mercoledì 14 dicembre 2011

Astrologia 2: ELEMENTO FUOCO



E L E M E N T I A S T R O L O G I C I
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ELEMENTO
Fuoco

Simbolo

Sesso
:
MASCHILE

Costituzione
:
CALDO SECCO


YANG

Spiriti in Natura
:
SALAMANDRE


ATTIVO

Re degli Spiriti
:
DJIIN
Stato
:
INCANDESCENTE

Colore
:
ROSSO
Nome ebraico
:
ASCH

Metallo
:
ORO
Angelo
:
MICHAEL



FERRO
Punto Cardinale
:
SUD

Pietra
:
RUBINO
Animale Cinese
:
FENICE



GRANATA




Profumo
:
ALOE
Segno Zodiacale
:
ARIETE

Pianeti
:
SOLE


LEONE



MARTE


SAGITARIO



PLUTONE
Caratteristiche
:
ATTIVITA’

Lettere
:
F


ENERGIA



S


ESTROVERSIONE



V
Arcani Maggiori
:
PAPA



Z


FORZA

Chakra
:
MANIPURA


MATTO

Runa
:
FA
Arcani Minori
:
BASTONI

Mantra
:
RAM
Attrazione
:
TERRA

Compatibilità
:
ARIA
Gesto del Fuoco
:
SOLLEVARE LE MANI SULLA FRONTE ESEGUENDO
CON I POLLICI ED INDICI, UN TRIANGOLO CON
IL VERTICE IN ALTO

L’Elemento FUOCO è un’energia radiante universale, una forza che è eccitabile, piena di fervore e che, con la sua luce, porta calore nel mondo.
S’identifica il FUOCO con “l’esperienza centrata sull’identità personale” ciò spiega perché le persone con i segni di FUOCO dominanti nel loro Tema Natale, sono così egocentriche e generalmente prive di personalità. Infatti, esse sentono di essere dei tramiti per la “vita” e non riescono a nascondere facilmente il loro orgoglio per questo fatto.
Questi segni sono caratterizzati da buon umore, grande fiducia in se, entusiasmo, energia inarrestabile e sincera onestà.
Essi hanno bisogno di molta libertà per potersi esprimere in modo naturale e generalmente, si assicurano lo spazio necessario insistendo, continuamente, sui loro punti di vista. I segni di FUOCO riescono anche a dirigere la propria forza di volontà coscientemente (anche se non sempre correttamente), meglio degli altri segni. La loro volontà d’essere, d’esprimersi liberamente, è piuttosto infantile nella sua semplicità e questa caratteristica, a volte, suscita in alcuni, tenerezza, ma altre volte sembra offensiva a chi è più prudente e sensibile.
Gli errori dei segni di FUOCO si manifestano raramente come conseguenza di cattive intenzioni, derivano più spesso da una mancanza d’autocontrollo e di sensibilità nei confronti degli altri.
A volte, si mostrano alquanto ostinati o persino prepotenti, affrontando le cose con un tale impeto da provocare involontariamente disastri o da ferire i sentimenti altrui.
L’espressione dell’elemento FUOCO è l’individualismo, l’energia, l’istinto, la decisione e l’entusiasmo, fiducia in se stesso, orgoglio, estroversione, azione, forza.
La forte vitalità dona energia e potenza creativa: ambiziosi intraprendenti, aspirazioni elevate, amano dirigere e danno prova d’autorità. Vivaci ed eccitabili, si mettono facilmente in collera, temperamento positivo.
Compatibile con l’Elemento ARIA.
Incompatibile con gli Elementi ACQUA e TERRA.



LA FIAMMA DELLA RINASCITA

E’ calore, luce, energia, distruzione, trasformazione. Brucia, incenerisce ed allo stesso tempo purifica, divorando con la sua fiamma, le impurità. E’ un elemento magico e in tutte le religioni, incarna il potere dello spirito. Vederlo cadere dal cielo, è presagio d’eventi straordinari ed accenderlo con fatica, può indicare difficoltà coniugali. In astrologia, è collegato alla forza realizzatrice. Meditando su di esso, possiamo rigenerarci.



