Sitges-Spagna, 10.09.2010, una vacanza fantastica con il mio amore ed i nostri amici, quindici giorni a Barcelona con vari spostamenti all'interno della Catalunya ma, soprattutto tanto mare e relax dopo un anno di lavoro.
Quel giorno nel tardo pomeriggio di un venerdì molto caldo, mentre tutti erano in spiaggia o nel mare per un bagno rinfrescante, disteso sul mio lettino sulla sabbia, all'improvviso guardando il cielo blu ed il mare calmo decisi di passeggiare solitario sul lungo mare, mi alzai e misi un pareo sui fianchi ed infilate le ciabatte da spiaggia, dissi ai miei amici che andavo a fare un giretto qui vicino.
Salii i gradini che accedevano alla strada, le palme ombreggiavano il mio cammino sul terrapieno mentre persone passeggiavamo bevendo una bibita o assaporando un gelato, mi venne improvvisamente la voglia di mangiarmene uno anch'io, quando il mio sguardo si fermò davanti ad un bar gelateria dall'altra parte del lungo mare.
La tentazione era troppo forte e mi sedetti ad uno dei tavolini sul terrazzino con vista panoramica mentre attorno mi circondavano vasi di fiori d'oleandro, ordinai un gelato gigante alla panna e fragola e non appena fu posato sul tavolino, mi rilassai allo schienale della sedia e incominciai a gustarmelo guardando il mare blu poco distante, una leggera brezza rinfrescava quella giornata, che meraviglia cosa potevo volere di più?
Alterzo cucchiaino una sfera dispettosa di luce mi colpì gli occhi, mi girai verso quella luce e vidi due ragazze ed un giovane seduti poco distanti con uno specchietto in mano, sorrisi tra me pensando che matti e invidiavo la loro età e spensieratezza. Ridevano allegri e di nuovo con lo specchietto fecero lo stupido giochetto con la luce, colpendo nuovamente i miei occhi.Li guardai sorridendo ma con la testa feci un cenno come dire perché?
La ragazza dai capelli lunghissimi e corvini con gli occhi penetranti guardò il ragazzo ricciolino e l'altra giovane dalla treccia scura al suo fianco, poi mi sorrise e disse:
- A todos nos gusta tus ojos azules... -
"Sfacciata." pensai "Ad un uomo della mia età". Poi continuo maliziosa.
- Y usted, ¿cuál de nuestros tres ojos oscuro favorito? - mi sentii leggermente in imbarazzo e non sapevo se far finta di arrabbiarmi o stare allo scherzo, giocavano alla provocazione con l'incoscienza dei loro anni, che tre sfacciati. Però erano simpatici e mi alzai sotto il loro sguardo, mi avvicinai e dissi loro:
- Mi abuela solía decir: para una buena comida tiene muchos cursos, pero en este caso Yo prefiero mi helado con crema batida y fresas. Adiós muchachos. - (praticamente "Mia nonna diceva che ad un buon pranzo ci vogliono molte portate, ma in questo caso preferisco il mio gelato alla panna e fragola) mi voltai e feci per andarmene dalla gelateria tanto avevo finito pure il mio gelato.
Dopo tre secondi scoppiarono a ridere, la voce della ragazza di prima mi fece girare e parlò in un perfetto italiano.
- Peccato forse qualcuno di noi si sarebbe perso nei tuoi occhi blu... - ridendo fece segno verso il ragazzo che diventò rosso, forse non si aspettava che la sua amica lo dicesse così apertamente.
"Doppiamente sfacciati." pensai ridendoci su anch'io, però è stato divertente, un innocente gioco di un tardo pomeriggio spagnolo.
Ricordai che mi aspettavano in spiaggia ed affrettai il passo, in un certo senso la cosa mi aveva lusingato, è vanitosamente gradevole sapere che a questa età si può piacere ancora... Ma sarà stato merito solo degli occhi?
Chissà
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