lunedì 5 marzo 2012

Primavera 5: GLICINI SUL MURO




Il semaforo davanti a me diventa verde, mi accingo allora ad attraversare la strada quando, all'improvviso un profumo intenso mi colpisce le narici, alzo lo sguardo davanti a me e dal muro di cinta di uno stupendo palazzo in stile Liberty, decine di glicini violetto pendono dai rami intrecciati verso la strada. Nonostante il caldo ed il sole accecante mi soffermo a guardarli, un tocco di colore intenso come il profumo che emanano spiccano nel grigio di questa città. Fermo li ad osservare quel piccolo capolavoro della natura quando una voce all'improvviso mi desta dai pensieri: "Mi scusi dovrei passare...", non mi ero accorto di essermi fermato sul marciapiedi impedendo a qualcuno di proseguire per la sua strada. Sorrido scusandomi anch'io, guardo gli occhi della signora anziana che sorride davanti a me, il loro colore è uguale a quello dei fiori e un bellissimo sorriso le spicca sul volto. Un saluto veloce e la donna continua la sua passeggiata. Mi soffermo a guardarla, quanti anni potrebbe avere? sicuramente più di 70... E' bellissima ed elegante e la vedo allontanarsi piano piano mentre diventa sempre più giovane, la figura più snella, l'andatura più sensuale e le sue belle gambe nascoste sotto una gonna stretta e lunga. La città ora ha colori diversi, i palazzi in stile liberty e impero hanno colori più vivi, i giardini antistanti i portoni d'entrata sono pieni di aiuole fiorite; una balilla nera passa veloce suonando un clacson buffo in direzione di quella giovane donna mentre lei si volta sorridendo... Nell'aria primaverile si respira il profumo dei glicini, nuvole chiare ondeggiano sopra di noi, alcuni bimbi per mano alla loro mamma, educatamente in silenzio si avviamo all'entrata della loro casa, mentre un signore con in bocca la pipa ed un quotidiano velocemente si ritira, togliendosi prima il cappello, nel bar elegante poco distante. Un trillo di campanello di bicicletta mi sveglia da quella visione romantica: "A Pa' hai messo le radici sul marciapiedi?".
Il mio postino abruzzese mi saluta a squarcia gola ridendo, salutandolo a mia volta con la mano, torno sui miei passi. I glicini ed il loro profumo sono ancora lì, ma non l'atmosfera dolce e romantica di un tempo...

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