IN SINTONIA CON L’ELEMENTO FUOCO

Chi non ama osservare, nel camino in inverno o nel falò delle serate estive, i guizzi ed i giochi del fuoco, ancestrale retaggio di sicurezza nella foresta del vivere? Il fuoco è calore, luce, salute, benessere, energia, comando. Principio creatore maschile, yang, attivo e dinamico, presso i germani è assieme al ghiaccio, origine del gigante Ymir, da cui discendono gli Asi, in Egitto è Ptah il dio creatore, nel Veda è Agni, signore del sacrificio.
Afferma Eraclito: “Il fuoco è agente di trasformazione. Perché tutte le cose nascono in esso ed in esso ritornano”. C’è in quest’elemento un aspetto fecondo e proliferativo, palese nei rituali di fertilità (i fuochi di S. Giovanni e del solstizio invernale, quelli d’artificio), ma anche un aspetto distruttivo (l’inferno, le passioni accecanti e brutali). Il fuoco distrugge i corpi ma attraverso questa distruzione li purifica, divora germi, residui, impurità.
Rende immortali ed è per questo, e non certo per ucciderlo, che Demetra passa il corpo del piccolo Demofonte tra le fiamme. E’ allarme ed è salvezza, è salute e malattia, è la febbre e la sterilizzazione, l’animalità più rozza e calda, la spiritualità attiva e militante.
L’aspetto iniziatico e psichico del fuoco, ne rivela appieno il carattere magico, creativo. La magia del fuoco, praticata in India, affida alla distruzione della materia attraverso il fuoco (sacrificale), il trasporto dell’essenza sottile fino ai piani superiori: Agni diviene così tramite tra il cielo e la terra, fuoco terrestre ed insieme fuoco celeste.
Ma prima di appartenere agli uomini, ai quali era in ogni caso sempre giunto dal cielo, portato secondo i pellirosse, da un corvo o rubato agli dei, nel mito greco, dall’abile eroe Prometeo che lo nascose in una canna di bambù, il fuoco era essenzialmente attributo celeste, fuoco di stelle e di fulmini ed a ricordo di questo, ardeva perennemente nei templi.
Ed anche lo Spirito Santo del Cristianesimo, discende sul capo degli apostoli sotto forma di fiammella.


SOGNARE IL FUOCO

Gli antichi interpreti dei sogni egizi, consideravano prevalente l’aspetto divoratore del fuoco, lo ritenevano presagio di malattia o morte per un membro maschile della famiglia. Secondo Artemidoro, grande erudito dell’arte divinatoria onirica, il fuoco del camino acceso e vivace prometteva abbondanza, ma se sento pronosticava miseria e perdita. Una fiamma che bruciava l’abitazione del sognatore, assicurava benessere ai poveri ed alte cariche ai benestanti.
Accendere facilmente un fuoco, annunciava la nascita di un figlio, ma se si producevano tante scintille, era segno di maldicenza e di sforzi inutili. Un fuoco violento o che faceva molto fumo, era indice di sventura e rovina, mentre se pulito e vigoroso, esprimeva felicità. In Oriente accendere il fuoco, è tuttora sinonimo di passione, presso gli arabi, di fortuna.
Pressoché identica all’interpretazione del passato, quella moderna sostiene che, un fuoco moderato, senza fumo né scintille promette salute, ricchezza, una piacevole riunione con amici e parenti. Con molto fumo indica invece, dissapori e spiacevoli notizie, spento, miseria e sfortuna ma anche guarigione nel caso che il sognatore sia malato.
Bruciare nel fuoco, assicura vittoria ma può essere indizio di collera e di febbre. Vederlo cadere dal cielo è presagio di eventi sensazionali; accenderlo a fatica di problemi coniugali, farlo senza sforzo, assicura invece, una gravidanza ed un parto senza problemi. Spegnerlo è segno di rinuncia e di delusioni affettive, scottarsi di progetti falliti, toccarlo senza ustionarsi, di risultati fecondi.
Dal punto di vista psicanalitico, il fuoco è emblema della passione e del desiderio sessuale, secondo la scuola junghiana, che tende a spiritualizzarne il simbolo, è invece l’archetipo dello spirito e dell’amore che splende e riscalda. Rappresenta quindi, la coincidenza degli opposti: pericolo–piacere, distruzione–purificazione, umano–divino. La psicologia attribuisce in particolare, un diverso significato alle varie situazioni che hanno il fuoco come protagonista, sfregare due legnetti per accenderlo, corrisponde all’amplesso, un fuoco nel camino alla famiglia, un incendio alle passioni distruttive.
Il numero della fortuna: 19.


