mercoledì 31 dicembre 2025

LETTERA D’AMORE DI NONNO PAOLO A NONNA VITTORIA

E' l'ultima storia del 2025 che scrivo sul mio blog.
Volevo finire l'anno con una lettera d'amore che avevo ritrovato anni fa, scritta da mio nonno Paolo Stella (di cui ho ereditato orgogliosamente il nome) a nonna Vittoria Arrigoni, i genitori di mamma. 
Ovviamente ho dovuto correggere e rifinire alcune frasi che in quegli anni erano molto "diverse" da come scriviamo noi ora. 
L'ho fatto perché avevo avuto la sensazione di rubare qualcosa di più intimo e riservato che riguardava il loro grande amore da cui nacquero quattro figli. 
Nonno Paolo, purtroppo ebbe vita breve, morì tra le braccia di nonna Vittoria a soli quarantatré anni nel settembre del 1944. 
Lei lo amò per sempre, non ebbe nessun altro uomo nonostante fosse giovane e ancora bella con i suoi occhi azzurri. 
Il destino però agì in modo strano ma bellissimo, Vittoria raggiunse Paolo esattamente trent'anni dopo nel settembre 1974, invocando il suo nome davanti a tutti noi. 
Volevo finire quest'anno di proficui racconti con una bella storia d'amore durata una vita, anche con assenze, perché se è vero amore, rimane per sempre nel cuore. 
Giampaolo.

LETTERA D’AMORE DI NONNO PAOLO A NONNA VITTORIA

“Ogni parola è un dono, ogni lettera è una carezza. 

Qui si apre la memoria di un amore che non svanisce.”

Sant'Angelo Lodigiano, 23 aprile 1929.

"Per te amata mia, Mia dolce Vittoria.

 In quel mattino dal cielo azzurro, mentre i raggi dorati del sole sbirciavano dalle persiane ed avevi aperto gli occhi su di me per la prima volta, avevo capito subito che, non ti avrei lasciata mai più dal mio cuore. 

Esso aveva incominciato a battere sempre di più nel mio petto non appena mi avevi sorriso e baciandoti dolcemente, avevo pensato: ho finalmente tra le mie braccia la stella più fulgente dell’universo. 

La mia mente, guardandoti, vagava in fantasie lontane: mi vedevo con te correre sui prati, abbracciati seduti sull’erba in riva al fiume e lasciare che l’acqua fresca ci lambisse dolcemente, mentre baciavo ardentemente le tue labbra cosi dolci, tenere ed appassionate. 

Caro amore mio, mia passione, mio cuore, mia Vittoria, eri mia, eri la mia anima, la mia donna, il mio tutto e la mia salvezza. 

Sognavo di avere tanti bambini, una casa tutta per noi, per donarvi tutto ciò che sento nell'anima, avrei voluto dare la mia vita per te. 

Avevo sempre udito un battito d’ali nel cuore non appena sentivo la tua voce, come un un sogno d’amore sbocciato all’improvviso, in quel mattino di tre anni fa, quando ci eravamo visti per la prima volta. 

Tu, la mia stella, il mio tutto, ti sei concessa a me dopo la nostra promessa in chiesa, con tutto l’amore e la passione e da questo amore ne sono sicuro, nasceranno altre meravigliose stelle che allieteranno la nostra vita. 

La felicità di averti, di saperti vicina, di trovarti ogni volta che torno a casa, vedere il tuo sorriso, i tuoi occhi azzurri ed i tuoi abbracci, mi fanno sentire unico, un uomo che ha avuto la fortuna di aver trovato la stella nella sua vita. 

Vorrei chiederti di amarmi per sempre nonostante il mio carattere a volte difficile. Di amarmi per sempre perché il mio cuore e la mia anima senza di te si distruggerebbe di dolore, perché tutti i miei pensieri sono rivolti al nostro immenso amore. 

Ti ringrazio per ciò che mi hai donato, mi dai e mi regalerai per sempre, grazie amore mio, mio cuore per la dedizione, per l’abnegazione, per tutto questo amore, così dolce e così immenso. 

Vorrei scriverti tante cose ancora, ma... vorrei solo pronunciare due parole, dolcissime, come un volo di angeli, come un raggio di sole d’estate, come un venticello di primavera. 

Solo due parole che racchiudono l’immenso e la gioia che provo standoti vicino tutti i giorni: 

"TI AMO"

Tuo per sempre Paolo.

Formula di chiusura dell’anno

Milano, 31 dicembre 2025

“Chiudo quest’anno con le mani sul cuore e gli occhi al cielo. Ringrazio ciò che è rimasto, ciò che è passato, ciò che mi ha cambiato. Le stelle che cadono non sono perdite: sono promesse che brillano altrove. A chi ho amato, a chi ho perso, a chi mi accompagna ancora… porto con me la loro luce. E mentre l’anno si spegne, io mi accendo. Perché ogni fine è una soglia, e ogni soglia è un inizio. A presto, nel 2026.”

Giampaolo Daccò Scaglione

 

 


Nessun commento:

Posta un commento