FRANCESCA R. FILONE, lo sguardo di fuoco
Non è stato difficile intervistare Francesca, che grazie al contatto con Mirella, la nostra bellissima ex attrice Lancio, si è messa subito al lavoro dopo le mie richieste. Non pensavo di trovare una giovane donna così alla mano, simpatica e soprattutto sincera e gentile e disponibile ad ogni domanda. E sono contento anche di averla “conosciuta” dopo anni di letture delle sue stupende interpretazioni, ma prima di fare la solita carrellata di domande che tutti vorrebbero sapere, ho chiesto a Francesca, di parlarci un po' di lei, liberamente, senza pudori e con sincerità, solo una descrizione della sua infanzia e dove viveva da piccola, quali erano i suoi sogni e che adolescenza aveva passato, ed il quadro che ne è emerso è sorprendentemente bellissimo:
Sono nata a Frosinone, da una famiglia normalissima, madre maestra di scuola elementare e padre titolare di un’azienda produttrice di materassi e simili ereditata dal padre. La mia infanzia è stata bellissima, credo di essere stata molto fortunata….a scuola ero brava, adoravo scrivere e disegnare, il tempo libero lo trascorrevo a giocare con gli amichetti nei prati…(Frosinone a quei tempi, era un piccolo e tranquillo centro e la mia casa era vicino ad una zona verde, che ora purtroppo non c’è più…) o a fare lunghe passeggiate con mia nonna, raccoglievamo mentuccia, cicoria, lumache…insomma un’infanzia alla Heidi!!!!
Ero anche una discreta ballerina classica, ma solo fino all’età di 12 anni… Poi ho deciso di abbandonare la carriera, non sono mai stata una sportiva da luoghi chiusi e regole ferree!
Ho trascorso molto tempo anche con mia zia Teresa, sorella di mia madre, con lei mi divertivo a giocare nella vasca con delle alici vere (accuratamente pulite, ovvio!) che mi comprava il giovedì al mercato…Forse da lì viene la mia passione smodata per il mare! Passione che coltivo ancora e che ha avuto seguito con una serie di brevetti di subacquea ottenuti negli anni, ora sono aiuto istruttore e con l’Ass. teniamo un corso di subacquea per i bambini seguiti dallo SMREE ASL di FR, che non sono disabili, ma hanno disturbi della personalità e problemi di vario genere… Sembra che lo stare con la testa sott’acqua aiuti molto, a me sicuramente elimina lo stress.
Ricordo che da piccola avrei tanto voluto fare il muratore, o il benzinaio. In merito la mia maestra chiamò mia madre per chiederle se era tutto normale a casa e come mai una graziosa bimbetta volesse ad ogni costo diventare un muratore o un benzinaio e non una ballerina, o una hostess… Il benzinaio, beh, non saprei giustificarlo, se non con il gusto che provavo nel sentire l’odore di benzina mentre mio padre faceva rifornimento; il muratore, sicuramente perché con i miei compagni di giochi non facevamo che costruire capanne, ripari e casette di mattoni.
Non avevo sicuramente le idee chiare, magari dovevo solo essere indirizzata meglio, magari ora sarei un’abile architetto! E infatti al momento della scelta dell’università mi sarei segnata ad architettura, se solo non avessi iniziato a lavorare alla Lancio… Così mi sono trovata di fronte ad una scelta: la Lancio, quindi, lavoro, soldi, vita romana o la vita universitaria napoletana, mantenuta dai miei genitori, beh, ad oggi mi capita ancora di chiedermi: “Ma se ora fossi architetto, come (e dove soprattutto) sarei?”, domanda inutile, Io sono qui, ora e va benissimo così.
I miei pregi: generosa, leale/onesta, passionale, responsabile, concreta. Non rimando mai a domani, perché sono fatalista; non sono paurosa nè “lamentina”, adoro la novità, l’avventura, spesso mi inebrio di facili entusiasmi, cosa che si rivela essere sia un pregio, sia un difetto (che faccio lo metto nel mezzo????). Non mi curo dei pettegolezzi, delle apparenze e delle mode del momento.
