mercoledì 15 ottobre 2025

"DAL MARCIAPIEDE AL CIELO E FINO AL MARE": 3° Luna d' Argento


 LUNA D’ARGENTO

Riccione, agosto 1981

La pelle accaldata respirava piano, accarezzata da una brezza leggera che veniva dal mare. Sopra di me, la cupola stellata del cielo si apriva infinita, come un sipario silenzioso pronto a svelare il suo miracolo.

Ero in giardino, sul terrazzo della discoteca, tra le colline poco lontane dalla città. Le luci fioche disegnavano ombre morbide sulle siepi, e il profumo del gelsomino si mescolava alla salsedine. Intorno a noi, la notte aveva un odore preciso: fresco, salato, vibrante.

D’improvviso, la musica all’interno si spense. Fu come se il mondo si fosse fermato per lasciar spazio a qualcosa di sacro. Mi voltai verso il mare, e lì — all’orizzonte — vidi il primo bagliore.

Il grande cerchio bianco saliva lentamente, inondando la distesa blu sottostante di luce argentea. La luna piena si alzava come una regina silenziosa, e io rimasi lì, immobile, dimenticando tutto il resto. Il cuore batteva piano, in sincronia con le onde.

Una voce mi chiamò alle spalle. Mi voltai, sorrisi, e gli amici mi trascinarono dentro. La pista era piena di gente scatenata, luci forti, musica assordante. Il contrasto era totale: fuori il silenzio, dentro il battito.

Poco dopo, mi sedetti su una poltrona in disparte. Chiusi gli occhi. Nel buio, rividi quella meravigliosa immagine di prima. E mi ritrovai ancora lì, davanti a lei. La luna. Il mare. Il silenzio. Come se il tempo si fosse piegato per lasciarmi tornare.

Sigillo finale:

A chi si fermava sulla soglia a contemplare il mare di luna.

 

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