venerdì 8 agosto 2025

IL LUMIFONO - La luce che canta per chi sa ascoltare


 

Il Lumifono 

La luce che canta per chi sa ascoltare

Dedicato

A tutti i bambini che vedono con il cuore, 

 e agli adulti che sanno ancora inventare la felicità.

C’era una volta un bambino che non vedeva il mondo con gli occhi, ma lo sentiva con il cuore. Viveva con mamma e papà in una casa piena di voci, profumi e carezze. Un giorno, decisero di far visita allo zio Tom, un uomo strano e gentile che viveva in una casa piena di oggetti bizzarri e misteriosi.

Zio Tom diceva di essere un inventore. Il papà rideva di lui, lo prendeva in giro con battute pungenti. La mamma, invece, sorrideva con dolcezza, lasciando che la fantasia avesse il suo spazio.

Appena arrivarono, lo zio si chinò verso il bambino e gli disse:  "Piccolo mio, nella stanza accanto ci sono tre regali. Scegline uno. Ma scegli con il cuore."

Il bambino entrò nella stanza e si mise ad ascoltare. C’era la Barcanana, una barca che sbucciava le banane da sola. C’era l’Orologifante, che a ogni ora faceva il verso di un elefante: di giorno quello africano, di notte quello indiano. E poi c’era il Lumifono, un oggetto misterioso che sembrava cantare luci invisibili.

Il bambino lo sfiorò. Il Lumifono vibrò dolcemente, come se gli stesse parlando.

Lo zio, che lo aveva seguito in silenzio, sorrise. Prese il Lumifono, lo mise in una scatola di cartone e glielo porse. Questo è per te. Il Lumifono ti regalerà la felicità.

Tornarono a casa. I genitori non ci fecero troppo caso. Ma quella sera, il bambino accese il Lumifono. E accadde qualcosa di straordinario.

La stanza si riempì di suoni che danzavano come colori. Ogni nota era una luce, ogni luce una carezza. Il bambino non vedeva, ma sentiva il mondo brillare.

Da quel giorno, si sentì speciale. Non perché vedeva come gli altri, ma perché ascoltava ciò che gli altri non potevano sentire.

E il Lumifono, ogni notte, gli cantava la felicità.


Simbologia e nota dell'autore:

Il Lumifono non è solo un oggetto: è la chiave per sentire il mondo in modo diverso. Per un bambino cieco, la luce diventa musica. E la musica diventa emozione, identità, gioia.

Giampaolo Daccò Scaglione

Nessun commento:

Posta un commento