Milano, Giugno 1981.
Una calda primavera inoltrata, un sabato mattino pieno di sole. Ricordo feci un po' di shopping prima di partire per le vacanze, pochi giorni prima avevo accompagnato la mia amica Lori (Pilori) al treno, ci eravamo fermati con mia sorella al "nostro" bar in piazza Duomo e pensai che dovevo tornarci presto per via dell'ottimo cappuccio che facevano.
Infatti quel mattino caldo d
Una calda primavera inoltrata, un sabato mattino pieno di sole. Ricordo feci un po' di shopping prima di partire per le vacanze, pochi giorni prima avevo accompagnato la mia amica Lori (Pilori) al treno, ci eravamo fermati con mia sorella al "nostro" bar in piazza Duomo e pensai che dovevo tornarci presto per via dell'ottimo cappuccio che facevano.
Infatti quel mattino caldo d
ecisi di fare un'abbondante colazione godendomi corso Vittorio Emanuele in pieno relax, vasi di fiori dividevano il bar dalla folla quando dal tavolo vicino, due ragazzi iniziano una discussione.
Poco dopo lei si alza e corre via, "Giulia" urla lui mentre la gente si volta a quel grido... il ragazzo lascia giù delle banconote sul tavolino e corre nella direzione che ha preso lei.
D'improvviso lei si ferma e si volta, poi incomincia a correre verso piazza Liberty... In un'istante la riconobbi.
Maggio 1973, tanti ragazzi delle medie che uscivano di corsa dalla scuola, io e con altri 3 amici ci fermammo a prendere un gelato, una voce allegra mi disse "E a me non lo offri?".
Giulia, capelli biondi e occhi verdi, carina e dolcissima, la passione di Marco, troppo piccolo per lei nonostante la stessa età.
Le offrii il gelato e l'accompagnai a casa mentre gli altri ridevano prendendomi in giro.
Sulla porta di casa mi disse che a luglio coi suoi si trasferiva a Milano e non sarebbe più tornata al paese, pensai beata te, mi guardò negli occhi e mi disse "Mi mancherai", le risposi che mi sarebbe mancata anche lei ma forse voleva qualche parola in più. Ma io ero troppo piccolo e pensavo allo sport e allo studio...
Che strano a pensarci, spesso si ritrovano persone che hanno fatto parte della tua vita, dopo tanti anni e solo per pochi minuti.
Finii la mia colazione e tornai alle mie cose, ma chissà ora che fine avrà fatto Giulia...
Poco dopo lei si alza e corre via, "Giulia" urla lui mentre la gente si volta a quel grido... il ragazzo lascia giù delle banconote sul tavolino e corre nella direzione che ha preso lei.
D'improvviso lei si ferma e si volta, poi incomincia a correre verso piazza Liberty... In un'istante la riconobbi.
Maggio 1973, tanti ragazzi delle medie che uscivano di corsa dalla scuola, io e con altri 3 amici ci fermammo a prendere un gelato, una voce allegra mi disse "E a me non lo offri?".
Giulia, capelli biondi e occhi verdi, carina e dolcissima, la passione di Marco, troppo piccolo per lei nonostante la stessa età.
Le offrii il gelato e l'accompagnai a casa mentre gli altri ridevano prendendomi in giro.
Sulla porta di casa mi disse che a luglio coi suoi si trasferiva a Milano e non sarebbe più tornata al paese, pensai beata te, mi guardò negli occhi e mi disse "Mi mancherai", le risposi che mi sarebbe mancata anche lei ma forse voleva qualche parola in più. Ma io ero troppo piccolo e pensavo allo sport e allo studio...
Che strano a pensarci, spesso si ritrovano persone che hanno fatto parte della tua vita, dopo tanti anni e solo per pochi minuti.
Finii la mia colazione e tornai alle mie cose, ma chissà ora che fine avrà fatto Giulia...
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