ANTONIO MORRA,
un uomo dagli occhi di cielo e dal cuore d'oro
Antonio è nato a Tolfa il 3 febbraio 1973, sotto il segno volitivo dell'Acquario,
Iniziò a lavorare alla Lancio dal 1998 e da allora ha interpretato circa 150 fotoromanzi, dei quali solo 22 da "non" protagonista.
Quando tempo fa gli proposi l'intervista, Antonio accettò subito ma siccome in quel periodo era all'estero, mi promise che non appena fosse tornato in Italia, avremmo fatto quest'intervista... Intanto il tempo passava... passava... ogni tanto un suo messaggio di non preoccuparmi, era impegnatissimo ed intanto il tempo passava...
Mi vennero in mente alcuni aggettivi per definirlo:
Introvabile... No imprendibile... Sperduto in qualche giungla... Ma esiste veramente?... Forse impegnatissimo davvero?.
Ora con l'intervista sul tavolo e la sua immagine sorridente davanti ai miei occhi, non saprei che definizione dare ad uno dei più begli attori Lancio, uno dei “divi” meno divi ma espressivamente eccezionale in ogni ruolo e che con quegli occhi magnetici è stato capace di attirare le fans ed i fans nella fantasia dei suoi ruoli conquistandoli anche con quel sorriso disarmante e gioioso. Io credo che la sua interpretazione più bella è stata “Certi amori” dove ha incarnato il classico uomo etero tutto di un pezzo, conquistatore che nonostante abbia un amico del “cuore” gay, si ritrova a fare i conti con i pregiudizi verso l'altro dopo la sua confessione e che mai avrebbe pensato di avere. Ovvio questo è uno dei tanti suoi ruoli e storie fantastiche interpretate.
Antonio, nel corso degli anni ha fatto partecipe tutti i fans dei suoi viaggi in sud America, della sua famiglia e dei suoi figli, della sua Tolfa e di quanto è generoso il suo cuore ed animo, insomma una persona vera. Non è stato difficile farlo partecipe di quest'intervista e siccome lui è una persona molto alla mano e non un divo, abbiamo voluto impostare tutte le domande trasformandole in una lunga chiacchierata per far conoscere di più, quello che è in realtà Antonio Morra, il ragazzo dagli occhi di cielo.
Inizio con un domanda forse banale e ovvia ma penso sia d'obbligo: che tipo era Antonio prima di arrivare alla Lancio, com'eri da piccolo, dove vivevi e cosa facevi, le tue esigenze, pregi e difetti e le aspirazioni del futuro?
“Ma che dire Giampaolo, fino ai 27 anni ho sempre vissuto nel il mio paesino Tolfa, dove sono cresciuto semplicemente come molti bambini e ragazzi di cittadine e paesi piccoli d'Italia. Gli amici di una vita, la pesca con le mani, il bagno al fiume e le cene in campagna. Poi la pasisone per i i cavalli, il motorino a 14 anni e poi le vacanze a tanto amore per il mare. Insomma sempre pronto a vivere ogni attimo di spensieratezza che ti offriva la della vita di paese, potrà sembrare banale ma è una vita bellissima che lascia molti ricordi più che piacevoli in età adulta. Poi svolgevo tanti lavoretti estivi quando chiudeva la scuola, ho lavorato com bagnino, ho fatto il muratore, andavo pure a raccogliere il fieno, poi il piastrellista e chi piu ne a piu ne metta, insomma ogni lavoro era il mio, era come il desiderio di imparare ogni cosa (praticamente impara l'arte e mettila da parte penso io) saper fare ogni mestiere.
Devo dire che da piccolo ero una peste ho combinato di tutto: non stavo mai fermo e i giochi più, come dire “pericolosi?” erano i miei, senza contare la disperazione dei miei genitori e parenti ma era più forte di me, praticamente ero un cliente fisso del pronto soccorso di Civitavecchia... Beh a pensarci bene non solo da piccolo.
Inoltre amo viaggiare, ho incominciato a “vagabondare” tra Australia, India, Nepal, finendo persino in Ecuador: ho fatto piu di 13 anni lontano da casa e questi anni ed esperienze mi hanno insegnato tanto, molto di più che tanti libri di studio e altro.
Il pregio piu grande che mi riconosco è il senso di dedizione agli altri, ho un intelligenza emotiva molto forte, vivere le emozioni e mettere in pratica l'esperienze verso gli altri è una cosa meravigliosa, impagabile.