IL FUOCO E L’ ASTROLOGIA

Quando Prevale

Se il SOLE e l’ASCENDENTE, sono ospitati da uno dei tre segni di fuoco, ARIETE, LEONE o SAGITTARIO o quando l’Oroscopo segnala una concentrazione di pianeti in questi segni, il fuoco è l’elemento dominante della vostra costituzione psico–fisica.
Il fuoco forgia personalità attive, vitali. Spontanee e sempre comunicative. Esagerato, qualche volta drammatico, il tipo fuoco vive ogni esperienza con la massima intensità: grandi entusiasmi, passioni viscerali, collere incendiarie. Quando però la componente ignea diviene eccessiva, squilibrata rispetto al resto dell’Oroscopo, le caratteristiche più positive, impresse da quest’elemento, assumono tonalità fastidiose e perturbatrici. L’ottimismo diventa faciloneria, la decisione si trasforma in impulsività, l’estroversione in loquacità esagerata. Emergono, allora, le componenti negative della personalità: l’egocentrismo, la superficialità, l’orgoglio, l’ira. Sul piano fisico, tendenza alle febbri, alle infiammazioni ed agli eritemi.

Quando Manca

Se al contrario, l’elemento fuoco è scarsamente rappresentato nel vostro Oroscopo, si possono evidenziare problemi dovuti alla sua carenza. Potete apparire allora passivi, introversi, taciturni. Mancate di calore umano e di generosità, vivete senza entusiasmi e non conoscete il significato della passione.
Vi sentite spesso apatici, fiacchi, vi stancate facilmente o non possedete la riserva energetica necessaria per compiere sforzi, anche di poco superiori al consueto.
A chi manca l’elemento igneo, potrà compensarne la carenza, indossando abiti arancioni o rossi, prediligendo un arredamento di queste tinte e portando a contatto con la pelle, le pietre del fuoco: granata e rubino. Utile sarà, anche vocalizzare le lettere o sillabe del fuoco, meditando su di esso, distendersi frequentemente al Sole, tenere spesso in casa candele accese o bruciare il suo profumo magico, l’aloe.


GLI ORACOLI IGNEI

La Parola alla Candela

Procuratevi una candela azzurra o violetta, ancora meglio se fabbricata in cera vergine ed accendetela. E’ importante che nella camera non circolino correnti d’aria, responsabili di fastidiose alterazioni della fiamma. Formulate ora mentalmente il vostro quesito ed attendete.
Quando la fiamma non mossa dal vento, né dal fiato piegherà naturalmente, ecco come dovrete leggerla:
A sinistra
:
Mutamento negativo,
imprevisti.
A destra
:
Mutamento positivo.
A spirale
:
Inganni di nemici.
Se si allunga
:
Onore, ricchezza,
visite importanti.
Se si alza e si abbassa più volte
:
Avviso di pericolo.
Se si allarga a raggiera
:
Piccoli disturbi.
Se ondeggia da una parte
:
Viaggio.
Se abbaglia
:
Tradimento.
Se si spegne improvvisamente (è raro)
:
Guai di una certa entità.
Se soffiando sopra sembra spegnersi ma subito si riaccende
:
Fortuna o fico.
Se si biforca
:
Problemi, contrattempi
Se si disgrega in tre punte
:
Successo, buona sorte.
Se manda scintille
:
Cattive notizie.
Se appaiono punti lucenti sullo stoppino
:
Buone notizie.
Se crepita
:
Delusione.
Se gocciola da un lato
:
Guai in vista.


Il Fumo ed il Futuro

Accendete il fuoco in un braciere od un barbecue e lasciatelo consumare, finché non rimarranno che le braci. Cospargetele d’incenso e gettatevi semi di sesamo o di papavero insieme a foglie secche d’olivo, alloro o fico. La risposta alla vostra domanda è, in questo caso, affidata al fumo: sì, se si leva diritto, no se scuro o se fatica ad alzarsi.


