giovedì 24 novembre 2011

Milano 4







Novembre 1981, Milano.
Le luci delle vetrine spuntavano fioche tra la nebbia che era scesa in quella serata d'autunno inoltrato, parevano lanterne davanti a case di gnomi, di nani e di elfi. Un venditore di caldarroste chiacchierava ad alta voce con un tizio poco più in là mentre una bella musica arrivava alle nostre orecchie dalle porte aperte della Rinascente, ogni qual volta che i clienti entravano o uscivano dal quel grande magazzino davanti al Duomo. Intorno a noi altre luci, le prime degli addobbi natalizi, sembravano stelle di ogni colore offuscate da quel manto grigio e umido. Nonostante il freddo pungente, questo paesaggio donava fascino e mistero, come fosse un mondo magico ed ovattato. All'interno dei locali pubblici si potevano notare gente che seduta sorseggiava caffè o bibite calde. Ci accolse con un caldo tepore un noto magazzino di libri, dischi e video e ci rifugiammo lì come piccoli cuccioli nella tana. Miriadi di colori, di addobbi e di musica, c'erano tante persone con cappotti colorati e tanti ragazzi che giravano attorno a noi, uscimmo dopo poco più di un'ora con i nostri acquisti e ci ritrovammo in quell'affascinante bruma grigia. Che fascino e che mistero questa nebbia che tanti odiano eppure a me piaceva, donava e dona tutt'ora la sensazione di avvoglimento, di riparo. La guardavo dalla finestra mentre le sagome dei tetti e delle case davanti sembravano fantasmi apparsi all'improvviso, mi avevano trasportato in un mondo di sogno, in cui realtà e fantasia, in quell'istante sono tutt'uno.

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