martedì 3 luglio 2012

La Luna tra le torri


Sera d'estate 1970.
   Il sole era già tramontato, la cena finita e come tutte le sere d'estate ci si ritrovava, adulti e bambini, nel cortile dove abitavano i Rustioni e i Fratti. Gli adulti si perdevano in chiacchiere spesso davanti ad un fuoco improvvisato contro le zanzare e noi bambini a giocare a nascondino tra le stanze, i garage e le case del cortile adiacente il castello e per far capire quanto era bello quel posto, la veduta dal salotto e dalla cucina di casa mia era questa della foto poco sopra. Quella sera mia madre, Angela, Luigi e Rina, Carlo e Delina parlavano di cose arcane e misteriose, in tv avevano appena finito di trasmettere un telefilm legato a questo argomento, allorché noi ragazzini decidemmo di giocare a nascondino. Le ombre della sera si erano allungate ed era più facile non essere visti, quindi dopo la conta tutti a via a nascondersi. Gina era stata la prima a dover trovarci e siccome era la più grande e vispa non fece fatica a farlo. Poi toccò a me, a Claudio, a Maria Grazia, poi Luciana, Gigi, Luisa, Maurizio, Dina, dopo si aggregò pure Carlo che era il più grande anzi era già ventenne, ma Ines mai, non la trovavano mai e lei faceva "tana" senza pagare la penitenza. Poi ritoccò di nuovo a me, Angela, teneva in braccio il piccolo Marco Andrea ma mi diceva, di nascosto, dove si erano celati tutti... tranne Ines.
   Mia madre con le altre donne ridevano perché sta ragazza non la si trovava proprio, finché è apparsa la Luna piena dai tetti della casa vicina, l'astro illuminava il cortile di una luce strana che a noi piccoli metteva un po' di ansia, io continuavo a cercare Ines mentre tutti erano già stati scovati poi all'improvviso Maria Grazia urlò.
"Aiuto un morto sulle scale... No forse uno scheletro o un mostro..." e corse in casa seguita dal cane. Sua madre ovviamente le disse sciocca, ma poi mi girai verso il luogo dove Maria Grazia vide il "mostro" e affacciata alla finestra delle scale che accedevano alla soffitta, vidi quella faccia pallida giallastra, due orbite nere e dei capelli da strega, urlai e scappai. Mia madre fece scendere mia sorellina dalle ginocchia e corse verso di noi seguita da Angela e da suo marito e tutti guardarono in alto verso quel "mostro". Davvero sembrava uno scheletro poi Carlo più disincantato guardò meglio. "Ma è la Ines!" disse ridendo. Era lei beata, pacifica appoggiata al davanzale di quella finestra con la luna che stranamente le faceva risaltare un incarnato tetro... Risero tutti e lei stupita, scese e andò indisturbata come nulla fosse, a toccare "tana" ancora una volta. Io, Gina e Claudio tornammo in quella parte del cortile a guardare la finestra ora vuota. "Che scemi siamo." disse la ragazza "Ma anche Ines che ci guardava e non diceva nulla, sembrava davvero un fantasma..." ridemmo ma all'improvviso sentimmo un rumore di passi proprio lì sulle scale, ci girammo e un'ombra leggera passò veloce mentre tutti erano poco distanti da noi. ci guardammo in faccia. "Sicuramente sarà mio padre..." disse poco convinta Gina mentre suo padre uscì dalla porta della sala. Claudio mi guardò pallido "Ma chi c'è lassù"... Naturalmente preferiremmo non saperlo e raggiungendo di corsa gli altri, riprendemmo un altro gioco più tranquillo. Intanto la luna era scomparsa dietro il castello, mentre chissà chi nell'ombra sul solaio forse camminava trascinando una catena leggera oppure sollevato da terra di qualche centimetro o forse un topo o gatto solitario o...

Nessun commento:

Posta un commento