La Domanda al Caminetto

Semplicissimo, praticamente immediato, questo sistema divinatorio, prescrive di annotare su un foglietto, corredandolo di nome, cognome e data del giorno in cui si effettua la divinazione, il desiderio che si vorrebbe realizzare e di gettare il biglietto tra le fiamme. L’oracolo del fuoco è positivo se la carta si solleva e volteggia su per il camino, negativo se s’incenerisce subito.


Candele per il Compleanno

No, non si tratta delle solite candeline sulla torta da spegnere tutte in un fiato. Questo gioco divinatorio, da eseguire tassativamente la sera del proprio compleanno, si focalizza sulla qualità, positiva o infausta, dei dodici mesi seguenti questa data. Procuratevi dodici candele, sistemandole formando un largo cerchio di uno, due metri di diametro. Concentratevi sul … esimo anno della vostra vita, per voi appena iniziato e date fuoco agli stoppini, uno per uno.
Quando tutte le candele saranno accese, correndo circolarmente inizierete a saltarle, a partire dalla prima che avrete contrassegnato con un segno, relativa al primo mese seguente il vostro compleanno, passando poi alla seconda (secondo mese), alla terza e così via, fino alla dodicesima.
Quelle che cadranno o si spegneranno al vostro passare, indicheranno i mesi più problematici. Quelle rimaste accese, segnaleranno i mesi più felici e fortunati, tenuti in serbo per voi dal destino, nell’anno a venire.


I SUOI RITI

L’influenza del Pensiero

L’energia del pensiero, può giungere ad influire sulla materia fisica, modificandone temporaneamente, stato e condizioni: sollevare oggetti, piegare metalli, influenzare l’ago della bussola, tutto può divenire possibile per una mente ben addestrata, capace di concentrare le proprie forze e di convogliarle, verso una specifica meta. Tra tutti questi fenomeni raggruppati in parapsicologia, sotto il termine generico di psicocinesi, rientra anche un esercizio relativamente più semplice, perché finalizzato ad influire col pensiero, su un elemento mobile e sottile, affine al pensiero stesso: il fuoco.
Accendete una candela e situatela davanti a voi, ad almeno 50/60 cm di distanza, in modo tale, da non poter agire fisicamente sulla fiamma alterandola, seppur inconsapevolmente, con l’emissione del respiro. Praticate qualche minuto di rilassamento e quindi incominciate a fissare lo sguardo su di essa, visualizzando, come se fossero reali, le alterazioni che intendete produrre, per esempio, abbassarla, piegarla a sinistra o a destra, mutarne leggermente la colorazione. Dovrete giungere ad avvertire una sensazione, quasi fisica, dell’energia emanata, come se dal vostro sguardo, si dipartissero dei raggi, diretti verso la fiamma, in grado di influire materialmente su di essa. Raggi carichi d’energia, atti ad alzarla o pesanti come coperchi, finalizzati a schiacciarla ed abbassarla, raggi colorati indirizzati a mutarne la tonalità.
Esercitatevi con atteggiamento determinato e fiducioso nelle vostre capacità, senza giungere, tuttavia, a sforzi eccessivi. Difficilmente otterrete dei risultati tangibili, già dal primo tentativo; dovrete provare e riprovare molte volte.
La conquista dei poteri, cosiddetti paranormali, non si raggiunge con strappi violenti ma con la pazienza, la serenità ed un esercizio equilibrato e costante.


Il Fuoco dei Desideri

Chi, intendendo sbarazzarsi di qualsiasi oggetto, abito o fotografia, ritenuti pericolosi o negativi, li getta nel fuoco per annientarli, commette, dal punto di vista occulto, un errore molto grave. Il fuoco, infatti, ardendo, non annulla ma conduce in alto, verso il piano della realizzazione, intenti, desideri, paure. Affidate perciò alla fiamma, solo idee positive, feconde, lasciando ciò che avvertite come “negativo”, all’energia dilavante dell’acqua corrente.
Quando una cosa, un progetto, un amore, il ritrovamento della salute e dell’armonia vi sta a cuore, provate a scrivere questo desiderio su un bigliettino, insieme con il vostro nome e la vostra data di nascita. Accendete poi il fuoco, gettatevi un po’ di sandalo o d’incenso e fissandone la fiamma, pronunciate ad alta voce, la vostra richiesta.
Fatelo con fiducia, con convinzione, sforzandovi di visualizzare, ciò che ambite, come se fosse scritto tra le fiamme e solo allora, affidate al loro potere realizzativo, il vostro biglietto. Rimanete in silenzio, finché il fuoco non si sarà completamente consumato, quindi prelevate un pizzico di cenere e conservatela con cura.