Imentre per quanto riguarda il difetto più grande: sono pieno di difetti! O forse è un pregio anche questo!? Mah sembra un mistero nero.
Il futuro che vorrei invece quello di vedere crescere i miei figli, vivere la campagna e lavorare per i miei ristoranti qui in Italia e in Ecuador, e se fosse possibile, contribuire a lasciare un mondo migliore, quello che si vede ora non è il massimo.”
- Sei stato in tv, in teatro, hai fatto il ballerino e anche molto bene, visto che ci accomuna la stessa passione, io l'ho praticato per più di 25 anni e lavorato molto, ora come hai impostato le tue occupazioni? -
“Il mio carattere mi porta a fare sempre tanti lavori insieme, ballare mi piaceva, bellissima esperienza la tv il teatro, mi sono divertito, quando poi mi sono stufato ho smesso, penso che nella vita non ci sia miglior cosa che scegliersi il lavoro, anche se riconosco che per molti non sia facile, io ho avuto la fortuna e la capacita di scegliermi i lavori che desideravo fare e quando mi sentivo realizzato lasciarli, e crearmene uno nuovo. Ho sempre aperto tante porte e un desiderio innato penso.”
- Come ti capisco, sarebbe fantastico se tutti potessero fare le stesse cose, ma alla Lancio? Come ci sei arrivato? -
“Alla Lancio mi portò Pascal Persiano dopo un lavoro fatto a Grand Hotel e la prima persona che mi fece il provino della Lancio fu proprio il grande Nando de Marro, in tutta sincerità mi aspettavo di divertirmi, di imparare, ed il tempo mi ha dato ragione: sono stati anni fantastici!
Ho imparato tanto professionalmente, tante storie erano scritte su misura per me nessuno mi ha mai obbligato a tagliarmi i capelli o imposto cose fuori dal mio modo di essere. Alla Lancio costruivano i personaggi che erano piu adatti a me era tutto naturale, mi piacevano ruoli d'azione con Marchetti che mi faceve saltare nel fiume anche in inverno, con Richelmy che facevo sempre arrabbiare con i miei ritardi (eccone beccato uno penso ridendo tra me, ricordando l'intervista fatta a Vittorio). Poi con Ivan che non lasciava trapelare le emozioni ma era la persona piu dolce del mondo, con Paolo Andreotti che durante la lavorazione stavamo sempre a ridere (mi vien da pensar ma lavoravate o no?).
Poi c'erano Mario, Renato, Davide, Marco, Sandro umanamente ho condiviso giornate con la troup indimenticabili, divertenti, dove è difficile trovare un anedddoto divertente tra tutti quelli che sono capitati e sono stati davvero tanti! Ricordo tutto il lavoro che si svolgeva seriamente, le scene da costruire, la preparazione, ma soprattutto i pranzi consumati insieme. Eravamo amici davvero!
È strano però, ma quando è venuto a mancare Sandro è come se mi fosse venuto a mancare un fratello, di amici ne ho persi nella vita e in Ecuador ne ho vissute tante di cose tristi, ma sono poche le cose che mi hanno stretto il cuore come questo. Penso spesso a lui e Fernando M.
Posos solo dire che fra tutti i lavori che ho svolto nella mia vita, la Lancio è l’unico con cui non avrei mai voluto smettere, avrei fatto l'attore pure in vecchiaia!”
- Antonio ha voluto finire così questa nostra conversazione ringraziandoci tutti per l'affetto che dimostriamo a lui tutt'ora, capisco anche la sua emozione e i suoi ricordi belli e meno belli legati alle persone con cui ha condiviso anni di lavoro come attore di fotoromanzi, è anche uno dei “divi” più ricordati ed amati e lo ètutt'ora. Antonio è una persona davvero amabile, disponibile, sincera ed immediata... E' ciò che appare ed è per quello che il suo seguito, le sue ammiratrici ed ammiratori gli vorranno sempre bene, dietro la sua innegabile bellezza, si vedono trasparire un cuore ed un anima tra le migliori.
Grazie Antonio.
- Giampaolo -
bravo Giampaolo sai scrivere tanto bene che mi sembra di essere vicino a Antonio mentre tu raconti la sua vita, grazzie delle tue parole che sono cosi vivende Jeanne
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