giovedì 24 novembre 2011

Milano 9







Milano, Giugno 1981.
Pilori, Francesca, Graziano, Max ed io, una serata magnifica, calda, profumata e piena di colori e suoni, di gente. 
I magnifici anni 80.
In pieno centro della città, avevamo deciso di fare una passeggiata prima di recarci in discoteca, c'era un vociare allegro fuori dai bar e dai locali, in vari angoli di piazze e vie complessi e cantanti si esibivano dal vivo, pensai che forse ballare qui era meglio di un'assordante locale. Ci prendemmo un gelato e seduti sui gradini del Duomo osservavamo quella gente che rideva, parlava e camminava. 
Nell'aria c'era una sensazione di tranquillità, di divertente follia. Facemmo amicizia con due ragazzi incontrati lì, ridemmo e scherzammo con loro. Degli altri ragazzi fermarono mia sorella facendole i complimenti per le gambe (era in minigonna) senza cadere nel volgare... che ridere. 
Più tardi ci incamminammo a piedi fino al parcheggio e proseguimmo in auto, la strada verso la discoteca.

Milano, Giugno 2010.
L'altra sera con alcuni amici siamo usciti per una passeggiata ed un gelato. Ci eravamo seduti ad un tavolino esterno del bar, gustandolo piacevolmente nella prima e vera sera calda di quest'estate. Osservando la gente che passava mi è venuto in mente l'episodio che ho descritto poc'anzi.
Non so perchè non sono riuscito a sentire i profumi e vedere i colori e l'allegria di allora, qualcuno in strada si esibiva col violino e più in la l'orchestrina di ragazzi stranieri suonava un pezzo classico (sempre quello) per tutto il tempo che siamo stati lì. Le gente camminava veloce e solo qualche gruppo di ragazzi e alcuni di loro correvano spintonandosi a vicenda col rischio di far cadere qualche passante.
Più tardi uno dei miei amici dice che vorrebbe tornare a casa presto perchè ha lasciato la macchina in un posto isolato ed aveva paura di fare brutti incontri.
Non so perchè mi è piombata addosso una tristezza. 
Quasi un magone.
Più tardi a casa, accesi la tv ma non vedevo lo schermo, mi chiesi solo se davvero le cose sono cambiate in peggio oppure con l'età, mi sono disincantato io.
Eppure...

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