lunedì 12 dicembre 2011
Esperienze di vita 1: UNA NUOVA ALBA... UN NUOVO GIORNO...
L'alba.
Quel mattino mi svegliò il canto di un passero sul davanzale della finestra della mia camera da letto. Alzandomi mi affacciai e vidi quell'alba chiara e luminosa, era come se mi dicesse buon risveglio. La luce rosa dorata che appariva all'orizzonte prima dello spuntare del sole, inondava il cielo rendendolo più luminoso, pieno di nuove speranze.
Sapevo che quel giorno non era uguale agli altri, le mie valigie erano li appoggiate al muro, l'ultima mattina prima che i tentacoli della grande città tornassero ad inghiottirmi per iniziare un'altra nuova svolta importante della mia vita, la seconda in trentacinque anni di vita.
Guardai i muri quasi spogli della stanza e le poche cose in un angolo mi fecero capire che un altro capitolo era terminato, Cosa avrei lasciato? Cosa avrei rimpianto? Non volevo pensarci, non volevo capire ne rifletterci sopra, Troppi dolori ne facevano parte... Forse avrei avuto nostalgia di qualcosa che negli ultimi tredici anni non avevo mai avuto, tredici anni da dimenticare.
Più tardi in macchina guardai la mia casa dallo specchietto retrovisore invece mi domandai perché tutto era cambiato così in fretta, perché tutto fosse finito così, perché a volte si perde tutto senza che tu abbia contribuito a farlo e soprattutto perchè tutto in una volta... Chissà, forse il destino, forse perché si debba fare questa esperienza per progredire sul piano interiore. Accesi la radio per scacciare quel nodo in gola che mi avrebbe fatto piangere e mi concentrai sulla guida e sulla musica leggera cantando sottovoce un motivetto simpatico.
Il sole era già spuntato all'orizzonte e l'oro della sua luce incominciava a scaldare la giornata, l'autostrada appena imboccata era semideserta quel giorno, qualche chilometro più avanti mi fermai in un'area di sosta, avevo bisogno di bere qualcosa di caldo, di forte. Nel bar dell'autogrill mentre stavo sorseggiando il mio caffè, osservai una famiglia a fianco in partenza forse per le vacanze ed in quel momento l'invidiai. Tre ragazzini biondissimi che parlavano tra di loro a bassa voce ridendo ogni tanto, la madre e il padre leggevano dei giornali mentre bevevano delle spremute... Sorrisi, poco dopo ripresi il mio cammino già con il cuore più leggero, ora il cielo era più azzurro e lucente, un aereo a bassa quota era in procinto di atterrate, capii che la mia meta era ormai vicina, quella della mia nuova vita...
La campagna lasciò il posto a palazzi di vetro e di cemento e finalmente la grande metropoli mi prese tra le sue spire, la grande confusione mi distolse dai pensieri, migliaia di persone, di colori, di rumori e di suoni erano attorno a me. Stranamente mi sentii vivo e pieno di energia e quasi senza accorgermene mi ritrovai davanti alla nuova casa.
L'alba era ormai sparita da tempo, il cielo si era fatto più caldo, aprii la porta ed entrando la chiusi alle mie spalle. Odore di nuovo, di pulito. Mi riaffacciai ad una delle finestre e mi resi conto che si apriva ad est dove domani, nascerà una nuova alba, la prima della mia nuova vita, tante speranze, tante sorprese, un nuovo lavoro, nuovi amici. In quel momento compresi di aver lasciato tutto alle spalle senza più rimpianti.
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Come sempre il tuo racconto é bello 😊
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