I miei difetti – Impaziente, eccessivamente protesa a fare tutto, bene e subito, ma la perfezione non esiste ed io ci resto male; poco femminile (lo dicono i miei amici!) lunatica, timida e soprattutto con altalenante autostima…sono un’eterna insoddisfatta dei risultati che ho ottenuto. Spesso vittima delle mie aspettative, caratteristica collegata alla scarsa autostima ovviamente….mi fermo qui altrimenti sfodero tutto il mio percorso auto-psicoterapico e magari non è il caso ;-)
Aspirazioni x il futuro? Continuare ad andare avanti così come ho sempre fatto, potendomi guardare allo specchio con tranquillità, vedendo riflessa in esso una bella persona, tutto sommato.
Famiglia? Se arriverà e quando, sarà per me la soddisfazione più grande. L’amore è un valore aggiunto, quando cessa di essere tale cessa di essere amore per questo è anche molto difficile trovarlo.
Passiamo ora al periodo della Lancio, e ricordiamo a tutti ( e ormai i veri fans tutti sanno) che:
Il primo fotoromanzo interpretato da Francesca, era stato pubblicato nel gennaio 1996: "L'ombra della nostra notte". Il volto di Francesca, con quegli splendidi occhi verdi, e quel fascino mediterraneo e sensuale, colpisce fin da subito, aprendole le porte di una carriera sempre in salita, con più di 250 fotoromanzi interpretati, e solo tre non da protagonista. L
La domanda, forse un po' banale e la più ovvia che mi è salita dal cuore è la solita: come ci sei arrivata alla Lancio e cosa ti aspettavi da questo lavoro?
Alla Lancio sono arrivata grazie al fotografo Gianni Cavicchia. Mi vide al mare, a Terracina, mi fermò e mi chiese se volevo fare un provino per i fotoromanzi Lancio. Non vi dico nemmeno come l’ho trattato, pensavo fosse un bavoso in modalità “approccio ragazzina che vuole fare la modella!” (conoscendo Gianni, per la sua gentilezza ed educazione, immagino come ci sarà rimasto poverino). Del resto avevo appena finito gli esami di maturità e di certo non pensavo di poter fare qualcosa nel campo dello spettacolo, avevo fatto qualche foto qua e là, ma andare a finire su una rivista….quel mondo mi era sconosciuto e soprattutto non mi affascinava affatto; intervenne il bagnino, mio e SUO amico, che mi spiegò tutto e la cosa finì con un mio “Non saprei, magari ci penso”, lo dissi distrattamente a mio padre e lui, inaspettatamente, non fece passare una settimana e mi accompagnò al fatidico provino!!! Era il settembre 1995…
Seconda domanda, come vedevi il suo lavoro alla Lancio, se i tuoi desideri di allora come prima attrice erano realizzati ed eri consapevole di tutto ciò. Visto il successo grazie alla tua bravura e bellezza e anche la simpatia che si vedeva sprigionare dal sorriso e dall'espressione dei tuoi occhi (e non è adulazione, è proprio vero):
Ho cominciato a lavorare come protagonista al mio secondo fotoromanzo. Non mi rendevo conto di cosa stesse accadendo. E a dire il vero, non mi ci vedevo poi tanto in mezzo a tutte quelle “dive”, io ero un maschiaccio, una ragazza semplice, “de paese” (come qualcuno mi ricordava qualche volta), quello non era il mio posto. Invece, è stato il mio posto per ben 16 anni! Non ho mai pensato di avere meriti particolari, a parte quello di alzarmi alle 5:30 per raggiungere, nei primi anni col treno, successivamente con la macchina, la capitale ed essere sempre, sempre puntuale! La bellezza per cui ero stata scelta era merito forse di una buona genealogia, certo non mio, il fatto di poter piacere al pubblico tanto meno, la bravura? Se c’è stata davvero, un talento innato. In fondo io mi divertivo, non era faticoso come molti altri lavori, (anche se delle volte giravamo in situazioni al limite del concepibile) e diciamocelo, si guadagnava benissimo x quegli anni. E’ grazie alla Lancio se, dai 19 anni, sono diventata economicamente indipendente, mi sono laureata ed ho viaggiato tanto! Grazie ancora “mamma Lancio”!
Secondo te che cosa hai dato al tuo pubblico in tutti quegli anni alla Lancio e come vedevi le lettrici ed i lettori dal tuo punto di vista intendo..
Io non conoscevo i fotoromanzi, quando me ne parlò il fotografo ricordo che gli dissi: “fotografo de che?????”, quindi non li avevo mai letti, né visti, ma soprattutto non ne capivo l’intensità.