La Fiamma che Purifica

Il fuoco può, tuttavia, essere impiegato, grazie al suo elevato potere catartico, non per incenerire ciò che s’intende annientare, ma per ripulire, purificare l’ambiente da un’eventuale negatività. E’ noto, come gli antichi si proteggevano con l’energia del fuoco–calore–luce contro le presenze oscure e spaventose, spettri, streghe, mostri e cattivi spiriti; una pratica di cui ancor oggi, si conserva il ricordo nei tradizionali falò di San Giovanni o nelle candele accese sull’albero natalizio.
Presso gli indiani, al tempo di Veda, la magia del fuoco era molto praticata; la fiamma fungeva da tramite tra gli dei ed i desideri degli uomini, ma veniva anche impiegata per purificare, ambienti e persone. Tutti sappiamo, come qualche ora trascorsa accanto al fuoco, cementi la coesione tra il gruppo e spazzi via, sentimenti ostili e depressioni. Procuratevi per accendere il vostro fuoco, su modello di quello antico e sacro, un recipiente quadrato di metallo. Riempitelo di rametti secchi, adatti ad alimentare la fiamma possibilmente di pino o ginepro, piante dotate di un elevato potere purificatorio, unitevi sempre qualche grano d’incenso e di sale, versatevi, come facevano gli indiani per vivificarlo, qualche cucchiaiata di burro fuso. Dovrete compiere questo rituale, insieme ai vostri familiari, con il partner, gli amici, ma fatelo con la massima serietà e tassativamente in silenzio, tenendovi tutti, per mano seduti in cerchio, intorno al fuoco. Il più anziano solleverà il recipiente, che sarà fatto passare di mano in mano, fra tutti i partecipanti al rituale, finché al termine del giro, non sarà ritornato al primo.
A questo punto, egli si alzerà seguito da tutti gli altri e, tenendo il fuoco alto fra le mani, compirà un giro completo dell’edificio o dell’appartamento, in modo da erigere tutto attorno ad esso, un’invisibile barriera, composta d’energia sottile, di fumo, profumo e luce contro le ostilità, le difficoltà e le eventuali influenze negative, del mondo esterno. Il fuoco deve essere lasciato consumare, finché non si estinguerà spontaneamente.

VITALIZZARSI CON L’ELEMENTO

Gli antichi, solevano utilizzare un sistema terapeutico, fondato sul potere combinato del calore e delle essenze. Facevano in pratica, respirare al malato, il fumo prodotto da legna particolarmente aromatica come il pino, ginepro, sandalo, cedro, mirto, oppure, esponevano al calore profumato di questo fuoco, le parti del corpo più colpite.
Oggi la fabbricazione degli oli essenziali, che andranno scelti, secondo la patologia specifica, su consiglio dell’erborista, consente di potenziare ulteriormente questo rituale, gettando nel fuoco, piccoli involti di cotone imbevuto dell’essenza più indicata.
I cinesi curano comunemente col fuoco, le malattie provocate dal freddo, con un sistema terapeutico chiamato moxa. Il quale, consiste nel surriscaldare dei punti specifici della pelle, gli stessi in cui l’agopuntore inserisce gli aghi, con la combustione di piccoli cornetti, delle dimensioni di pochi millimetri, costituiti di un’erba particolarmente aromatica, l’artemisia cinese.
Utilizzare un’arte così antica e complessa, per guarire da sé i propri malesseri, no n è sempre possibile per il profano. La pratica della moxa, può essere adottata da chiunque, senza pericolo e senza difficoltà, almeno in un caso: tonificare, rivitalizzare, infondere una sferzata d’energia ad un organismo depresso, un po’ stanco.
Stendetevi supini e scopritevi l’ombelico, importantissimo nodo energetico del corpo. Cospargetelo con uno strato di sale grosso oppure, proteggetelo dal calore, con una fettina di cipolla o di zenzero, per evitare bruciature. Appoggiatevi sopra il cornetto d’artemisia (in vendita nei negozi specializzati) o in mancanza di questo, un pezzettino d’incenso o sandalo (due o tre mm), preventivamente acceso.
Nessuna paura! La vostra cute risulta protetta dal sale o dalla cipolla e dallo zenzero. Infatti, riuscirete, solo ad avvertire un calore piacevole, benefico, che partendo dal centro del corpo, s’irradia sino alle zone periferiche, spazzando via, come per incanto, tutta la stanchezza. Basteranno pochi minuti a farvi sentire subito allegri e vitali, meglio disposti ad affrontare l’impegno e la fatica che vi attendono.


