martedì 6 marzo 2012

AFFETTI LONTANI



   Quando si è piccoli, il mondo familiare che ci circonda e tutto ciò che si conosce, che ci conforta e rende sicuri, protetti. L'amore dei genitori, l'affetto dei nonni e i giochi con i fratelli sono le cose che contano di più per un bambino... Poi, poi si cresce. Il mondo si disincanta come se un velo azzurro volasse via sperduto chissà dove, rivelando una realtà spesso dura e cruda. Si comprende solo in quell'istante che spesso la vita è una lotta dura per poter sopravvivere, per poter occupare un posto in qualche angolo del mondo, cercando di non uccidere quel poco di onestà che fa parte di noi. Ci si allontana dai propri affetti per lavoro, per amore o per altri motivi. Da quel momento si da per scontato che un padre o una madre ci siano sempre e le poche volte che ci si incontra, una piccola critica da parte loro o un suggerimento o magari un consiglio per il nostro bene potrà dare fastidio, ormai siamo grandi. Poi i viaggi, il/la partner, i divertimenti ed i piccoli nostri egoismi fanno si che gli incontri siano sempre più radi oppure brevi per non "perdere" tempo prezioso. Poi come un vento improvviso, succede qualcosa, a uno dei tuoi capita un evento tragico ed è in quel momento che riscopri il bene che vuoi loro, ti rammarichi per il tempo che non hai dedicato loro, ripiombano nella mente i ricordi dei loro sacrifici per te, delle notti perse per curarti quando stavi male, i consigli, i regali ma soprattutto l'amore incondizionato... E vorresti tornare indietro per non commettere più nessun errore ma non è possibile. Dentro si prova il dolore per una perdita ma spesso piangiamo ciò che avrebbe potuto essere, eppure dentro di noi dobbiamo trovare la forza ed il coraggio di superare e di far emergere le cose belle che ci hanno dato e che abbiamo dato loro, il resto non conta più. 

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