DANIELA FORMICA, gli occhi di fuoco mediterraneo
Che dire di Daniela Formica? Solamente un vulcano, come il suo vulcano l'Etna, quello della sua regione dove la gente è passionale, immediata, ed energica e lei è tutto questo anzi di più... Un ciclone della natura, per i suoi impegni personali non è stato facile creare un'intervista immediata e lei da vera siciliana molto riservata, ha preferito, come molti altri intervistati da me, fare una bella chiacchierata tra amici com'è di consuetudine quando gli attori non si sentono divi e non trattano i loro fans come fanno alcuni e che poi alla fine non sono neanche un gran che come personaggi.
Daniela, la ragazza con lo sguardo di fuoco e dall'innata eleganza che la faceva apparire, a volte, un po' distaccata, scontrosa e anche sofisticata, invece si rivela ora una donna piena di interessi ancora bellissima, raffinata e coraggiosa. Con un sorriso esordisce così parlando finalmente di se:
Oggi ho 46 anni e non sono una che nasconde l'età, tanto i miei lavori e alcune interviste dichiarate nel periodo Lancio, le ricordano in molti e sarebbe sciocco mentire. Io mi vedo e mi sento in forma e in pieno possesso di tutte le mie facoltà, una donna come ce ne sono tante al giorno d'oggi, con i suoi impegni, problematiche e voglia di fare e di costruire un futuro sempre migliore.
Provengo a mio avviso, da una delle migliori generazioni, la mia fanciullezza è tutta negli anni 80, dove c'era vita, inventiva, colore e voglia di sognare.
L'Italia non era il paese di oggi, posso affermare che tutti stavano bene, in famiglia si stava bene. Infatti la mia è una di quelle, dove il padre lavorava e la madre cresceva i suoi figli (ho un fratello ed una sorella), seguendoli con amore ma anche con severità, insomma davano un'impronta di educazione, rispetto ed affetto come tutte le famiglie in teoria dovevano dare ai figli e qui sono stata fortunata.
La domenica si invitavano i nonni a pranzo (oggi succede il contrario) e le feste, le ricorrenze, le vacanze erano sentite; solo una di queste era musica per le orecchie di noi bambini che non vedevano l'ora che arrivasse.
Crescendo, sentivo dentro di me la vena artistica, ma non sapevo quale, e con me cresceva anche l'inquietudine, quando si è giovani spesso è difficile capire quale sarà la tua strada, si è sempre in completa trasformazione e ciò che andava bene oggi, dopo un mese era già al contrario. Appena diplomata cominciai a sbocciare, e tutto ebbe inizio da lì a poco terminatigli studi.
Estate 1989, campeggio, località nel Trapanese, selezioni provinciali Miss Italia, la comitiva con cui ero mi iscrive, dicendomi, dai prova mal che vada ci divertiamo, da lì arrivai fino a Salso Maggiore Terme (una sorpresona per tutti ma soprattutto per me).
Frastornata e incredula di quello che stavo vivendo, arrivo a Roma, passando prima per Grand Hotel, poi come fosse una favola o un sogno, approdo alla LANCIO con un "Ti stavamo aspettando". Da non credere finii subito come protagonista ma nonostante il nuovo e sempre crescente successo, l'inquietudine non mi abbandonava, anzi cresceva nascosta dentro di me.
Per diversi anni mi fece apparire, scontrosa, incline ad allontanare chiunque e quindi sull'orlo dell'antipatia e mi dispiaceva perché dentro non ero così ma non riuscivo ad essere diversa (Devo dire che da lettore a volte Daniela aveva uno sguardo di ghiaccio o distaccato nonostante la bravura delle sue interpretazioni).
Nessuno si chiedeva il motivo... Ma per mia fortuna non fu sempre così.
La vera “Me stessa” pian piano si affacciava e imparavo a disarmare il mio prossimo, credo che mi abbia aiutato anche il lavoro: interpretando vari personaggi scoprivo sempre qualcosa in più che in un certo senso mi aiutavano a capire ed infatti col tempo, capìi che in questo ambiente era meglio avere pochi amici.
Oggi da donna matura, consapevole, ho capito che quella inquietudine era la mia incapacità di ambientarmi, di stare lontano da casa, dalla mia famiglia e il tutto pure da sola e per la prima volta in quella bellissima e troppo grande città che è Roma.
Certo, in quel "Ti stavamo aspettando" c'era un mondo dietro ed io solo molti anni dopo lo compresi, mi sembrava di vivere in un mondo parallelo diverso da come sono vissuta sempre.
Il pubblico dei fotoromanzi non vuol certo vedere scomparire dal giorno alla notte i suoi beniamini, ne tanto meno loro cedere il posto a qualcun altro, la fama è potente e difficile rinunciarne. Qui la bravura dei Direttori Artistici che mi hanno aiutata sempre.