PER CHI E’ SUPERSTIZIOSO


1
Se la fiamma scoppietta e fa rumore, significa che qualcuno sta parlando di voi.

2
Un tizzone che rotola lontano dal focolare, annuncia un evento inaspettato.

3
Sputare nel fuoco, porta fortuna.

4
Se desiderate che il vostro rapporto sia duraturo e felice, prendete per mano
il partner e saltate con lui (o lei), attraverso il fuoco acceso, nella notte di San Giovanni,
il 24 Giugno.

5
Perché il vostro bambino, cresca forte ed allegro, cullatelo sopra lo stesso fuoco,
nove volte di seguito.

6
Cercate di non accendere mai tre candele contemporaneamente in una stanza,
pare che siano di malaugurio.

7
Per inaugurare una stufa a legna od un caminetto nuovo, accendete il fuoco
con legna di ginepro e carta bianca, cui avrete unito, tre manciate di sale.

GLI SPIRITELLI IGNEI


Fra tutti gli spiriti elementari, le SALAMANDRE, i geni del fuoco, sono quelli destinati a vivere più a lungo. Vestite di veli gialli o rossi, con occhi e pelle color dell’ambra; appaiono talvolta, tra le braci ardenti.
Ma più sovente si lasciano incontrare sotto forma di fiammelle vaganti, nelle lande deserte e presso i cimiteri (i cosiddetti “fuochi fatui”).
Chi desidera addestrare una Salamandra, a genio protettore del fuoco domestico, assicura la tradizione, deve captare i raggi solari con uno specchio e convogliarli in un vaso di vetro, da tappare al più presto.
La polvere di Sole che vi rimane impregnata, attira le Salamandre e le rende amiche ed aiutanti del loro possessore.


IL TRIANGOLO ROSSO

Questa meditazione, porta energia e forza per affrontare e superare ogni situazione. La si può eseguire tutti i giorni, chi è nato in un segno di FUOCO (ARIETELEONESAGITTARIO), gli altri nei periodi dell’anno, corrispondenti a questi segni.

a)
Mettetevi in una posizione comoda, calmi, rilassati e chiudete
gli occhi, respirando regolarmente.
b)
Concentrate l’attenzione alla radice del naso e visualizzate
uno schermo, su cui appare un triangolo rosso, con il vertice
rivolto verso l’alto. Fatevi pervadere dal suo colore,
che porta energia ed armonia a tutto il fisico.
c)
Proiettate ora, il triangolo rosso all’esterno, davanti a voi
ed immaginate che da esso, partano raggi di luce rossa
che vivificano, rinforzano ed armonizzano il vostro corpo e
la vostra aura.
d)
Proiettatevi all’interno del triangolo ed identificatevi con il rosso
e la sua energia. Immaginate che il rosso sia un fuoco che arde od
un sole, entrate in esso e sentitene l’energia, la forza ed il calore
che v’invadono, rigenerandovi.
e)
Rimanete in questo stato, quanto volete e quindi uscite dal fuoco,
dal triangolo e riassorbite alla radice del naso, i raggi rossi
ed il triangolo, sentendovi ricaricati.
f)
Quando lo desiderate, riprendete contatto con il corpo e
con il respiro ed aprite gli occhi.


