica (Jewish Encyclopedia), Angelo della Poetica, e uno dei Sacri Sephiroth. Fu lui a lottare con Giacobbe a Peniel ed è raffigurato come l'angelo che decimò l'esercito del re assiro Sennacherib. Egli dice a Noè dell'avvento del Diluvio che viene descritto nel Libro di Enoch.

« Poi disse l'Altissimo, parlò il Sacro e il Grande, 
e mandò Uriele dal figlio di Lamech, 
e gli disse: 2. 'Vai da Noée digli nel mio nome "Nasconditi!" 
e rivelagli che la fine si sta avvicinando: 
che l'intera terra sarà distrutta,
 e un diluvio sta per scendere su tutta la terra, 
e distruggerà tutto ciò che vi è sopra. »
(Enoch 1917 R. H. Charles 
(1 Enoch 10:1 Libro degli Osservatori))



Egli controllò sulle porte d'Egitto che vi fosse il sangue d'agnello, durante le piaghe. Egli detiene inoltre la chiave dell'Inferno durante i Tempi della Fine, e condusse Abramo verso l'Ovest.
In opere apocrife e relative alla qabbalah Uriele è stato assimilato o confuso con Azrael, Nuriel, Uryan, Jeremiel, Vretil, Sariel, Puruel, Phanuel, Jehoel e Israfel.

Nella tradizione esoterica moderna

Nella modernità, in un'ottica solo marginalmente cristiana (Angelologia), Uriele è identificato variamente come serafinocherubino, reggente del Sole, fiamma di Dio, angelo della Divina Presenza, colui che presiede e vigila sul Tartaro (inferno), arcangelo della salvezza, e, in scritture successive, è identificato con Phanuel, "volto di Dio".
È spesso raffigurato con un libro o un rotolo di papiro (per la sua saggezza). Uriele è un patrono delle Arti, ed è descritto da Milton come "lo spirito dalla vista più acuta in tutto il Cielo". Nel Libro Terzo del Paradiso perduto di John Milton, Uriele, in carica nell'orbita del Sole, asserve il ruolo di occhio di Dio, ma inconsapevolmente guida Satana verso la Terra appena creata.

Collegamenti con l'Islam

La figura dell'arcangelo viene spesso accostata a quella di un angelo presente nella tradizione coranica ed islamica, Israfil.





Comunione anglicana, alcune Chiese ortodosse
Ricorrenza
29 settembre (Occidentale),
8 novembre (Orientale).
Attributi
Ali, Spada fiammeggiante, Fuoco nel palmo della mano, Libro.
Patrono di
Sacramento della Cresima, la poesia





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