venerdì 9 dicembre 2011

Vacanze 1: PAESI BASSI


Leiden (NL), Settembre 1982.

Cielo azzurro e un venticello leggero e fresco, dei gabbiani bianchi svolazzavano  poco lontani. La barca scivolava leggera sul canale dall'acqua blu, l'aria fresca ed il profumo dell'erba inebriava l'aria. Quanti paesaggi sono passati sotto i nostri occhi ed in ognuno di questi, molti mulini a vento. 
Bellissimi, con le loro grandi pale stagliati nel cielo, attorno a loro immensi  campi di fiori, migliaia di fiori colorati, qualche fattoria dai muri bianchi e color del legno poco lontane, spuntavano tra quella natura creata dall'uomo. 
Il silenzio rotto solo dal gorgoglio dell'acqua nei canali e dalle grida di quegli uccelli bianchi sopra le nostre teste, che tranquillità in questo Paese. 
Una vacanza iniziata in Italia a Milano, passata per la Svizzera a conoscere i miei suoceri a Berna e poi via attraverso la Germania e poi l'Olanda, una vacanza d'amore e di felicità, un viaggio iniziato dopo pochi giorni alla nostra unione. 
Più tardi il sole rosso basso sull'orizzonte ci avvertì che ormai era ora di rientrare e che quel dolce far niente tra quel verde e quel cielo era ormai terminato. Scendemmo dalla barca e percorsi qualche centinaio di metri sulle rive del canale di quella cittadina vivace, rientrammo nella nostra piccola locanda da cui proveniva il profumo invitante di pesce appena cucinato.
Salimmo in camera e ci preparammo, mentre mi vestivo guardavo quell'ambiente così pulito, così semplice che non sarei più andato via da quanto si stava bene. Più tardi subito dopo cena, dalla veranda del salottino di quell'albergo guardammo le ombre della sera che si fecero lunghe sulla terra, tutt'intorno si era fatto buio e solo le lanterne appese fuori davano una strana luce al paesaggio come qualcosa di irreale o come un dipinto impressionista. Ci guardammo negli occhi e prendendoci per mano corremmo su per le scale fino alla nostra camera. Il buio, le lanterne, il canale erano ormai chiuse fuori da quel nostro piccolo mondo.
Le luci del mattino penetrarono dal vetro delle finestre facendosi spazio tra le tende di cotone ricamato, R. era già in bagno e sentivo il rumore della doccia ovattato dalla porta chiusa, mi alzai dal letto e mi avvicinai alle finestre, un'altra giornata splendida come quella precedente ci aspettava, la campagna ed i canali erano illuminati da una luce dorata, quella mattina saremmo andati a L'Aia, a visitare quella bellissima città e ci saremmo incontrati con alcuni amici olandesi. La colazione era ormai finita, prendemmo i nostri zainetti e con la macchina fotografica al collo uscimmo di fretta, una navetta ci aspettava e appena saliti, partimmo per la nostra meta. Il sole alle spalle saliva sempre di più nel cielo.

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