Colline di San Colombano, Giugno 1976.
Ho sempre pensato che giugno fosse il mese più bello dell'anno e proprio quel tardo pomeriggio ebbi la conferma. Con tre amici avevamo deciso di fare un giro in bicicletta sulle colline a pochi chilometri da casa. Zainetto in spalla con delle bibite e due panini all'interno e via di corsa per le piccole strade in mezzo al verde. Un sole caldo sulla pelle, l'aria tiepida sul viso e le nostre voci di ragazzini cantare a squarciagola verso il cielo. Che risate quel pomeriggio...
Passata la fontanella vicino alle terme risalimmo su per la strada verso il ritorno, alzando gli occhi al cielo vedemmo uno stormo a forma di V che migrava verso sud, sembrava un aquilone diviso a metà che leggero, si allontanava sempre di più nell'azzurro carico.
Fu li che lo vidi, fu un quell'istante che mi accorsi di quanto fosse bello il tramonto.
Un sole di fuoco si stagliava all'orizzonte immerso fra tonalità dell'arcobaleno. Leggeri strati di nuvole violacei facevano da contorno, delle montagne brune lontane delimitavano l'orizzonte. Ci fermammo tutti e quattro su una staccionata ad osservare quel panorama immenso, incantati e sorpresi da tanto colore e tanta luce, il cielo attorno all'astro di fuoco divenne aranciato, intenso e una Venere, grande e luminosa apparve sopra a quella tavolozza piena di colori.
Più tardi sulla strada del ritorno avevano un'allegria spensierata e quella visione che mai ho dimenticato, è rimasta sempre con me.
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