Le case sopra le nuvole
Estate 1967.
Incastonate nell’azzurro del cielo, le nuvole bianche e soffici
passano sotto il mio sguardo mentre,
disteso sul fieno nella fattoria di un prozio,
assaporo i profumi di quell’estate calda e bellissima.
Immagino che lassù, su quelle candide nubi,
ci siano case bianche e dorate dove angeli ed esseri magici
vivono la loro magnifica esistenza.
Qualche rondine svolazza sulla mia testa,
sparendo sotto i cornicioni del cascinale,
mentre il simpatico raglio dell’asinello di zio Peppe
proviene dalla stalla adiacente.
Da quelle nuvole nel cielo, pochi giorni prima,
è sceso un piccolo angelo ed è volato nel letto della mamma…
che fantasia.
Che bello sognare così.
Peccato che tutto finisca in fretta crescendo,
che i sogni, pur rimanendo nel nostro cuore e nell’anima,
lascino spazio alla viva realtà — e che quell’angelo
sia tornato troppo presto in quelle case sopra le nuvole.
Oggi, guardando il cielo sopra Milano,
mi è tornato in mente questo ricordo.
Le nuvole sono ancora candide e soffici,
ma sopra di esse non ci sono più le case e gli esseri fatati.
Sigillo finale:
A chi ha visto angeli scendere dalle nuvole, e ha imparato a lasciarli volare di nuovo.
Giampaolo Daccò Scaglione

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