MEDITARE SUL FUOCO

L’occultismo indiano identifica, dislocandoli lungo la colonna vertebrale, sette centri energetici, simili a vortici tondeggianti, i CHAKRA (ruote), relazionabili da un punto di vista occidentale, ai plessi nervosi ed alle ghiandole endocrine.
Questi, opportunamente stimolati, e sviluppati con la respirazione Yoga e le Asana (posizioni), conducono alla progressiva ascesa di Kundalini, l’energia sottile e serpiforme, arrotolata nell’uomo comune, alla radice della colonna e responsabile dell’acquisizione di magici poteri, fino all’annullamento nell’infinito.
Raffigurati come fiori di loto, di differenti colori e con un diverso numero di petali, sono collegati ciascuno, ad un distretto del corpo, ad una funzione, ad un elemento cosmico, è ad uno di quei poteri sottili, definiti Siddhi (perfezione).
La meditazione sul fuoco, si effettua dopo aver praticato, qualche minuto di rilassamento e di respirazione lenta e profonda, visualizzando il terzo Chakra, MANIPURA, e ripetendo mentalmente e di continuo, la corrispondente sillaba mantrica RAM, che agisce su di esso e su tutto il corpo, in virtù del suo elevato potere vibratorio.
Manipura o città gioiello, situato all’altezza dell’ombelico, a livello del plesso solare, si relaziona agli occhi, alla vista, al colore rosso, al triangolo ed all’elemento FUOCO.
E’ collegato alla facoltà d’assorbire il Prana e di viaggiare fuori del corpo. Appare come un loto rosso a dieci petali verdastri recanti, rispettivamente, le lettere sacre dell’alfabeto Devanghari:

TA – THA – DA – DHA – NA – PA – PHA

Il suo MANTRA è
R A M

_________________________________________
ELEMENTO

F U O C O

ARIETE – LEONE – SAGITTARIO

Anatomia e Fisiologia

Gli apparati ed organi che contribuiscono alla creazione, alla circolazione, all’utilizzazione, alla regolazione dell’energia fisiologica, ossia: sistema neuromuscolare, apparato cardiocircolatorio e simpatico, sistema organo–vegetativo, metabolismo (trasformazione in energia): Tutto questo così schematizzato dagli antichi: TESTA, CUORE, MUSCOLI.

Tendenze Patologiche

Gli stati di iper, ipo o dis–tonia , riguardanti gli apparati di cui sopra. I disturbi legati alla dominante BILIOSA ed agli stati d’iper od ipo–simpaticotonici.

Piano Animico

Il dinamismo biologico, istintivo e subconscio anima i tre gradi dell’essere, per mezzo dell’etere individuale, inoltre anche il suo potenziale, il suo equilibrio, il suo recupero, il suo accumulo.
Gli stati attivi del campo subconscio che assicurano le attività dell’individuo sono: tendenze innate ed impulsive, tendenze progressive, tendenze esteriorizzanti.
Le qualità corrispondenti a quest’elemento, sono dunque:

Volontà
Energia
Attività
Dominio
Comando

Ardore
Iniziativa
Fierezza
Fiducia in se
Sicurezza

Ambizione
Generosità
Indipendenza
Giustizia
Franchezza

Coraggio
Azione rapida
Spontaneità
Audacia
Combattività


I difetti di quest’elemento sono principalmente:

Esagerazione
Temerarietà
Superattività
Arrivismo
Dispotismo

Impulsività
Imprevidenza
Arroganza
Orgoglio


Precipitazione
Collera
Impazienza
Insubordinazione
Veemenza
Violenza
Millanteria
Credulità
Assolutismo
Aggressività
Parzialità
Spirito d’avventura


Professioni

Le più adatte sono quelle che richiedono attività fisica, energia o la messa in opera dell’attività mentale:
I ruoli attivi (nel senso più ampio del termine)
Dirigente, Educatore, Militari
Pompieri
Conducenti
Elettricisti

Medicina energetica
Elettricità
Radiazioni

Omeopatia moderna
Simpatico–terapia
Riflessoterapia

Psicoterapia
Suggestione
Telepsichìa

Potere esecutivo
Medicina cosmica
Magnetismo

 Farmaco-Dinamica












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