Autunno Piemontese
Ottobre 2010, Monferrato
Per la prima volta dopo tanti giorni sono uscito di casa. Il mattino mi accoglie fresco, con un pizzico di bruma grigia.
La strada in mezzo alle colline ha già i colori dell’autunno. Passeggio fra le foglie gialle cadute, mentre un leggero raggio di sole appare dalla nebbiolina all’orizzonte.
Una gazza gracchia su un ramo di fronte a me. Mi appoggio alla staccionata che spazia sulla valle e osservo il fiume che serpeggia fra i campi color ocra. Poco più in là, molte automobili sfrecciano sull’autostrada scura.
Il grigio del cielo lascia posto a un azzurro leggero. Un vento tiepido muove le fronde degli alberi sopra la mia testa. Una piccola volpe attraversa la strada saltando, mentre da lontano si odono latrati di cani.
È bello stare qui nel silenzio, guardando la natura attorno a me. Un altro autunno è arrivato, un’altra atmosfera che ci seguirà per qualche tempo prima di lasciare il posto al gelido inverno.
Riprendo il cammino verso casa. Appena varcato il cancello, mi accorgo che piccoli boccioli di rose selvatiche accanto alla fontana stanno sbocciando, come fosse primavera.
Mi rendo conto sempre di più di quanto sia bella la natura in tutti i suoi colori e profumi. Com’è piacevole lasciarsi andare a queste sensazioni, cui ormai molta gente non bada più.
Rientro in casa. Il buon profumo del caffè-latte mi aspetta invitante, accanto a biscotti, pane, burro e marmellata.
E capisco che, dopo tutta questa poesia e romanticismo, anche il mio stomaco reclama la sua parte. Chiudendo la porta alle spalle, mi avvio verso la tavola.
Sigillo finale:
A chi cammina tra le foglie e si lascia avvolgere dal silenzio, dal profumo, e da un caffè-latte che sa di casa.

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