Adoro leggere. I libri però sono diversi, sei tu ad immaginare i personaggi a dar loro un volto ed un’espressione, nel fotoromanzo la tua fantasia scivola tra mille dettagli in più, si amplifica e ti coinvolge totalmente, se ciò che leggi e che vedi ti appassiona poi ne sei interamente parte.
In merito ai lettori, ho capito solo più tardi cosa significasse “amare” uno di noi. Mi sono sempre domandata che cosa eravamo in grado di regalarVi… Secondo me siamo stati trasposizioni viscerali delle vostre emozioni, a tratti fissate dalla carta patinata, a tratti in carne ed ossa, comunque emozioni vissute e sorseggiate nei momenti di assoluta dedizione a se stessi. Siamo stati un “Voi” alternativo, decontestualizzato, libero, sempre diverso, parallelo, a misura del momento. E questa è la magia dei fotoromanzi mista alla fantasia dei lettori.
I tuoi ruoli preferiti quelli a cui ti sentivi più portata e se c’è qualche storia a cui eri più affezionata e magari qualche storia che avresti voluto interpretare tu al posto di un altra..
In genere ho amato tutti i miei ruoli, o quasi. Adoravo soprattutto il modo in cui mi avevano cucito addosso alcuni personaggi, sempre un po’ sofferti, profondi, a tratti tragici. Preferivo storie intense a storie leggere, mi piaceva ritrovarmi a soffrire sul serio per “l’accaduto-mai accaduto”... Facevo un po’ come fanno i lettori, ma interpretando attivamente.
Una domanda che può sembrare provocatoria visto il gossip che gira da anni nelle nostre tv e sui giornali, ma qui voglio intenderlo invece in modo simpatico e per niente malizioso, potresti dirmi quali erano i rapporti con i suoi colleghi lancio, attori e staff? E se puoi raccontare qualche aneddoto divertente che ti sono capitati con alcuni di loro, qualche cosa di buffo da far conoscere ai tuoi lettori come ha fatto sempre Anna Zoli.
Lo staff lo adoravo tutto, tranne piccola antipatia reciproca con il Sig. Del Marro Nando, ahahahahaha. (e qui conoscendo Nando, mi domando ma dev'essere proprio un birichino quest'uomo – rido anche io pensando alla faccia che farà leggendo tutto questo). Con la troupe ero affiatatissima, Igor il parrucchiere è stato uno dei miei più cari amici, anche fuori dal lavoro, insieme a Simone Piccioni, che vedo ancora, Antonio Morra, ed il mitico Sandrino (Sandro Di Muro) per il quale mi sono presa la mia prima ed unica “cotta Lancio” della storia. Gliel’ho confessata solo qualche anno fa, quando eravamo abbastanza amici per poterci ridere su senza incrinare l’amicizia e l’affetto che ad oggi ancora ci lega. Episodi? Beh non saprei da dove cominciare, e quanta malinconia improvvisamente. Cavolo è la prima volta che mi fermo così a lungo sull’argomento “Lancio” dopo tanto tempo ed improvvisamente ho un groppo in gola, vero, ops! Faccio una pausa.
Beh posso immaginare, anni di lavoro e piacevole divertimento con persone amabili, in un ambiente che ha dato molto è innegabile provare emozioni e magari anche qualche lacrimuccia che scivola sulla guancia. Però non possiamo fermarci e dopo qualche minutino, ripropongo altre domande alla nostra bellissima Francesca.
Del tuo privato, della tua vita si sa pochissimo, se non ora qualcosa per quanto riguarda il tuo profilo qui su fb, ma piacerebbe a tutti sapere come sei in realtà: sportiva, pantofolaia oppure vivace, allegra e un po' pazza e magari se vorrai potrai parlare della tua famiglia d’origine sei hai fratelli o sorelle, se sei sposata o hai figli (ovviamente se puoi farlo) sei sempre stata un po' misteriosa a dire il vero :-)
La mia vita attuale riassunta è pressappoco così: dirigo l’azienda di famiglia, quindi mi occupo di produzione di materassi, letti, etc etc... come ha fatto mio padre e mio nonno prima di lui. Non ho una famiglia mia, vivo però da sola ed ho coronato il sogno di essere “l’architetto di casa mia”; e siccome adoro fare lavori di bricolage e sono un’attivista del “fai da te”, ho coronato anche il sogno di essere “manovale di casa mia”, per es. adesso sto costruendo l’arredo giardino, riciclando delle vecchie pedane di legno che avevo in fabbrica, uno spettacolo!
