giovedì 24 novembre 2011
Milano 8
Milano, 10.06.2010.
Camminando per le strade del centro, osservo migliaia di persone, visi, portamenti diversi, abiti a volte eleganti a volte sciatti. Un vociare indistinto di umanità che cammina veloce, si ferma a guardare le vetrine, che ride, che telefona, a volte immersa nei suoi pensieri e spesso distratta.
Mi fermo davanti ad una vetrina e osservandomi riflesso mi chiedo se almeno una persona fra le presenti abbia i miei stessi pensieri, la mia voglia di fuggire da tutto questo caos, il desiderio di vedere il blu del mare, il verde dei boschi.
Girandomi vedo uno stuolo di ragazzini che ridono raccontandosi chissà cosa, qualcuno di loro ha le cuffie mentre ascolta una musica assordante, ripetitiva e martellante. Mi viene da ridere a pensare al mio mangiacassette dei miei 12 anni, probabilmente sorrido davvero quando una voce gentile mi dice "Finalmente qualcuno con un viso simpatico" mi volto e una signora anziana mi guarda serafica, elegante e dolce. La riconosco subito è un'amica di una vicina. La saluto cordialmente e accompagnandola per un breve tratto mi dice: "Sa? Ho capito quello che stava pensando... Un tempo anche a me veniva voglia di scappare da tutto questo... e sognavo sempre il mare, poi con gli anni ho capito che non potevo farne a meno di questa splendida e terribile città".
Più tardi sul ritorno di casa, pensando alle sue parole ho cercato di immaginarmi qui da vecchio ma non ci sono riuscito, ho visto solo un uomo anziano dai capelli bianchi seduto su una panchina in riva al mare blu mentre un vento caldo proveniva dall'orizzonte, con la persona che mi sta accanto da una vita e un buffo cane...
Chissà...
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