Comunque con i miei e le mie partner ho sempre avuto rapporti di massima e rispettosa complicità reciproca.
Non dimenticherò mai il mio primo lavoro con Alessandro Inches, indossavo una divisa da collegiale, e lui, in una scena con bacio finto, mi baciò veramente!
Ora, non sto qui a raccontarvi il seguito, ma sappiate che feci scoppiare un'ecatombe. Quale affronto per una Siciliana... Un bacio da “un estraneo” anche se collega e bellissimo ragazzo (Era capitato anche a Michela con Max molti anni prima)... Poi le cose si misero a posto.
Devo dire senza falsa modestia o vanità, che l'effetto sugli uomini ancora oggi non è cambiato di molto, ma questa ahimè è un'altra storia (Beh è rimasta ancora bellissima e affascinante, capisco benissimo certe reazioni).
I lavori più belli a casa Lancio, erano quelli dove come attrice potevo innalzarmi, cioè dove l'ambientazione richiedeva luoghi trascorsi, per esempio ne ricordo uno girato a Ferrara nei boschi in costume, io ero una contadina e ricordo quanto freddo patimmo (il titolo è “LA FOGLIA DEL GELSO, me lo ricordo io perché è tra i miei preferiti), ma mai dimenticato però poi venne un bellissimo fotoromanzo. Ancora ne ricordo uno bellissimo per me, girato per le più belle piazze di Roma dove io indossavo un altrettanto bel vestito rosso (UN FIORE SBOCCIATO ALL'IMPROVVISO”), e poi ancora uno girato ad Amalfi (COMPLICE IL SOLE E L'INCANTO DEL MARE) e ancora uno naufragata all'isola di Ponza (ASPETTANDO DUE PAROLE e qui lo confesso ho chiesto aiuto al prezzemolo della Lancio, il nostro mitico ANTONELLO MUSELLA), meravigliosi. Indimenticabili anche per me.
Il pubblico ha imparato con gli anni ad apprezzarmi, ed io ho capito che noi per loro siamo come un Patrimonio dell'umanità, si identificavano con noi e non volevamo deluderli anzi, sentivo molto affetto grazie a loro.
Oggi, mi definisco simpaticamente una tardona (alla faccia ce ne fossero così), ho sempre tenuto fuori dalla mia vita la tecnologia e con essa l'informatica. Ci siamo sempre ignorati a lei non debbo nulla.
Ho una buona memoria, una bussola innata, capisco il vento e il mare di mio papà che è stato l'ultimo guardiano del faro dove è nato, prima che anche loro, purtroppo, diventassero automatici.
Inoltre amo leggere, scrivo, sono una sportiva e allo stesso tempo una pantofolaia.
La famiglia prima di tutto, e su queste solido pensiero e basi ho costruito la mia. Oggi ho un matrimonio felice coronato da due bellissimi figli, Alice 14, Sebastiano 5 anni, e loro sono stati il bivio di allora, di una scelta da fare: la Lancio o la famiglia e così ho scelto Loro, e oggi nessun rimpianto.
Ovviamente, c'è solo una lieve nostalgia, ma alla mia età è fisiologico, le nostalgie e i ricordi riaffiorano e non si può far finta di nulla, però devo dire che il tempo mi vuole bene, per questo io devo fare qualcosa per questo, e, così ho deciso di adeguarmi a lui.
Per il momento condividendo con i più nostalgici un'idea, che io stessa ho definito megalomane.
Si parla e si parla, ma che fine hanno fatto tutti gli attori Lancio?...Qualcuno li ho trovati, all'idea dicono ma... forse... vediamo, ecc ecc.
Forse meglio del silenzio di altri, capisco che oggi è diverso di allora, per molti il tempo è tanto quello passato, le paure, le incertezze prendono il sopravvento, ma quello si, che sarà un rimpianto per molti.
Cosa ci vuole a organizzare un vero unico grande raduno LANCIO? Io ho capito che basta un clic ma ci vuole il coraggio.
E per finire questa lunga chiacchierata con Giampaolo, posso dirvi che sono nata sotto il segno del Leone vi urlo il mio RUGGITO..... ciao Amici ben ritrovati... la vostra Daniela è qui forte e finalmente fiera di stare ancora con voi. Un abbraccio.
E ne siamo felici anche noi di averti ritrovata, un saluto da tutti i fans.
- Giampaolo -
io sono fortunato di averla conosciuta nel primo anno di scuola media - era la più bella di tutta la scuola dal primo momento è nata una grande amicizia che prosegue ancora oggi a distanza di 40 ann
RispondiEliminaIo l'ho conosciuta ala Lancio e non mi è sembrata affatto distaccata anzi... fu molto amichevole nei miei confronti e ricordo tutt'ora l'incontro con grandissimo piacere!��
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