Un figlio lo vorrei solo se avessi prima un compagno di vita, non l’amore di turno, credo che sarei anche una brava mamma, ma ho dei saldi valori, quindi dimentico l'età biologica e non mi faccio prendere del panico… Se riuscirò ad avere un figlio sarò alle stelle, se non ci riuscirò vorrà dire che avrò fatto dell’altro. Da quando ero adolescente mi dedico al mondo del volontariato, altro sogno coronato è quello di aver creato e fatto davvero funzionare un’associazione, Sorrisi a Colori, che si occupa di minori in stato di precarietà. Seguiamo diverse iniziative, come x es. le raccolte fondi, alimentari o di vestiti x le case famiglia o famiglie della zona, un corso di subacquea rivolto ai bambini seguiti dalla Asl di Fr con problematiche socio-psicologiche, da tre anni editiamo il calendario Sorrisi a Colori, ogni anno con uno scopo benefico diverso, non diamo soldi, ma finanziamo progetti …e sogni. (per maggiori info…FB…seguiteci!)
Ed io ve lo consiglio proprio, andate a vedere su Sorrisi e Colori, scoprirete sorprese magnifiche, brava la nostra ragazza, ma passiamo ancora a qualche curiosità:
Poi la svolta e altre scelte professionali che ti hanno fatto cambiare strada come quasi tutti gli attori lancio. Ora pensando a quegli anni, fai bilanci oppure pensi che la vita vada vissuta e non voltarsi mai indietro nonostante le esperienze servano per maturare? Ed ora di che cosa ti occupi e come vivi le tue giornate.
Che lavori ho fatto dopo il periodo Lancio? Di tutto un po’, eccetto quello per cui mi sono laureata!!!! Sono stata consulente finanziario, commerciale per una radio locale, ho lavorato in banca e poi mi sono licenziata per AMORE (beh un'ottima ragione penso io) ….dedicandomi al servizio ai tavoli per stare con lui…
Sono anche “Quella dei corsi”, sostengo il motto “Impara l’arte e mettila da parte”, quindi ho fatto corsi di tutti i tipi… Corso di portamento, di trucco, di decoupage, di pittura e ceramica all’Università della terza età, sono diplomata Sommelier AIS, 1° diploma di massaggio shiatsu, mi mancano 8 esami alla seconda laurea in Scienze dei Servizi Sociali, Sono Dive Master FIPSAS, con delle amiche teniamo un corso d’arte ogni mercoledì a casa mia e stiamo creando una linea di Oggetti Artistici di recupero e bijoux, prendendo spunto dal progetto RecupArte di Sorrisi a Colori. (A questopunto mi chiedo ma Franscesca ha pure il dono dell' ubiquità???)
Ma ho un sogno nel cassetto, aprire un asilo miulti-servizi per i bambini che non hanno la fortuna di poter sviluppare le proprie potenzialità, la sento una missione più che un sogno!!!!
Altro capitolo fondamentale della mia vita è la mia ESPERIENZA IN AFRICA: 3 ANNI A CAPO VERDE-
Finito l’amore romano che mi ha fatto abbandonare il mio impiego in banca, sono tornata a Frosinone e sono partita per Capo Verde, un viaggio con mio fratello di 10gg ospiti di un suo amico….Il destino ha fatto il resto. Da quando avevo 10 anni provavo un amore innato per l’Africa, la mia camera era piena di foto e la mia curiosità era incolmabile. Sentivo parlare spesso di Capo Verde, un arcipelago in mezzo all’Oceano dove le persone erano diverse, un mix fantasioso di tratti somatici e cultura, pelle scura e occhi verdi… Alla prima possibilità di andare a constatare con i miei occhi quelle storie legate alla mia infanzia, sono andata .e sono rimasta folgorata. Boa Vista, un’isola indimenticabile, un vivere senza ritmi incalzanti, lunghe spiagge e oceano impetuoso; gente sorridente e accogliente ed un'assoluta mancanza di un passato per chi arrivava e si fermava in quel paradiso.
