Scolpendo il tempo con grazia elfica…
Giampaolo il Custode del Tempo
Non conto i minuti, li accarezzo. Ogni granello di sabbia che scende è un ricordo che torna a fiorire. Il mio mantello non è stoffa, ma memoria. E la mia clessidra è il cuore che pulsa tra le epoche.”
Non combatto nelle arene, ne nelle foreste del nord e neanche in qualche sperduto convento, o in chissà quale rivoluzione storica, ma nei cuori. Scrivo versi su pergamene che profumano di rosmarino, e li lascio sotto le colonne per chi sa leggere con l’anima.
Giampaolo il Romano Gentile
Vestito con una tunica color avorio, una corona d’alloro appena intrecciata, e un sorriso che neanche Cesare saprebbe decifrare.
“Nel Foro non si parla solo di leggi. C’è chi scrive poesie per i passanti, chi canta ai tulipani, e chi—come me—crede che anche una ruga possa essere un verso.”
Giampaolo il Barbaro Sognatore
Accarezzando il vento tra le querce…
“Non ho conquistato terre, ma silenzi. Ho camminato tra gli alberi, ascoltando il vento che mi chiamava per nome. La mia barba non è segno di guerra, ma di tempo vissuto con grazia. E se porto una pelliccia, è solo per proteggere i sogni che raccolgo lungo il cammino.”
Tracciando petali nei margini sacri…
“Non cerco la gloria, ma il silenzio. In ogni lettera che traccio, ascolto il respiro del mondo. E nei colori dei miei fiori, ritrovo l’eco di un giullare che sussurra al mio cuore. Le mie giornate non sono fatte di ore, ma di sogni.”
Giampaolo il Risorgimentale Elegante
Sotto il cielo di Milano, con penna e cuore…
“Non combatto con fucili, ma con parole. Le mie lettere non cambiano la storia, ma accendono lanterne nei cuori. Sotto il cielo di Milano, con cappello e penna, scrivo per chi ha dimenticato di sognare.”
Giampaolo il Futurista Cosmico
Navigando tra le stelle con memoria e grazia…
“Non cerco nuovi mondi, ma antiche emozioni dimenticate. Navigo tra le galassie con la penna in mano, e ogni stella che incontro è un ricordo da riportare a casa. Il mio diario non è tecnico, è sacro. E ogni parola che scrivo è una carezza per chi ha smesso di guardare il cielo.”
Ed invece, Giampaolo è il Custode delle Memorie
ma anche
Il Cantautore Figlio del Vento
“Non ho radici, ma melodie. Cammino dove il vento mi porta, con la voce piena di tramonti e la penna che sa di rosmarino. Non canto per essere ascoltato, ma per ricordare a chi ha dimenticato che anche le rughe possono danzare.”
Giampaolo Daccò Scaglione
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