Appena rientrata in Italia mi sono inventata un modo per tornarci ancora e poi per andare a viverci .Import Export di materassi lì dove non c’era nulla ed il turismo era in espansione. Mi sono trasferita da sola, non conoscevo la lingua, non conoscevo nessuno! Dopo poco parlavo il portoghese, il creolo… ed ero amica di Italiani, capoverdiani e di tantissimi bambini delle favelas; loro mi hanno insegnato il dialetto creolo, loro mi hanno ispirato a creare un’associazione che si occupasse di loro, di tutti i bambini…loro mi hanno insegnato la dignità, l’amore incondizionato e l’importanza di un sorriso x tutti, mi hanno dimostrato quanto noi adulti siamo lontani dall’essenza e vicini all’effimero. A loro devo la mia rinascita.
Ho vissuto là tre anni, mentre aprivo la mia attività sono stata “receptionista” in un piccolo villaggio e guida turistica, ho scritto una guida dell’isola in Italiano ed ho cominciato a far muovere i primi passi all’Associazione che ad oggi è per me come un figlio.
Sono andata via per questioni di famiglia, ho lasciato l’isola tre anni fa e non ho ancora trovato il coraggio di tornare. Ci sono voluti mesi prima che ricominciassi a vivere, una volta tornata in Italia, non basterà una vita per abituarmi all’idea che la vita vera non è questa. Ma parliamo d’altro, ancora mi vengono le lacrime agli occhi quando parlo della mia isola.
SONO IPERATTIVA, l’unico sport che pratico seriamente è il Pilates….in realtà non sono una sportiva, non amo la palestra, né il sudore….adoro mangiare e cucinare, farlo per me e per gli amici, amo il mare, l’acqua in tutte le sue forme, sono piena d’iniziativa e soprattutto ho il terrore della NOIA, quindi il mio must è fare. La pazzia non mi è mancata e non mi manca neanche a 37 anni! Ho provato tante cose folli, alcune di quelle che si possono raccontare…il paracadute a 4000 mt (…e sentirli tutti!!!!), il rafting, la traversata oceanica in gozzo, le immersioni a - 56 metri, il bagno con gli squali, adoro le montagne russe e adoro volare, se potessi costruirmi 2 ali farei la fine di Icaro…. Le pantofole? What’s pantofole?...addirittura adoro andare a piedi scalzi!
Adoro l’Africa, quella vera, i viaggi on the road, zaino in spalla che organizzo meglio di un tour operator (i miei amici mi chiamano FilonTour!), mi piace conoscere gente diversa da me e mescolarmi con essa, amo viaggiare anche da sola; ballare e cantare (meglio se da sola!!!!). So essere un giullare di corte e tenere banco x ore, o il poeta più triste e dannato della storia, fatico a trovare mezze misure, purtroppo o per fortuna. In amore amo incondizionatamente, ne pago le conseguenze e non me ne sono mai pentita.
Ho un fratello, il secondo uomo della mia vita, il primo è ovviamente mio padre, ha 8 anni meno di me, Matteo. E’ stato il mio bebè, il mio peggior nemico, quando dovevo badare a lui e non potevo uscire con le amiche, il mio migliore amico adesso. Non sono gelosa in genere, ma x lui faccio un’eccezione, guai a chi lo tocca! Com’è lui? E’ me al maschile, ovviamente, quindi neanche troppo lontani vista la mia dotazione di testosterone superiore alla norma! ahahahaha
La vita va vissuta giorno x giorno, bisogna trovare il tempo per voltarsi indietro, solo per cercare di non commettere gli stessi errori!
MI hai definito misteriosa Giampaolo? Misteriosa io???? Noooo, al contrario, parlo poco, ma quando comincio non mi fermo più, te ne sarai accorto anche tu! (Già rettifico tutt'altro che misteriosa, un vulcano sempre in espansione.)
Grazie mille ed un abbraccio a tutti tutti!
Francesca Romana
Io finisco col dire: grazie a te Francesca, una donna sincera, stupenda, piena di vita e curiosità e mai banale. Noi ti pensiamo sempre come la bellissima protagonista dei nostri fotoromanzi ma abbiamo compreso, leggendoti in questa lunga ed fantastica intervista, che sei sempre una protagonista, protagonista della vita, della tua vita in tutte le sfumature.
- Giampaolo -